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Artrosi di spalla

Cos’è l’artrosi di spalla?

L’artrosi di spalla è una malattia degenerativa progressiva che provoca l’usura della cartilagine di rivestimento delle ossa dell’articolazione (cartilagine ialina) e, nei casi più gravi, anche la superficie delle ossa stesse (osso subcondrale). 

La spalla è composta da strutture ossee che compongono l’articolazione scapolo-omerale (glena e testa omerale) e acromion-claveare (acromion e clavicola), e da una struttura muscolo-tendinea (cuffia dei rotatori), che ha il compito di stabilizzare l’articolazione. Le componenti ossee della spalla sono rivestite di cartilagine articolare che permette il movimento fluido della spalla. In caso di danno, infiammazione e usura, la cartilagine ha una capacità molto limitata di autoriparazione. Per questo motivo, quando inizia il processo artrosico, il danno è progressivo e irreversibile, e coinvolge non solo la cartilagine, ma l’intera unità articolare, inclusa la capsula articolare, la membrana sinoviale e i legamenti della cuffia dei rotatori. 

L’artrosi dell’articolazione scapolo-omerale prende il nome di omartrosi, mentre l’artrosi dell’articolazione acromion-claveare si chiama artrosi acromion-clavicolare. L’omartrosi è una patologia che impatta la funzionalità globale della spalla e spesso, nelle fasi avanzate, richiede un approccio chirurgico (artroplastica o impianto di protesi); l’artrosi acromion-clavicolare è più comune, generalmente meno invalidante dell’omartrosi, e spesso gestibile con trattamenti conservativi o procedure meno invasive. L’artrosi di spalla può essere primaria (idiopatica, legata a fattori genetici e all’invecchiamento) o secondaria (esiti di traumi e fratture, patologie, sovraccarichi funzionali).

Esistono diversi gradi di artrosi di spalla, basata sui criteri generali (segno radiografico) di classificazione dell’artrosi in generale:

  1. Grado 0: assenza di segni radiografici di artrosi.
  2. Grado 1: presenza di osteofiti minimi, spazio articolare normale o leggermente ridotto. I sintomi possono essere lievi o assenti.
  3. Grado 2 (artrosi lieve): presenza chiara di osteofiti, possibile leggero restringimento dello spazio articolare, sintomi come dolore e rigidità sono evidenti, spesso scatenati dal movimento.
  4. Grado 3 (artrosi moderata): caratterizzata da osteofiti maggiori, restringimento moderato dello spazio articolare, sintomi accentuati che hanno un impatto sulle attività della vita quotidiana.
  5. Grado 4 (artrosi grave): ampiezza significativa degli osteofiti, marcato restringimento o quasi completa assenza dello spazio articolare e deformità ossee. Il dolore è forte, spesso anche di notte, con limitazione funzionale marcata e compromissione significativa della qualità della vita.

L’artrosi della spalla è una malattia a lenta progressione, dolorosa e multifattoriale, la cui incidenza aumenta con l’invecchiamento (età superiore a 65 anni). 

Quali sono i sintomi dell’artrosi di spalla?

I sintomi dell’artrosi di spalla variano a seconda della gravità della progressione. Nelle fasi iniziali può essere presente dolore al movimento, seguito nelle fasi successive da rigidità e limitazione delle normali attività quotidiane che prevedono l’uso della parte superiore del braccio, come pettinarsi, portare il cucchiaio alla bocca, lavarsi i denti, guidare, eccetera.

Quali sono le cause dell’artrosi di spalla?

Diverse sono le cause dell’artrosi di spalla, alcune comuni sia all’omartrosi che all’artrosi acromion clavicolare, come l’età e la predisposizione genetica, altre specifiche. 

Le cause principali di omartrosi sono

  • esiti di fratture della testa omerale o della glenoide, lussazioni recidivanti
  • alcune malattie quali artrite reumatoide, artrite psoriasica, gotta, necrosi avascolare della testa omerale, patologie della cuffia dei rotatori
  • alterazioni anatomiche 

La causa principale di artrosi acromion clavicolare è un sovraccarico funzionale (movimenti overhead e microtraumatismi ripetuti) frequenti in atleti o lavoratori manuali (imbianchini, parrucchieri, ad esempio). 

Come si diagnostica l’artrosi di spalla?

La diagnosi di artrosi di spalla richiede la visita ortopedica con l’esperto di spalla per valutare i sintomi, la presenza di fattori di rischio, la storia clinica del paziente e la capacità di movimento della spalla. Durante la visita può essere eseguita l’ecografia articolare della spalla per studiare l’articolazione e osservare la spalla in movimento. Sulla base della valutazione specialistica, il medico determina la necessità di esami di approfondimento diagnostico con RX, TC articolare o RMN, e la terapia.

Come si cura l’artrosi di spalla?

La terapia per l’artrosi di spalla è sempre personalizzata e tiene in considerazione sia i risultati degli esami diagnostici, sia i sintomi riferiti dal paziente. In genere, nelle fasi iniziali dell’artrosi, la terapia conservativa (farmaci, infiltrazioni ecoguidate) associata a riabilitazione per il rinforzo muscolare della cuffia dei rotatori, e la terapia fisica e medica per gestire il dolore e l’infiammazione possono aiutare a migliorare il dolore di spalla e il movimento. In casi selezionati, la medicina rigenerativa con infiltrazioni ecoguidate di PRP o con tessuto adiposo microframmentato del paziente, sta rappresentando un ulteriore e promettente trattamento negli stadi artrosici iniziali. In molti casi però, con il tempo, dolore e rigidità possono aumentare e le terapie conservative possono non dare più benefici.

Quando le terapie conservative non sono più indicate e l’artrosi di spalla non è ancora grave, può essere utile il trattamento artroscopico per rimuovere frammenti di cartilagine, osteofiti (spuntoni ossei) e tessuti infiammati. Questo trattamento non è risolutivo, ma aiuta a gestire il dolore per un periodo limitato di tempo. 

Negli stadi avanzati dell’artrosi, la soluzione all’artrosi di spalla, al dolore e alle limitazioni funzionali, è l’intervento di protesi di spalla. Sulla base della valutazione del chirurgo, che include anche lo studio dei tendini della cuffia dei rotatori, possono essere utilizzate protesi diverse (inversa, anatomica, di rivestimento, eccetera) e tecniche chirurgiche differenti. In media, l’intervento di protesi richiede un ricovero di 2-3 giorni, salvo complicazioni, il posizionamento di un tutore per 2-3 settimane, salvo diversa indicazione del chirurgo. Il tutore può essere rimosso 2-3 volte durante il giorno per eseguire esercizi di mobilizzazione passiva di spalla, gomito, polso e dita secondo le indicazioni ricevute. È inoltre possibile lavarsi e vestirsi in modo autosufficiente, seguendo le modalità indicate dal chirurgo.

Una volta rimosso il tutore, salvo diversa indicazione del chirurgo, inizia la fisioterapia. In genere, la riabilitazione dura 2 mesi. Dopo 6-8 mesi dall’intervento di protesi, il recupero funzionale, in genere, è completo. 

Si può prevenire l’artrosi di spalla?

L’artrosi di spalla, così come l’artrosi alle altre articolazioni, è una patologia degenerativa e multifattoriale, e alcuni fattori non sono modificabili (età e predisposizione genetica, ad esempio). Non esiste quindi una prevenzione assoluta dell’artrosi di spalla, ma è possibile adottare strategie e misure preventive per ridurre il rischio di insorgenza, rallentarne la progressione e mitigare la severità dei sintomi. Queste azioni si basano sulla protezione dell’integrità articolare (evitare e ridurre il rischio di traumi, microtraumi e fratture) e sulla gestione dei fattori di rischio modificabili (evitare la sedentarietà, controllare diabete, peso corporeo). Fondamentale è evitare obesità e fumo, e mantenere tonica la muscolatura.

Visita ortopedica alla spalla

La visita ortopedica alla spalla è un elemento fondamentale nel percorso verso l’identificazione delle cause dei problemi a carico di questa struttura.

Ultimo aggiornamento: Ottobre 2025
Data online: Novembre 2021

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