La frattura dell’omero prossimale è una lesione spesso causata da una caduta accidentale o da un trauma. Il tipo di trattamento, chirurgico o conservativo, dipende dal grado di scomposizione e dal tipo di frattura.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Andrea Lisai, ortopedico specialista in chirurgia della spalla di Humanitas San Pio X.
Dove si trova l’omero prossimale?
L’omero è l’osso del braccio che dal gomito arriva alla spalla e, grazie alla testa dell’omero, si articola con cavità glenoidea della scapola creando l’articolazione scapolo omerale, comunemente chiamata spalla. Nella parte più vicina al gomito, l’osso prende il nome di epifisi distale dell’omero; nella parte centrale, cioè il corpo dell’osso, è chiamato diafisi omerale, mentre la parte dell’omero più vicina alla spalla è chiamata epifisi prossimale dell’omero. La parte superiore dell’epifisi prossimale dell’omero è costituita da una superficie emisferica liscia, simile a una pallina, chiamata testa dell’omero, rivestita da cartilagine che permette il movimento del braccio in ogni direzione.
Cos’è e come si diagnostica la frattura dell’omero prossimale?
La frattura prossimale dell’omero è un evento piuttosto comune negli anziani, specie di sesso femminile con osteopenia o osteoporosi, a seguito di cadute, ma può capitare a qualsiasi età a causa di incidenti, colpi diretti alla spalla e traumi. Nella maggior parte dei casi, le fratture dell’omero prossimale sono fratture semplici, composte, ad eccezione delle fratture ad alto impatto (o alta energia), in cui la frattura dell’omero può essere associata a lussazione e/o presentare più frammenti scomposti.
La frattura prossimale dell’omero può avere diverse caratteristiche (semplice, complessa, scomposta, pluriframmentaria) e, nelle fratture complesse e nelle lussazioni può essere associata alla lesione di nervi, vasi sanguigni, oppure tendini della cuffia dei rotatori. Sulla base della radiografia, della valutazione dell’ortopedico e dei sintomi dopo il trauma (dolore e limitazione funzionale, ecchimosi dopo alcuni giorni dal trauma) è possibile stabilire il trattamento, tenendo conto la qualità dell’osso, l’età e le richieste funzionali del paziente e le caratteristiche della frattura. Nei casi di fratture complesse può essere necessario un approfondimento diagnostico con TC.
Come si cura la frattura composta dell’omero prossimale?
La frattura composta dell’estremità superiore dell’omero prevede un periodo di immobilizzazione del braccio con tutore, allo scopo di dare supporto e sollievo dal dolore durante la guarigione biologica dell’osso, che in genere dura da 6 a 8 settimane. In genere, il tutore va mantenuto per 4-6 settimane; infatti, un’immobilizzazione superiore a 6 settimane potrebbe aumentare il rischio di spalla rigida e dolorosa.
Le fratture scomposte necessitano invece di un intervento chirurgico di riduzione dei frammenti (un po’ come la ricostruzione di un puzzle) e di sintesi con sistemi quali placche, viti, fili di metallo e chiodi.
In caso di particolari tipi di fratture scomposte nell’anziano, il trattamento chirurgico consiste nell’impianto di protesi inversa di spalla che è preferibile all’immobilizzazione perché permette un recupero migliore e più rapido della funzione del braccio.
Ultimo aggiornamento: Maggio 2025
Data online: Dicembre 2023
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