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Artrosi

Cos’è l’artrosi?

L’artrosi è una malattia degenerativa delle articolazioni causata da diversi fattori tra cui i più comuni sono traumi, usura della cartilagine, il tessuto che protegge le ossa, e invecchiamento delle cartilagini. Le articolazioni più colpite da artrosi sono l’anca, il ginocchio, la colonna vertebrale e più raramente spalla, mano e caviglia. 

L’artrosi è una malattia che progredisce in quattro stadi:

  • nel grado 1 (iniziale), la cartilagine inizia a usurarsi leggermente, ma spesso non presenta sintomi evidenti; 
  • nel grado 2 (lieve), compaiono piccoli dolori e rigidità, soprattutto dopo sforzi o al mattino; 
  • nel grado 3 (moderata), la cartilagine è molto assottigliata e le ossa possono cominciare a sfregare tra loro: il dolore aumenta e la capacità di movimento si riduce; 
  • nel grado 4 (grave), la cartilagine è quasi del tutto scomparsa: l’articolazione si infiamma, compaiono forti dolori anche a riposo e i movimenti diventano molto limitati.

Il processo artrosico può portare a deformità dell’articolazione colpita dall’artrosi. Si tratta di una malattia che diventa più frequente dopo i 50 anni nella popolazione maschile e con la menopausa nella popolazione femminile. Prima di questa età, il rischio di sviluppare artrosi è identico nei maschi e nelle femmine. I sintomi dell’artrosi evolvono con la progressione della malattia. I sintomi più comuni dell’artrosi sono il dolore, la rigidità e la limitazione nell’utilizzo dell’articolazione, spesso associato a sovraccarico da particolari attività lavorative o dallo stile di vita.

Quali sono le cause dell’artrosi?

L’artrosi è causata dal deterioramento della cartilagine di rivestimento delle superfici ossee delle articolazioni. Quando la cartilagine si danneggia e quindi si consuma, perde la sua funzione di protezione e ammortizzazione. Pertanto le ossa sottostanti sono più esposte alle forze che vengono esercitate durante il movimento e con il carico, i tendini e i legamenti dell’articolazione si infiammano e, nei casi di artrosi avanzata, le ossa possono essere non protette in alcuni punti dalla cartilagine consumata, tanto da sfregare tra loro provocando dolore, gonfiore, rigidità e limitazioni al movimento. 

Alcuni fattori noti che contribuiscono ad aumentare il rischio di sviluppare artrosi, sono:

  • familiarità
  • sovrappeso e obesità, a causa del sovraccarico specie sulle articolazioni di anca, ginocchia e caviglia
  • fratture, traumi e lesioni articolari
  • posizioni forzate, come ad esempio stare inginocchiati a lungo, e sollecitazioni continue, come accade alle articolazioni delle dita delle mani dei musicisti
  • alcuni sport, come ad esempio il calcio, in cui si ha un’usura precoce delle cartilagini di caviglia e ginocchio
  • alcune malattie circolatorie (ad esempio emofilia e osteonecrosi avascolare)
  • alcune forme di artrite (gotta, pseudogotta o artrite reumatoide). 

Quali sono i sintomi dell’artrosi?

I sintomi più comuni dell’artrosi sono il dolore, la rigidità e la limitazione nell’utilizzo dell’articolazione e quindi nel movimento. In molti casi, il dolore compare solo quando l’artrosi è molto avanzata, in altri già nelle fasi iniziali. In genere, il dolore compare dopo l’esercizio fisico oppure quando si carica sull’articolazione, ed è più intenso la sera e si attenua con il riposo. All’inizio del movimento, invece, si possono sentire rumori detti “scrosci” articolari o instabilità dell’articolazione, soprattutto al ginocchio e alla caviglia. 

Quando l’artrosi colpisce le mani, spesso si verificano deformazioni dolorose che colpiscono le articolazioni distali (finali) delle dita, chiamate “noduli di Heberden”, mentre i “noduli di Bouchard” si sviluppano a livello delle articolazioni prossimali delle dita. 

Se l’artrosi colpisce la colonna vertebrale può portare alla formazione di osteofiti (piccoli spuntoni ossei) che protrudono dalle vertebre e causano irritazione di alcuni nervi, dolore, formicolio e intorpidimento (parestesie) di alcune aree del corpo.

Come si diagnostica l’artrosi?

La diagnosi di artrosi si basa sulla valutazione dell’articolazione e dei sintomi da parte dello specialista in ortopedia durante la visita medica, e su alcuni test specifici di movimento effettuati durante la visita stessa. Per lo studio dell’articolazione sono in genere necessarie alcune indagini radiologiche (Rx, RMN, ArtroRM) che permettono di evidenziare eventuali alterazioni del profilo osseo, la presenza di osteofiti e lo spazio articolare, cioè lo spazio tra le componenti ossee delle articolazioni. 

Come si cura l’artrosi? 

La terapia per l’artrosi si basa prevalentemente sulla valutazione del medico, indipendentemente dal grado della malattia, e sui sintomi e limitazioni riferiti dal paziente. Per la gestione dei sintomi, in genere possono essere prescritti antidolorifici e antinfiammatori, per alleviare il dolore e permettere il movimento articolare. In alcuni casi può essere indicata la terapia conservativa con infiltrazioni di acido ialuronico o terapie biologiche, secondo la valutazione specialistica, e in associazione alla fisioterapia.

In caso di artrosi avanzata oppure quando i trattamenti conservativi sono inefficaci, lo specialista può consigliare l’intervento di chirurgia protesica per la sostituzione dell’articolazione.

Visita specialistica ortopedica – anca

La visita ortopedica all’anca serve a diagnosticare patologie congenite o acquisite (conseguenti a traumi, a malattie o al naturale processo di invecchiamento) che colpiscono l’articolazione dell’anca.

Visita specialistica ortopedica – ginocchio

La visita ortopedica al ginocchio permette di identificare o ipotizzare le cause di dolori, rigidità, blocchi, instabilità e difficoltà a camminare associate al ginocchio.

Ultimo aggiornamento: Maggio 2025
Data online: Dicembre 2022

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