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Endometriosi


Cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una patologia benigna che provoca lo sviluppo di un tessuto simile all’endometrio, che riveste la cavità interna dell’utero, in zone del corpo dove non dovrebbe trovarsi (localizzazioni ectopiche). Le sedi più comuni in cui si può trovare questo tessuto sono le ovaie, dove può formare delle cisti piene di sangue, spesso chiamate cisti “cioccolato”, ma anche il peritoneo pelvico, la vescica e l’intestino. In casi più rari, può interessare anche altri organi al di fuori della pelvi.

Il tessuto endometriale in aree esterne all’utero, chiamato tessuto ectopico, risponde agli stimoli ormonali del ciclo mestruale e, proprio come l’endometrio uterino, cresce e sanguina, causando un’infiammazione cronica che può provocare dolore. 

Si stima che l’endometriosi sia una condizione comune tra le donne in età fertile (10-15%), in particolare tra i 25 e i 35 anni. 

Quali sono le cause dell’endometriosi?

Le cause esatte dell’endometriosi non sono ancora del tutto chiarite. Tuttavia, esistono diverse teorie che cercano di spiegarne l’insorgenza. La più accreditata è quella della “mestruazione retrograda“, secondo cui durante il ciclo mestruale una parte del sangue e delle cellule endometriali, anziché defluire all’esterno, risale attraverso le tube di Falloppio e si deposita nella cavità pelvica

Altre ipotesi includono una possibile predisposizione genetica, un’alterazione del sistema immunitario che non riesce a eliminare le cellule endometriali extra uterine, la trasformazione di altri tessuti in tessuto endometriale o la diffusione di queste cellule attraverso il sistema linfatico o sanguigno.

Quali sono i sintomi dell’endometriosi?

I sintomi dell’endometriosi sono molto variabili, tanto che alcune donne potrebbero non avere alcun sintomo e scoprire la malattia solo per caso. Per altre, invece, i sintomi possono essere debilitanti e influenzare profondamente la qualità della vita. I sintomi più comuni includono: 

  • dolore pelvico cronico
  • mestruazioni estremamente dolorose (dismenorrea)
  • dolore durante o dopo i rapporti sessuali (dispareunia)
  • cicli mestruali irregolari 
  • dolore durante la defecazione o la minzione (dischezia, disuria)

L’endometriosi può anche essere una delle cause di difficoltà nel concepimento e di infertilità.

Come si diagnostica l’endometriosi?

La diagnosi di endometriosi inizia con la visita ginecologica e la raccolta delle informazioni (anamnesi clinica) sulla storia clinica e i sintomi riferiti, e con un’ecografia transvaginale, che spesso può evidenziare la presenza di cisti ovariche o altri noduli. In alcuni casi specifici, per avere un quadro più dettagliato, può essere richiesta una risonanza magnetica (RMN) della pelvi. Tuttavia, la diagnosi definitiva si ottiene tramite la laparoscopia, una tecnica chirurgica mininvasiva che permette al chirurgo di visualizzare direttamente gli organi pelvici, confermare la diagnosi e, se necessario, asportare le lesioni sospette per endometriosi ed inviarle ad esame istologico.

Quali sono le terapie per l’endometriosi?

Le opzioni terapeutiche per l’endometriosi variano a seconda della gravità dei sintomi e della diffusione della malattia, dell’età e della storia clinica della donna. In alcuni casi, soprattutto se i sintomi sono lievi, il medico può consigliare semplicemente un periodo di osservazione e monitoraggio. Per gestire il dolore e rallentare la progressione della malattia, si possono utilizzare terapie mediche basate su farmaci ormonali, come preparati a base di progesterone o pillole anticoncezionali (da preferire quelle a basso dosaggio estrogenico), che agiscono riducendo la stimolazione ormonale del tessuto endometriale. 

Quando i sintomi sono severi o la malattia è più estesa, può essere necessario ricorrere alla chirurgia, principalmente attraverso la laparoscopia. Questo intervento, se eseguito da un chirurgo esperto, consente di rimuovere le lesioni e le aderenze, migliorando notevolmente il dolore e le possibilità di concepimento.

Si può prevenire l’endometriosi?

A oggi non sono ancora stati identificati metodi specifici per prevenire l’insorgenza dell’endometriosi. Poiché le cause esatte sono ancora oggetto di studio, la prevenzione primaria non è ancora possibile, mentre l’approccio più importante rimane la diagnosi precoce, che consente di gestire la patologia fin dai primi stadi, controllando i sintomi e limitando l’impatto sulla qualità di vita della paziente. 

Aggiornamento: novembre 2025
Online: marzo 2018

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