Cos’è un fibroma uterino?
I fibromi uterini, o miomi, sono formazioni benigne che si sviluppano nel tessuto muscolare dell’utero (miometrio).
Sono composti da cellule muscolari e fibre di collagene, hanno crescita lenta e rappresentano la neoplasia benigna più frequente dell’apparato genitale femminile.
Possono essere singoli o multipli, con dimensioni variabili da pochi millimetri a diversi centimetri, e localizzarsi in punti diversi dell’utero.
L’impatto dei fibromi sulla fertilità varia a seconda della sede, del numero e delle dimensioni. Non tutti i fibromi compromettono la capacità di avere una gravidanza, ma alcuni possono interferire con l’impianto dell’embrione o aumentare il rischio di aborto spontaneo.
I fibromi si suddividono in:
- fibromi sottomucosi, che deformano la cavità uterina, sono quelli più spesso associati a infertilità e abortività.
In questi casi la miomectomia isteroscopica, ovvero la rimozione per via endoscopica, migliora i tassi di gravidanza spontanea e con tecniche di procreazione medicalmente assistita. - fibromi intramurali (all’interno della parete) possono alterare la contrattilità e la recettività dell’endometrio, soprattutto se di grandi dimensioni (superiori a 4–5 cm) o se multipli.
La rimozione chirurgica viene valutata individualmente, in base ai sintomi e al desiderio riproduttivo. - fibromi sottosierosi, che sporgono verso l’esterno dell’utero, non sembrano avere un impatto significativo sulla fertilità.
Le principali società scientifiche (ESHRE, ESGE, ASRM) raccomandano un approccio personalizzato, basato su una valutazione ecografica accurata e sulla storia clinica della paziente
I fibromi in menopausa – con la riduzione naturale di estrogeni e progesterone – tendono a stabilizzarsi o regredire spontaneamente, e spesso i sintomi si riducono o scompaiono.
Tuttavia, in alcune donne i fibromi possono restare stabili o persistere, soprattutto se di grandi dimensioni o se è presente una terapia ormonale sostitutiva.
In rari casi, un aumento del volume del fibroma dopo la menopausa può richiedere approfondimenti diagnostici per escludere altre patologie dell’utero.
Quali sono le cause di un fibroma uterino?
La crescita dei fibromi è stimolata dagli ormoni femminili, soprattutto estrogeni e progesterone. Per questo motivo sono più frequenti durante l’età fertile e tendono a ridursi spontaneamente dopo la menopausa, quando la produzione ormonale diminuisce.
Durante gli anni fertili, la produzione ormonale attiva può favorire lo sviluppo o la crescita dei fibromi.
Quali sono i sintomi di un fibroma uterino?
In molti casi la donna non presenta sintomi e il fibroma viene scoperto per caso durante una visita ginecologica o un’ecografia di controllo.
In altri casi, invece, possono comparire sintomi che interferiscono con la qualità di vita.
I disturbi più comuni includono:
- mestruazioni abbondanti o prolungate
- perdite di sangue tra un ciclo e l’altro
- dolore o senso di peso pelvico
- gonfiore o aumento del volume addominale
- minzioni frequenti o difficoltà a svuotare la vescica
- dolore durante i rapporti sessuali
- difficoltà a concepire o aborti ripetuti, se il fibroma altera la cavità uterina.
Come si diagnostica un fibroma uterino?
La diagnosi dei fibromi uterini si effettua attraverso:
- visita ginecologica
- ecografia transvaginale, esame di primo livello per identificare e monitorare i fibromi
- isterosonografia o isteroscopia diagnostica per valutare l’interno della cavità uterina
- risonanza magnetica pelvica nei casi complessi o con fibromi multipli.
Quali sono i trattamenti per un fibroma uterino?
Il trattamento dei fibromi è personalizzato in base ai sintomi, alla sede, alle dimensioni e all’età della donna.
Non sempre è necessario intervenire: in caso di fibromi piccoli e asintomatici può essere sufficiente un monitoraggio periodico.
- Terapia medica: indicata per controllare i sintomi e, in alcuni casi, ridurre temporaneamente il volume del fibroma. Comprende contraccettivi ormonali, progestinici, sistema intrauterino al levonorgestrel (LNG-IUS) e antagonisti del GnRH.
- Chirurgia mini-invasiva: rappresenta lo standard terapeutico nei fibromi sintomatici o che interferiscono con la fertilità.
- Miomectomia isteroscopica per i fibromi sottomucosi;
- Miomectomia laparoscopica o laparotomica per fibromi intramurali o sottosierosi.
- Tecniche alternative: in casi selezionati, embolizzazione delle arterie uterine o ablazione con ultrasuoni guidata da risonanza magnetica.
- Isterectomia: riservata a donne senza desiderio riproduttivo e con sintomi severi o fallimento delle terapie conservative.
Nelle donne in menopausa, il trattamento dei fibromi è generalmente conservativo e mirato al controllo dei sintomi. La chirurgia viene presa in considerazione solo se il fibroma causa disturbi importanti o cresce nel tempo.
Aggiornamento: novembre 2025
Online: novembre 2017
