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Artrosi di ginocchio: a cosa serve e perché usare la protesi stampata in 3D?

Quando l’intervento di protesi di ginocchio rappresenta l’unica soluzione chirurgica per trattare la degenerazione articolare causa di dolore e limitazione funzionale per il paziente, il chirurgo ha a disposizione diversi modelli di protesi e differenti tecniche chirurgiche. La tecnologia più innovativa è la stampa 3D di una protesi di ginocchio personalizzata sull’anatomia del paziente.

A cosa serve e perché utilizzare la protesi stampata 3D? L’abbiamo chiesto al dottor Francesco Iacono, responsabile di Chirurgia Protesica e Ricostruzione Biologica Articolare di Humanitas San Pio X.

«Nei casi di artrosi avanzata di ginocchio, l’intervento di protesi ha l’obiettivo di ricostruire l’articolazione colpita cercando di riprodurre più fedelmente possibile l’anatomia articolare come prima della malattia degenerativa – spiega l’esperto -. Infatti, più la protesi ricalca l’anatomia del ginocchio del paziente, migliore sarà il recupero della cinematica pre-artrosi del ginocchio e maggiore la soddisfazione del paziente. In molti casi, questi risultati sono raggiungibili anche con protesi standard; tuttavia, dall’esperienza fatta con l’impianto di protesi totale di ginocchio stampata in 3D in lega di cromo cobalto, i livelli di soddisfazione del paziente dopo l’intervento sono più alti».

Protesi di ginocchio realizzata con stampa 3D: come funziona?

«Per stampare in 3D la protesi da impiantare sul paziente, è necessario conoscere dettagliatamente l’anatomia e i rapporti tra tutte le strutture dell’articolazione del paziente – prosegue il dottor Iacono -. Queste informazioni fondamentali sull’articolazione richiedono l’esecuzione di una TC prima dell’intervento: dalle immagini elaborate al computer tramite un software dedicato si ottiene una ricostruzione 3D del ginocchio del paziente da operare.

Il chirurgo ortopedico simula al computer l’intervento di impianto protesico, lavorando sulla dimensione e sul posizionamento delle componenti protesiche per rispettare le caratteristiche anatomiche del ginocchio del paziente, fino a ottenere le misure e il posizionamento più idoneo delle due componenti femorale e tibiale. A questo punto, viene stampata la protesi definitiva in una lega di cromo-cobalto-molibdeno con una tecnologia Ebm che, con un fascio di elettroni fonde, strato per strato, la polvere metallica secondo le indicazioni digitali fornite in un file».

Quali sono i vantaggi di una protesi personalizzata stampata in 3D?

«Proprio il fatto che non è il ginocchio del paziente a doversi adattare alla misura di protesi più vicina alle caratteristiche del paziente, ma la protesi stessa che viene realizzata per adattarsi perfettamente all’anatomia del ginocchio del paziente, con questa innovativa protesi 3D si evita di avere componenti protesiche un po’ più grandi o più piccole del ginocchio del ricevente. Un limite, questo, che può portare ad alcune problematiche (sfregamento tra protesi e tessuti molli, dolore, infiammazione), che rendono insoddisfacente il risultato clinico pur in presenza di un impianto ben posizionato.

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