La cataratta è un’opacizzazione del cristallino, la lente indispensabile per mettere a fuoco le immagini sulla retina che si trova dietro alla parte colorata dell’occhio, l’iride. Sebbene la cataratta sia una patologia frequente nelle persone anziane, può presentarsi anche nei giovani a causa di una eccessiva esposizione degli occhi ai raggi ultravioletti (UV) del sole o per fattori genetici predisponenti, in concomitanza con patologie come il diabete, oppure per assunzione prolungata di farmaci a base di cortisone.
Ne parliamo con il dottor Piero Rosetta, responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X.
Tutte le opacità del cristallino, sono patologie che, se non trattate adeguatamente, possono ridurre progressivamente l’acutezza visiva fino a causare la cecità. L’intervento prevede la sostituzione del cristallino naturale opaco con uno artificiale. L’utilizzo di cristallini personalizzati impiantati durante la chirurgia della cataratta, consente di tornare a vedere bene.
Cosa significa cristallino opacizzato?
Il cristallino è una lente naturale che è posta tra il corpo vitreo e l’iride, proprio dietro la pupilla. Con l’età anche la lente naturale invecchia, inizia a diventare opaca e a perdere la sua naturale capacità di riflettere la luce. Diventando opaco il cristallino cambia la sua consistenza, il modo di deviare la luce inducendo difetti visivi, come vedere in maniera sfocata. Per tornare a vedere bene è necessario sostituire il cristallino opacizzato con una lente intraoculare (cristallino) artificiale.
I cristallini personalizzati sono cristallini artificiali costruiti con caratteristiche superiori a quelle del cristallino naturale e venendo realizzati in maniera personalizzata sono in grado di migliorare la visione permettendo anche di correggere eventuali difetti visivi come l’astigmatismo o la presbiopia. In questo modo, l’intervento di chirurgia della cataratta aiuta il paziente a ottenere una qualità visiva nettamente superiore rispetto alla chirurgia che utilizza cristallini standard.
Come avviene l’intervento con i cristallini personalizzati?
L’intervento di chirurgia della cataratta si effettua con piccolissimi strumenti chirurgici e con l’aiuto di microscopi e microsonde. Una volta frammentato il cristallino opaco e aspirato con una microsonda a ultrasuoni, viene impiantato, attraverso una minuscola incisione, il cristallino artificiale poi assicurato nella corretta sede anatomica senza punti di sutura. In genere, l’intervento dura tra 10 e 30 minuti, si esegue in anestesia locale/topica ed è consigliabile effettuarlo contemporaneamente per entrambi gli occhi.
Sebbene l’intervento di cataratta e sostituzione del cristallino naturale possa durare pochi minuti, in realtà si tratta di una chirurgia che è paragonabile all’impianto di una protesi e richiede cura e attenzione per il recupero ottimale dopo l’intervento. L’occhio è un organo delicato che richiede il rispetto dei suoi tempi biologici di guarigione. Bruciore, sensazione di avere un corpo estraneo, lacrimazione e fotofobia sono normali sintomi subito dopo l’intervento. Seguire la terapia, secondo le modalità prescritte, aiuta a ridurre i tempi di guarigione e i rischi di complicanze.
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