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Emicrania e cibo: quali diete funzionano contro il mal di testa?

L’emicrania è una patologia invalidante caratterizzata da un intenso mal di testa, e altri sintomi che possono precedere o seguire l’attacco di emicrania. Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Nutrition e a una recente e ampia revisione di oltre 600 studi di ricerca, alcune diete e alcuni cibi possono influenzare la comparsa e i sintomi dell’emicrania.

Ne parliamo con la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X.

Quali cibi scatenano l’emicrania?

Diversi alimenti sono già stati identificati da tempo come fattori scatenanti gli attacchi di emicrania, come ad esempio, cioccolato, agrumi, caffeina, latticini e alcol, mentre altri sono fattori riconosciuti come protettivi e preventivi dell’emicrania, quali le diete a basso contenuto di zuccheri e a basso indice glicemico, le diete ad alto contenuto di acidi grassi omega-3 (ad esempio, pesce azzurro, semi di lino), la dieta chetogenica, la dieta per l’ipertensione (DASH) e la dieta a base vegetale. 

La ricerca, tuttavia, suggerisce che il cioccolato potrebbe non essere la causa degli attacchi di emicrania, ma potrebbe invece essere parte della fase prodromica che si verifica prima del mal di testa stesso. In questa fase, infatti, si possono manifestare sintomi prodromici, cioè segnali che sono campanelli d’allarme di un eventuale attacco di emicrania. Tra questi, i cambiamenti di umore, la voglia di alcuni cibi, in particolare i dolci come il cioccolato. Alcuni alimenti possono quindi potenzialmente influenzare la frequenza, la durata o l’intensità degli attacchi di emicrania, costituendo un aspetto modificabile che richiede ulteriore attenzione.

Tuttavia, secondo gli studi più recenti, seguire uno stile di vita sano e una dieta di tipo mediterraneo o DASH (dieta per l’ipertensione), invece di eliminare o aggiungere singoli cibi, ha dimostrato aiutare a ridurre i sintomi del mal di testa da emicrania.

Dieta per l’emicrania: quali funzionano?

Dieta chetogenica

Nella dieta chetogenica, la restrizione dei carboidrati porta al consumo di energia dai grassi. Il cambiamento nella fonte di energia utilizzata dall’organismo modifica il metabolismo delle cellule e sembra contribuire a ridurre l’eccitabilità cerebrale e la neuroinfiammazione.

Dieta DASH

La dieta DASH è povera di sodio (sale) e ricca di potassio, magnesio e calcio. Durante gli attacchi di emicrania sono state osservate elevate concentrazioni di sodio sia nel sangue che nel liquido cerebrospinale, suggerendo un possibile coinvolgimento del sodio nella comparsa dell’emicrania. Inoltre, secondo gli studi, sembra che il magnesio aiuti a prevenire l’attacco di emicrania, mentre il calcio potrebbe contribuire a ridurre l’infiammazione. Del resto, la dieta DASH è ricca in frutta e verdura ad alto contenuto di componenti antinfiammatori e antiossidanti, noti per modulare la neuroinfiammazione associata all’emicrania.

Dieta vegana 

Una dieta vegana può aiutare a ridurre i sintomi dell’emicrania, agendo sull’attività degli ormoni estrogeni presenti nel tessuto adiposo, proprio come accade durante il ciclo mestruale in cui l’attività estrogenica è fortemente associata alla comparsa di emicrania. Inoltre, le diete a base vegetale sono in genere povere di sodio, a meno che non venga aggiunto durante la preparazione dei cibi. Inoltre, è stato scoperto che alcuni componenti naturali (sulforafano, glucosinolato) presenti in carote, spinaci, prezzemolo, barbabietole, broccoli e cavoli, insieme agli antiossidanti e alle fibre presenti nei vegetali sono efficaci nel ridurre l’infiammazione dei neuroni riscontrata durante un attacco di emicrania. Infine, uno stile alimentare a base vegetale prevede naturalmente un maggiore consumo di magnesio, che si trova in cereali integrali, semi, noci, legumi e verdure a foglia verde. È stato riportato in numerosi studi, infatti, che bassi livelli di magnesio sono comuni alle persone che soffrono di attacchi di emicrania. 

Dieta Mediterranea

I ricercatori hanno scoperto che la dieta mediterranea, costituita principalmente da frutta, verdura, cereali, patate, fagioli, noci, semi e olio d’oliva, è associata a una minore frequenza e durata del mal di testa da emicrania.

Alcuni alimenti, come i formaggi stagionati, le carni rosse, gli insaccati, dovrebbero essere consumati con moderazione, poiché, per il loro contenuto di acidi grassi saturi, possono rappresentare un fattore trigger per lo scatenarsi di un attacco emicranico. Al contrario, cibi ricchi di acidi grassi omega-3, come il pesce azzurro, il salmone e lo sgombro, noti per le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, dovrebbero essere inclusi nella dieta in sostituzione di altre fonti di grassi meno salutari. Inoltre, l’olio d’oliva, principale fonte di grassi monoinsaturi, è considerato benefico e può essere utilizzato come condimento principale. Infatti, l’infiammazione e lo stress ossidativo sono spesso collegati al mal di testa, e una dieta equilibrata, ricca di grassi insaturi e povera di grassi saturi, ha dimostrato di svolgere un’azione protettiva nei confronti degli attacchi di emicrania.

Biologia Applicata Alla Scienza Della Nutrizione

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