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Vulvodinia: può comparire anche in menopausa?

Di vulvodinia possono soffrire le donne di ogni età, anche in menopausa. Dolore nei rapporti sessuali e bruciore intimo però possono essere ricondotti a diverse cause, specie nell’età della premenopausa, menopausa e postmenopausa. Diagnosticare le cause del dolore significa far recuperare alla donna qualità di vita e intimità. 

Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Raffaela Di Pace, ginecologa e sessuologa, responsabile dell’Ambulatorio di Vulvodinia di Humanitas San Pio X.

Vulvodinia o atrofia vaginale: sintomi comuni, diagnosi differenziale 

La vulvodinia è un disturbo complesso, caratterizzato da allodinia, ovvero la risposta dolorosa della donna è sproporzionata allo stimolo che l’ha provocato. In genere, il dolore da vulvodinia compare durante i rapporti sessuali, ma può essere associato anche ad altri sintomi vulvo-vaginali frequenti in menopausa  causati dall’atrofia vulvovaginale. Infatti la cessazione della produzione di ormoni determina la perdita di tono e l’assottigliamento dei tessuti genitali e delle mucose vaginali che diventano fragili, perdono elasticità, e determinano una riduzione delle secrezioni dando secchezza

  • Sintomi

Spesso la donna riferisce bruciore, irritazione, secchezza vaginale, sensazione di abrasione, di cistiti ricorrenti, candidosi e dolore pelvico, comuni sia alla vulvodinia che alla menopausa a causa dell’atrofia vaginale. Importante  è capire se i disturbi sono insorti con la menopausa o se erano già presenti prima, perché sono ancora molte le donne in cui questi sintomi avvertiti durante tutto l’arco della vita, non trovano una corretta diagnosi di vulvodinia, e quindi non vengono trattati correttamente. Diagnosticare la reale causa del dolore e dei sintomi, nella donna in menopausa, significa iniziare il trattamento specifico e liberare la donna dal dolore.

  • Diagnosi 

La diagnosi di vulvodinia richiede un approccio di tipo differenziale, ovvero che escluda le altre patologie che possono essere la causa del dolore nei rapporti sessuali e degli altri sintomi. In caso di dolore, la visita ginecologica per vulvodinia permette di approcciare i disturbi della donna partendo dall’ascolto, per comprendere i sintomi, la loro durata, le situazioni che scatenano il dolore, il tipo di dolore e la sua localizzazione.

La raccolta delle informazioni cliniche (anamnesi) e la visita ginecologica indicheranno al ginecologo esperto in dolore vulvare quali test effettuare durante la visita ginecologica. Tampone vaginale per escludere le infezioni e test del toccamento o Cotton Swab test, che prevede il tocco in specifici punti della vulva con un apposito cotton-fioc, sono gli esami specifici per valutare il dolore e le sue cause. 

Si può guarire dal dolore vulvovaginale?

Vulvodinia e atrofia vulvovaginale nella donna in menopausa possono esistere contemporaneamente. La terapia, quindi, una volta posta la diagnosi differenziale, o diagnosticata la presenza di entrambe, può prevedere l’assunzione di alcuni farmaci topici per il dolore locale oppure infiltrazioni di anestetici o antinfiammatori, oppure e altri trattamenti locali specifici per l’atrofia vaginale (ovuli, creme, radiofrequenza quadripolare dinamica) e per il pavimento pelvico, oppure l’impiego contemporaneo o sequenziale di più trattamenti. 

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