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Agobiopsia mammaria


Cos’è e a cosa serve?

L’agobiopsia è una tecnica di prelievo di tessuto mammario a cui si ricorre quando c’è un dubbio sorto dopo esami diagnostici precedenti (mammografia, ecografia). Il tessuto mammario prelevato viene sottoposto ad esame istologico per studiarne la natura e le caratteristiche e determinare se la lesione è benigna, come nel caso del fibroadenoma, o maligna e quindi di impostare il trattamento corretto se necessario.

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Sono previste norme di preparazione?

Non sono necessarie preparazioni specifiche, si esegue in regime ambulatoriale e non necessita di particolari accorgimenti.

Come si esegue?

L’agobiopsia avviene in anestesia locale. La paziente si stende in posizione supina, o su un fianco in casi particolari, con le braccia in alto e l’area del seno scoperta.

Il prelievo si esegue sotto guida ecografica: dopo aver praticato l’anestesia locale, nel punto d’ingresso dell’ago si esegue una piccola incisione sulla cute per facilitare il passaggio di un ago cavo, attraverso cui viene poi prelevato un frustolo di tessuto da inviare in anatomia patologica per l’indagine istologica.

Subito dopo, l’area viene compressa per evitare il sanguinamento e, se necessario,  viene applicato del ghiaccio secco per velocizzare l’assorbimento di eventuali ematomi.

Quanto dura?

L’esame dura dai 15 ai 30 minuti, la difficoltà dipende dalla sede, dalla profondità e dalla dimensione della lesione.

È dolorosa e/o pericolosa?

L’agobiopsia è un esame invasivo, il dolore è costituito dall’anestesia locale e passa generalmente nel giro di pochi secondi dall’iniezione dell’anestetico.

La procedura non presenta controindicazioni; il principale effetto collaterale è l’ematoma, che può presentarsi  nel corso dei giorni successivi alla manovra e poi riassorbirsi, senza bisogno di particolari accorgimenti

Cosa succede dopo l’esame?

Non è previsto ricovero e la paziente può tornare subito alla propria abitazione, riprendendo la propria normale attività quotidiana, con qualche attenzione a lavori o attività sportiva che richiedano movimenti del braccio. Può comparire un po’ di indolenzimento nella sede del prelievo quando finisce l’effetto dell’anestesia locale, in genere sopportabile o che comunque si risolve con l’assunzione di una qualunque usuale terapia antidolorifica. L’eventuale comparsa di livido o ematoma cutaneo è frequente e si risolve da sè.

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