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Colonscopia

Cos’è la colonscopia?

La colonscopia è un esame fondamentale per la diagnosi e la prevenzione di diverse patologie del colon e del retto. L’esame, effettuato dall’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva, permette al medico di osservare dall’interno l’ultima parte dell’intestino, grazie a uno strumento flessibile e sottile, chiamato colonscopio, che viene introdotto delicatamente attraverso l’ano e fatto avanzare lungo l’intestino. Questo strumento ha una telecamera e una fonte di luce che consentono di visualizzare con grande chiarezza le pareti intestinali.

Per rendere possibile l’esplorazione durante l’esame viene introdotta dell’aria o, sempre più spesso, anidride carbonica (CO2) o acqua, che servono a distendere le pareti intestinali e a renderle visibili. L’anidride carbonica viene riassorbita dall’organismo molto più rapidamente rispetto all’aria, mentre l’acqua riduce il gonfiore: in questo modo la sensazione di fastidio dopo l’esame risulta molto più lieve.

A cosa serve la colonscopia?

La colonscopia permette di individuare precocemente eventuali polipi intestinali, cioè piccole escrescenze della mucosa che, nel tempo, potrebbero trasformarsi in tumori, e di rimuoverli durante l’esame. Poter effettuare in una sola seduta la diagnosi e l’asportazione del polipo intestinale significa ridurre sia il rischio di sviluppare un carcinoma del colon-retto, sia il disagio per il paziente.

L’esame consente inoltre di diagnosticare tumori o altre lesioni sospette e, se necessario, di eseguire biopsie, cioè piccoli prelievi di tessuto che verranno analizzati al microscopio per l’esame istologico.

Come si svolge la colonscopia?

La colonscopia si svolge in una sala dedicata agli esami endoscopici, in cui si procede alla sedazione del paziente per via endovenosa. La sedazione ha l’obiettivo di rilassare il paziente, ridurre eventuali fastidi e permettere la corretta esecuzione della procedura. Grazie alla sedazione, l’esame viene percepito come molto più tollerabile.

La durata della colonscopia è di circa 20 minuti. Se il medico rileva zone dell’intestino che meritano un approfondimento, durante l’esame può prelevare piccoli campioni di mucosa (biopsia) da far analizzare in laboratorio. Inoltre, in caso di polipi, è spesso possibile rimuoverli contestualmente e inviare il campione del tessuto prelevato in laboratorio per l’esame istologico, in modo da comprenderne la natura. Sulla base del risultato di laboratorio, l’endoscopista valuta la frequenza dei successivi controlli. 

Dopo un breve periodo di osservazione, a causa del farmaco sedativo somministrato è possibile tornare a casa accompagnati tenendo presente che, nelle successive 12 ore, è sconsigliato guidare e prendere decisioni importanti, da momento che alcune facoltà potrebbero risultare rallentate. 

A causa del gas o dell’acqua utilizzata per distendere le anse intestinali, si potrebbero avvertire crampi o pancia gonfia durante l’esecuzione dell’esame. In tutti i casi, si tratta di disturbi temporanei che passano in breve tempo. Dopo l’esame non è necessario stare a digiuno, ma è possibile consumare del cibo leggero. 

Sono previste norme di preparazione alla colonscopia?

La preparazione con la pulizia dell’intestino è una parte importante dell’esame. Affinché il medico possa avere una visione chiara e completa delle pareti intestinali durante la colonscopia, in modo da poter vedere lesioni anche piccole, è necessario che l’intestino sia completamente pulito. Per questo motivo, alla prenotazione dell’esame, il paziente riceve istruzioni precise da seguire scrupolosamente.

Esistono diversi tipi di preparazione: alcune prevedono l’assunzione di grandi quantità di liquidi, altre richiedono volumi ridotti, anche solo un litro, e riescono comunque a garantire una buona pulizia intestinale.

Durante la preparazione e il giorno dell’esame, in genere, è possibile continuare ad assumere le consuete terapie (incluso l’acido acetilsalicilico). Tuttavia, è importante rivolgersi al proprio medico di riferimento per valutare l’eventuale opportunità e modalità di sospensione di alcune terapie come, per esempio, i farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici. Gli integratori di ferro, invece, vanno sospesi una settimana prima della colonscopia. 

La colonscopia è un esame sicuro?

La colonscopia è considerata un esame sicuro, ma come ogni procedura medica non è esente da rischi. Tra gli eventi più rari (1 caso su 1000) c’è la perforazione del colon, cioè la formazione di una piccola lacerazione sulla parete intestinale, che può richiedere un intervento chirurgico. Nelle zone della biopsia o della rimozione di un polipo può comparire un sanguinamento che, nella maggior parte dei casi è lieve e facilmente gestibile, ma in rari casi può richiedere cure specifiche.

Il sedativo può provocare, in alcuni pazienti, problematiche cardio respiratorie, mentre nella maggior parte dei casi possono comparire sonnolenza o riduzione dei riflessi per alcune ore: per questo è sempre consigliato farsi accompagnare a casa, non guidare e non prendere decisioni importanti nelle dodici ore successive. 

Colonscopia

La colonscopia è un esame fondamentale per la diagnosi e la prevenzione di diverse patologie del colon e del retto.

Ultimo aggiornamento: Ottobre 2025
Data online: Maggio 2017

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