COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Isoimmunizzazione Rh (D)


L’isoimmunizzazione Rh materno-fetale è lo sviluppo di anticorpi da contro antigeni del sistema Rh presenti sulla superficie dei globuli rossi che provoca incompatibilità materno-fetale causata dal passaggio, attraverso la placenta al feto, degli anticorpi anti-Rh materni. L’isoimmunizzazione può accadere durante la prima gravidanza, ma essere la causa di malattia emolitica feto-neonatale (MEFN o eritroblastosi fetale) in una successiva gravidanza.

Il trattamento di immunoprofilassi anti-Rh (D), come da linee guida della gravidanza fisiologica dell’Istituto Superiore di Sanità, è raccomandata di routine a tutte le donne Rh negative a 28 settimane di gravidanza per la prevenzione della malattia emolitica del feto e del neonato da incompatibilità Rh materno fetale.

Quali sono gli esami e quando farli?

All’inizio della gravidanza, possibilmente nel primo trimestre (entro 13 settimane + 6 giorni), o alla prima visita ostetrica, vengono effettuati gli esami del sangue con prelievo venoso per la determinazione del Gruppo sanguigno e fenotipo AB0/Rh, e per la ricerca di anticorpi anti-eritrociti con il Test di Coombs Indiretto da ripetere, per tutte le donne sia con RhD positivo sia con RhD negativo, a 28 settimane di gestazione.

Nelle donne RhD negative che eseguono la profilassi ante-natale a 28 settimane, il Test di Coombs indiretto deve essere ripetuto prima della somministrazione dell’immunoprofilassi con immunoglobuline anti-D, e ad ogni evento potenzialmente immunizzante.

Nelle donne con anticorpi anti-eritrociti non clinicamente significativi, il Test di Coombs viene raccomandato a 24 e 34 settimane, se Rh negative, e a 34 settimane se Rh positive

Tra la fine del primo e l’inizio del secondo trimestre di gravidanza, è possibile determinare il fenotipo Rh del feto sul DNA libero di origine fetale (cell free fetal DNA o cffDNA) presente nel sangue materno con il NIPT test, raccomandato in gestanti Rh(D) negativo con partner Rh(D) positivo. La sensibilità del test è del 99,7%, con una bassa percentuale di falsi negativi: pertanto se il feto è Rh (D) negativo, la gravidanza non è a rischio di MEFN e può essere evitata la immunoprofilassi prenatale sistemica e la somministrazione di immunoglobuline anti-D in presenza di eventi immunizzanti.

Come e quando va somministrata l’immunoprofilassi anti-Rh D? 

L’immunoprofilassi anti-Rh D viene somministrata come terapia intramuscolare, sottocutanea o endovenosa (quest’ultima solo in casi specifici come ad esempio piastrinopenia materna) di immunoglobuline (IgG) anti-D da emoderivati ottenuti dal plasma di donatori RhD negativi. L’immunoprofilassi con immunoglobuline anti-Rh D va somministrata alle donne Rh negative a 28 settimane di gestazione (immunoprofilassi antenatale sistemica), dopo il parto di un neonato Rh positivo (immunoprofilassi postnatale), entro 72 ore da qualsiasi evento che durante la gravidanza possa favorire un’emorragia feto-materna (immunoprofilassi antenatale).

Fonte: AOGOI, Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani