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Ossigeno Ozonoterapia


Cos’è l’ozonoterapia?

L’ozonoterapia è un trattamento medico che utilizza una miscela di ossigeno e ozono come agente terapeutico per trattare una vasta gamma di malattie e disturbi, dal mal di schiena, al dolore articolare, dall’infiammazione cutanea, alle vaginiti

L’ozono esercita le sue molteplici attività agendo nella cura di patologie apparentemente diverse, ma alla cui base esistono fondamenti fisiopatologici comuni. Gli studi hanno evidenziato che l’azione dell’ossigeno ozonoterapia si esprime mediante un importante stimolo paradosso che va a incrementare le capacità antiossidanti proprie delle strutture cellulari, determinando un’importante attività citoprotettiva nella difesa da diversi insulti patologici, come i fenomeni infiammatori, degenerativi e neoplasici.

Si tratta di una terapia basata sulla somministrazione di una certa quantità di ozono nell’organismo, attraverso varie tecniche, che su molte patologie ha permesso di ottenere risultati terapeutici importanti. 

Come si effettua l’ozonoterapia?

Questo tipo di terapia è ambulatoriale e non prevede ricovero. La terapia deve essere praticata da personale medico esperto, utilizzando strumentazione idonea e dosaggi adeguati alla patologia trattata.

L’ozono può essere somministrato in diversi modi, tutti certificati da protocolli medico scientifici autorizzati dalla SIOOT (Società Italiana Ossigeno Ozono Terapia) e approvati dal Ministero della Salute.

Le vie di somministrazione dell’ossigeno ozono terapia sono:

  • Grande Autoemoinfusione (GAEI): richiede un prelievo di 100-150 cc di sangue da una vena del braccio del paziente. Il sangue viene raccolto in una sacca certificata. Durante il prelievo, attraverso un apposito dispositivo, il medico inserisce nella sacca una miscela gassosa di Ossigeno e Ozono, mescolandola con il sangue prelevato. Raccolta la quantità di sangue necessaria, il laccio emostatico viene rimosso dal braccio del paziente, la sacca viene sollevata e il sangue riaffluisce nel sistema venoso del paziente, portando con sé l’ozono e tutti i suoi effetti benefici.
  • Piccola Autoemoinfusione (PAE): con una siringa si prelevano pochi cc di sangue dal paziente, che vengono arricchiti con la miscela gassosa di Ossigeno e Ozono, per poi reiniettarli per via intramuscolare.
  • Iniezioni di Ossigeno-Ozono sottocutaneee, intramuscolari e intrarticolari: la miscela di Ossigeno e Ozono viene iniettata in diverse quantità, in diversi modi e in diverse zone del corpo in base alla patologia da trattare.
  • Insufflazioni di Ossigeno e Ozono rettali, anali, vaginali, uterine e uretrali: la miscela di Ossigeno e Ozono viene introdotta nelle rispettive zone mediante piccoli cateteri o speciali coppette, come nel caso della vagina, che servono a trattenere la miscela di Ossigeno e Ozono). In questo modo l’Ozono entra a contatto diretto con i tessuti soggetti a infezioni, infiammazioni, irritazioni, dolori o altre condizioni.
  • Via Topica: la miscela di Ossigeno e Ozono viene applicata su mani, braccia, piedi e gambe. La zona interessata viene avvolta in uno speciale tessuto isolante in cui viene fatto affluire l’Ozono.

Quali sono i benefici dell’ossigeno ozonoterapia? 

L’ossigeno ozonoterapia ha molteplici benefici, e non interferisce con altri farmaci assunti dal paziente, anzi ne potenzia l’efficacia. Si tratta di una terapia che ha dimostrato di avere azione antitossica, antibatterica, antivirale, antimicotica, lipolitica (scioglie le cellule del grasso e la cellulite), antiedemigena (riduce i gonfiori e la ritenzioni idrica), antitrombotica, migliora il microcircolo capillare, antinfiammatoria, antiossidante, analgesica (contro il dolore), decontratturante per i traumi muscolari, ed è coadiuvante nelle patologie neurologiche degenerative e nelle malattie autoimmuni. 

In merito all’azione germicida, i benefici dell’ozono si fondano sulla sua elevata capacità di ossidazione diretta; grazie a questa proprietà tutte le strutture macromolecolari delle cellule microbiche e non (muffe, funghi, lieviti, alghe, ecc.) vengono inattivate. 

Per quali malattie e disturbi è indicata l’ozonoterapia?

L’Ozonoterapia viene utilizzata per il trattamento di molteplici condizioni mediche, ma anche per il ringiovanimento cutaneo. Tra le principali indicazioni terapeutiche dell’ossigeno ozono terapia troviamo: 

  • Dermatologia: Herpes Zoster e Simplex, Acne, Eczema, Lipodistrofia (Cellulite: la cellulite si riduce notevolmente riattivando il microcircolo ed elimiando la ritenzione idrica)
  • Medicina interna: Arteriosclerosi, Epatopatie (malattie del fegato), Morbo di Crohn, Osteoporosi, Artrite reumatoide, Diabete 
  • Pneumologia: BPCO e Ipertensione polmonare, Asma, Rinite allergica
  • Disbiosi intestinale: Coliti, Colon irritabile, Dismetabolismi, Intolleranze alimentari, Ulcera gastrica, Helicobacter Pylori, Stipsi
  • Ortopedia: Reumatismo articolare, Gonartrosi (artrosi del ginocchio), Coxartrosi (artrosi dell’anca) 
  • Geriatria: Demenza senile, Artrosi, Processi infiammatori cronici, Dolore cronico, Rivitalizzante, Arteriosclerosi
  • Neurochirurgia: Ernia del disco, Dolore lombare e cervicale, Lombosciatalgia, Dolore postoperatorio da chirurgia vertebrale
  • Cardiologia: Cardiopatia ischemica, Angina, Recupero post-infarto 
  • Malattie degenerative: Sclerosi multipla, SLA, Parkinson, Demenza senile precoce
  • Oculistica: Maculopatia degenerativa
  • Vascolare: Insufficienza venosa, Ulcere cutanee, Arteriopatie periferiche
  • Neurologia: Sindrome da affaticamento cronico, Depressione, Cefalee vascolari e tensive, Malattie neurovascolari, TIA, Ictus
  • Anti-Età: aiuta a recuperare energia e vitalità fisica e mentale, aumenta la resistenza allo sforzo
  • Fisiatria: Riabilitazione neuromotoria, Fibromialgia
  • Odontoiatria: trattamento carie e disinfezione post chirurgia impiantare, Osteonecrosi
  • Oncologia: trattamento adiuvante nella radio/chemioterapia
  • Ginecologia e urologia: trattamento delle infezioni uroginecologiche e vaginali. Essendo l’ozono un completo battericida, fungicida e virustatico, il trattamento vaginale eradica anche la normale flora microbica vaginale, pertanto, terminato l’ultimo trattamento si deve ripristinare la flora vaginale per ricreare le naturali difese immunitarie
  • Chirurgia: Complicanze infettive post-chirurgiche, Prevenzione e post intervento chirurgico.

L’Ozonoterapia viene utilizzata anche per il ringiovanimento di viso, collo e decoltè mediante microinfiltrazioni di ossigeno e ozono.

L’ozonoterapia è un trattamento sicuro?

Per uso medico la miscela di ossigeno e ozono viene prodotta in concentrazioni variabili secondo le Linee Guida della SIOOT (Società Italiana di Ossigeno Ozono Terapia) da una apposita apparecchiatura certificata in conformità con gli standard dell’Unione Europea (CE). L’apparecchiatura per l’ossigeno ozono terapia trasforma parte dell’ossigeno in ingresso in ozono medicale, in quantità tale da poter essere dosato in concentrazione variabile e controllata. L’ossigeno in ingresso è puro ed è erogato da bombole medicali o dal sistema centralizzato.

Per uso medico vengono utilizzate, a seconda della via e della modalità di somministrazione, dosi di ossigeno-ozono a basse concentrazioni. Le dosi raccomandate per ciascun impiego terapeutico hanno dimostrato di attivare quei meccanismi di protezione antiossidante dell’organismo sufficienti a controllare la produzione di radicali liberi – neutralizzando l’azione nociva – e favorire la reazione antiossidante che è alla base del meccanismo d’azione della terapia.

Esistono controindicazioni all’ossigeno ozonoterapia? 

In generale, l’ossigeno ozonoterapia è un trattamento sicuro e non ha controindicazioni. La sicurezza e l’efficacia dell’ozonoterapia, unita alla sua mancanza di controindicazioni e interazioni negative con i farmaci, la rendono una scelta promettente per una vasta gamma di pazienti. 

Le controindicazioni all’ossigeno ozonoterapia si riferiscono alla somministrazione per via sistemica e sono: favismo, gravidanza, ipotiroidismo non controllato, età pediatrica, epilessia, sport agonistico, poiché le attuali normative in materia di doping ne vietano l’uso per via sistemica.

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