Cos’è?
L’osteotomia del ginocchio è un tipo di intervento che ha l’obiettivo di correggere le deviazioni dell’asse del ginocchio. Si tratta di alterazioni chiamate varismo o valgismo, le cosiddette “gambe storte a O del calciatore” o a “X con le ginocchia che si toccano all’interno”, che sovraccaricano alcuni segmenti dell’articolazione. Nel tempo, il lato del ginocchio sottoposto a maggior carico a causa della deviazione può usurarsi e progressivamente dare origine alla patologia degenerativa chiamata artrosi:
– varismo porta ad artrosi del compartimento mediale del ginocchio
– valgismo porta ad artrosi del compartimento esterno del ginocchio
L’osteotomia ha lo scopo di ritardare l’evoluzione artrosica articolare e di conseguenza l’intervento di protesi di almeno 10-15 anni e nei casi più favorevoli addirittura di evitarlo.
A cosa serve?
L’osteotomia serve a correggere l’asse del ginocchio e ridurre il carico che nel tempo aumenta il rischio di danneggiare la cartilagine sul lato del ginocchio in cui c’è la convergenza.
Quando si effettua?
L’osteotomia si effettua:
- in caso di varismo o valgismo pronunciato nei giovani, causa di dolore nel compartimento sovraccaricato, ma non ancora danneggiato
- in caso di varismo o valgismo nei giovani-adulti (età inferiore a 50 anni) soprattutto se sportivi sottoposti a meniscectomia artroscopica in passato, causa di dolore nel compartimento sovraccaricato
- quando l’alterazione dell’asse del ginocchio in varismo o valgismo provoca dolore a causa del danno alla cartilagine e artrosi nei pazienti di età inferiore a 60 anni.
Come avviene l’intervento di osteotomia del ginocchio?
L’intervento di osteotomia si effettua in sala operatoria e in anestesia. La correzione del ginocchio si chiama:
- osteotomia valgizzante (nel ginocchio varo): la correzione dell’asse avviene a carico della tibia prossimale. Può essere ottenuto attraverso un accesso laterale della gamba, con la sezione parziale e asportazione di un cuneo osseo a base esterna e avvicinamento delle superfici fissate con una cambra metallica (osteotomia in sottrazione) o attraverso un accesso mediale con sezione parziale e allontanamento (apertura) delle superfici di sezione fissata con una placca (osteotomia in addizione). Il gap creato può essere colmato con cuneo osseo. Nello stesso intervento si possono effettuare ricostruzione del legamento crociato anteriore, trapianto meniscale o osteocartilagineo
- osteotomia varizzante di femore (nel ginocchio valgo): modifica l’asse del ginocchio tramite correzione del femore distale. Anche in questo caso può avvenire tramite un accesso al femore mediale e sottrazione di un cuneo a base mediale (osteotomia per sottrazione) o attraverso un accesso laterale con sezione parziale e allontanamento (apertura) delle superfici di sezione. In entrambi i casi la sezione dell’osso (tibia o femore) viene effettuata vicino all’articolazione in una zona chiamata metafisaria che si trova appena sotto la testa dell’osso lungo, perchè ha caratteristiche tali da rendere migliore la guarigione dopo l’intervento. Le dimensioni del cuneo dipendono dall’obiettivo terapeutico da raggiungere: la correzione, infine viene mantenuta con mezzi interni di fissazione metallica (lama-placca, viti).
Quanto dura l’intervento?
La procedura dura solitamente 60-90 minuti.
Cosa fare dopo l’intervento
- Dopo l’intervento, è necessario utilizzare le stampelle e un tutore per camminare per un mese, da rimuovere 2 volte al giorno per eseguire esercizi di mobilizzazione del ginocchio ed esercizi isometrici per i muscoli.
- Riabilitazione è necessaria per il recupero completo del movimento e della forza.
- Finchè non avviene la completa guarigione, bisogna evitare sovraccarichi, attività sportiva, traumi che potrebbero provocare una rottura dell’osteotomia.
- Avvenuta la guarigione, si possono fare tutte le attività sportive e professionali.