Che cos’è il ginseng?
Il ginseng è il nome comune che indica il Panax ginseng e il Panax quinquefolius, specie di areliacee originarie dell’Asia (la prima), del Canada e il Panax quinquefolius degli USA. Le radici contengono una miscela complessa di saponine denominate ginsenosidi e panaxosidi.
A cosa serve?
Alcuni studi sperimentali hanno dimostrato che possiede numerose proprietà farmacologiche, anche se la loro efficacia clinica è ancora in corso di sperimentazione: gli effetti più noti del ginseng sembrano riguardare l’aumento della resistenza naturale e la capacità di recupero dell’organismo, oltre alla stimolazione delle attività e delle capacità mentali. Varie ricerche hanno infatti dimostrato che migliora la vigilanza, lo stato di benessere psicofisico e migliora la sensazione di benessere alleviando la stanchezza. Infine, è in grado di aumentare le capacità di calcolo, di deduzione logica e di attenzione.
Come si assume?
Diverse sono le formulazioni commerciali attraverso cui è possibile assumerlo: si trova in forma di compresse, tavolette masticabili, tisane e granulato per soluzione orale.
Effetti collaterali
Sono stati riscontrati i seguenti effetti collaterali dovuti all’uso eccessivo di ginseng e in caso di assunzione di tale sostanza in associazione a sostanze neurostimolanti:
- disturbi della digestione
- insonnia
- irritabilità
- mal di testa
- tachicardia
- tremori.
Controindicazioni e avvertenze
Si sconsiglia l’assunzione in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e alle persone con gravi malattie psichiatriche. La sua assunzione può diminuire il livello di glucosio nel sangue: si consiglia dunque ai pazienti diabetici di consultare il medico prima di assumerlo.