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Pentossifillina

La pentossifillina viene impiegata nel trattamento della claudicatio intermittens. Scopo della cura è ridurre dolore, crampi, intorpidimenti e debolezza a braccia o gambe associabili a questo disturbo.

Che cos’è la pentossifillina?

Essa esplica la sua azione aumentando la flessibilità dei globuli rossi; in tal modo migliora il flusso del sangue.

Come si assume?

Si somministra per via orale, a stomaco pieno.

Effetti collaterali

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

  • arrossamenti
  • gas
  • stato d’indigestione
  • senso di nausea
  • fastidi allo stomaco
  • conati di vomito
  • eruttazioni
  • gonfiori
  • capogiri

È importante rivolgersi immediatamente ad un medico in caso di:

  • rash
  • orticaria
  • difficoltà a respirare
  • senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto
  • male allo stomaco
  • emorragie o lividi
  • stanchezza o debolezza
  • ittero
  • gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua
  • problemi visivi
  • svenimenti
  • battito irregolare
  • capogiri o sensazione di testa leggera forti o peristsenti

Controindicazioni e avvertenze

È controindicata in caso di recenti emorragie cerebrali o nell’occhio.

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

  • circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze, in particolare alle metilxantine
  • dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare farmaci per la pressione alta, antipiastrinici, ciprofloxacina, fluvoxamina, anticoagulanti e teofillina)
  • se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di ulcere gastrointestinali, pressione alta, disturbi epatici o renali, problemi ai vasi sanguigni o al cuore, emorragie cerebrali o nell’occhio
  • in caso di recenti interventi chirurgici
  • in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Il trattamento può richiedere dalle 2 alle 4 settimane prima di apportare benefici tangibili e fino a 8 settimane per produrre il massimo risultato.

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo pentossifillina.

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