L’alopecia è una condizione caratterizzata dalla perdita dei capelli o dalla diminuzione del loro spessore. L’alopecia può avere esordio improvviso o graduale; in genere la perdita inizia dalla sommità della testa con la comparsa di calvizie a chiazze. All’alopecia può anche associarsi la perdita di peli.
Il termine alopecia deriva dal greco alōpex (volpe), un animale che perde il pelo a chiazze. Per alopecia si intende genericamente la perdita progressiva della qualità e della quantità dei capelli che porta ad assottigliamento, diradazione e infine caduta dei capelli. Si riconoscono diversi tipi di alopecia:
- alopecia androgenetica: si verifica per l’effetto combinato di predisposizione genetica e azione degli androgeni sui follicoli piliferi del cuoio capelluto
- alopecia indotta da farmaci: alcuni farmaci agiscono sui follicoli piliferi alterando il loro normale ciclo. Pertanto, peli e capelli si sviluppano nell’ultimo stadio chiamato catagen, si rompono e cadono
- alopecia areata: è una malattia autoimmune caratterizzata da alterazione del ciclo dei follicoli piliferi, che entrano prematuramente nella fase terminale detta telogen
- alopecia cicatriziale: è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule staminali del bulbo pilifero che non si riformano, determinando una perdita totale dei capelli.
Chi ne soffre?
I maschi sono più colpiti da alopecia (circa l’80%), ma anche le donne (circa il 40-50%), specie dopo la menopausa, possono essere affette da una particolare forma chiamata alopecia androgenetica. Sia nei maschi che nelle donne, l’alopecia può provocare disagio psicologico profondo.
Come si manifesta?
Sulla base del tipo di alopecia, diradamento e caduta dei capelli si manifestano in modo diverso:
Alopecia androgenetica: negli uomini, si manifesta con un assottigliamento e diradamento progressivo dei capelli dalle tempie e dalla sommità della testa, per poi estendersi su tutto il cranio, ad eccezione della zona intorno alle orecchie. Nelle donne, invece, la progressione del diradamento colpisce solo la parte alta della testa.
Alopecia indotta da farmaci: varia in base alla terapia. Ad esempio, la chemioterapia provoca la perdita totale ma temporanea dei capelli che a fine terapia si rigenerano normalmente come prima della terapia
Alopecia areata: i capelli si rompono e cadono a chiazze, fino a interessare tutta la testa
Alopecia cicatriziale: peli e capelli cadono su tutta la testa e non ricrescono
Quali sono le cause?
Le cause dell’alopecia sono:
- genetiche nell’alopecia androgenetica: avere uno o entrambi i genitori calvi può indicare una certa predisposizione alla calvizie
- ormonali: da malfunzionamento della tiroide (ipo o ipertirodismo), squilibri pre o post menopausa, o postpartum
- immunitarie nel caso dell’alopecia areata e cicatriziale
- terapie prolungate (chemioterapia, anticoagulanti, antidepressivi, beta-bloccanti per la cura dell’ipertensione e farmaci a base di vitamina A)
- diete sbilanciate o troppo restrittive: una carenza di proteine, derivante dal consumo limitato di carne, pesce e legumi, e carenze di biotina, zinco, ferro, acidi grassi essenziali possono indebolire i capelli rendendoli più sottili e aumentandone la fragilità e la caduta
- stress fisici (anemia, chirurgia, malattia sistemica) o psicologici
Come avviene la diagnosi?
La diagnosi di alopecia androgenetica avviene con la visita dermatologica con tricoscopia e dermatoscopia per la valutazione della qualità e struttura dei capelli e del cuoio capelluto. Lo specialista può richiedere anche esami di laboratorio per una valutazione ormonale (specie nelle donne in menopausa o se sospetta problemi di funzionalità della tiroide), o per la valutazione di carenze nutrizionali.
Quando è necessario rivolgersi a uno specialista?
In genere è necessario rivolgersi allo specialista quando:
- la caduta dei capelli è anomala e non sono presenti motivi di causa-effetto, come l’assunzione di farmaci o patologie autoimmuni
- è presente predisposizione genetica
- i capelli si assottigliano, è il tipico segno dell’alopecia androgenetica, intercettabile precocemente con la visita dermatologica con dermatoscopio.
Rivolgersi subito allo specialista e non aspettare che l’arretramento a livello delle tempie sia diffuso permette di iniziare subito le terapie che cambiano come modalità e durata a seconda del grado della patologia e della storia del paziente.
Come si cura?
L’alopecia androgenetica è una condizione progressiva ed ingravescente in assenza di trattamento. Sebbene non si possa prevenire, è possibile però arrestare la progressione della malattia grazie all’inizio tempestivo di terapie farmacologiche mirate. Per le forme di alopecia da cause immunitarie, la regressione della caduta dipende dall’efficacia della terapia immunologica.
Quali patologie possono essere legate all’alopecia?
Alcune delle patologie che possono essere associate al disturbo sono:
- Alopecia areata
- Dermatofitosi
- Ipertiroidismo
- Ipogonadismo maschile
- Ipotiroidismo
- Lebbra
- Lichen planus
- Lupus eritematoso sistemico
- Morbo di Graves – Basedow
- Psoriasi
- Scabbia
- Sclerodermia
- Sifilide
- Sindrome dell’ovaio policistico
Cosa fare in caso di alopecia?
In alcuni casi, si risolve spontaneamente, senza che siano necessari trattamenti. Qualora alla sua origine vi siano problemi di salute, può essere utile un trattamento farmacologico, come per esempio l’assunzione di farmaci che riducono l’infiammazione e sopprimono il sistema immunitario.
Se l’alopecia è temporanea, si può valutare un trapianto di capelli o altre procedure chirurgiche. Tra le soluzioni più innovative, segnaliamo il trattamento a base di plasma ricco di piastrine.
Quando è il caso di rivolgersi al medico?
Qualora si noti una perdita improvvisa di capelli, magari a ciocche, decisamente superiore rispetto a ciò che accade normalmente mentre ci si pettina o ci si lava i capelli, è bene consultare il medico.