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Epatite virale

Cos’è l’epatite virale?

L’epatite è un’infiammazione a carico del fegato (cellule epatiche) causata da un virus. In genere, l’epatite virale insorge in modo acuto, può essere sintomatica o asintomatica, e la sua evoluzione può essere autolimitante o cronica.

Quali sono le cause dell’epatite virale?

In Italia, l’epatite virale è principalmente causata dai virus dell’epatite A, dell’epatite B, dell’epatite C e dell’epatite D, sebbene un certo grado di epatite possa essere causata anche da altri virus, come quello della mononucleosi o del Covid-19

Il contagio per il virus dell’epatite A avviene attraverso il contatto oro-fecale, ovvero attraverso le feci infette che contaminano alimenti.

Nell’epatite B, il contagio avviene per contatto di materiale infetto, come sangue, fluidi biologici, strumenti infetti. 

Il virus dell’epatite C è meno infettante di quello dell’epatite B, ma la via di trasmissione è simile. 

Come prevenire l’epatite virale?

Prevenzione e stile di vita hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione delle epatiti virali: seguire una vita sana e attiva, ridurre o evitare il consumo di bevande alcoliche, effettuare la vaccinazione per le epatiti A e B, seguire tutti i protocolli sanitari per viaggi in regioni a rischio, rivolgersi a strutture idonee in caso di tatuaggi e piercing, che usino esclusivamente strumentazione adeguata nel rispetto dei rigidi protocolli di igiene e sicurezza.

Quali sono i sintomi dell’epatite virale?

Sulla base del tipo di virus responsabile dell’epatite si possono riconoscere sintomi diversi:

  • sintomi di epatite A (malattia acuta che non cronicizza): i sintomi sono quelli di una malattia simil-influenzale con nausea e vomito, o diarrea, sensazione di stanchezza, perdita di appetito, dolori addominali, e nella maggioranza dei casi colorazione gialla della cute (ittero). Dall’infezione alla comparsa dei sintomi (periodo d’incubazione), possono trascorrere da 3 a 6 settimane, ma il periodo di incubazione può arrivare fino a 6 mesi. Nei bambini, i sintomi sono più lievi (o nulli) rispetto agli adulti, e nella maggioranza dei casi la guarigione avviene senza particolari problemi (solo nel 0,02 % dei casi la malattia è letale). 
  • sintomi di epatite B: i sintomi sono simili a quelli dell’infezione da virus A, ma nel 5% dei casi l’infezione da virus B si cronicizza se la guarigione non avviene entro 6 mesi dall’inizio della malattia. L’epatite cronica può decorrere per decenni senza dare sintomi, mentre le conseguenze, quali cirrosi (cicatrizzazione), tumore del fegato (carcinoma epatico), insufficienza epatica (riduzione della funzione del fegato), rappresentano la fase sintomatica della malattia di fegato. L’epatite acuta da virus B è letale nel 0,5% dei casi.
  • sintomi di epatite C (spesso cronica – 60-85% dei casi): l’assenza di sintomi, in genere porta ad avere la diagnosi di epatite da virus C dopo molti anni dall’infezione. Come per il virus B, anche il virus C può causare cirrosi, tumore del fegato e insufficienza epatica. L’epatite C acuta può essere fatale nello 0,1% dei casi.
  • sintomi di epatite D: nel 50% dei casi di portatori del virus B, è presente anche il virus. L’infezione da virus D cronicizza nella maggioranza dei casi, ed è fatale nel 0,2% dei casi acuti.

Quali esami servono per la diagnosi di epatite virale?

La diagnosi di epatite virale si effettua con un prelievo di sangue per la misurazione dei livelli dei marcatori di funzionamento del fegato (test epatici).

Come si cura l’epatite virale?

I trattamenti variano a seconda del tipo di epatite.

Epatite A: non esistono trattamenti specifici e, nella maggioranza dei casi, la guarigione è spontanea e completa in un paio di mesi. La terapia consigliata dipende dai sintomi. In genere è consigliabile:

  • riposo, perché il sintomo principale è una maggiore facilità all’affaticamento.
  • pasti piccoli e frequenti per contrastare nausea e inappetenza 
  • evitare farmaci e alcol per non sovraccaricare il fegato.

Epatite B: nella forma acuta, in genere, la guarigione non richiede particolari trattamenti, se non quelli per la gestione dei sintomi come per l’epatite A. Nei casi di epatite B cronica, il trattamento può prevedere farmaci antivirali, estremamente efficaci nel controllo della replicazione virale. Si tratta di farmaci ben tollerati, privi di effetti collaterali di rilievo, che però, non eliminando il virus, devono essere assunti a vita. Nei casi più gravi di insufficienza epatica, può essere valutato il trapianto di fegato.

Epatite C: grazie a farmaci antivirali per via orale, è possibile eliminare completamente il virus dell’epatite C in 8 settimane. Il trattamento è consigliato a tutti i soggetti infetti, indipendentemente dai sintomi o dalla gravità della malattia. Inoltre sono raccomandati i vaccini per epatite A e B, dato che un’eventuale sovra-infezione o co-infezione con questi virus potrebbe provocare complicazioni severe. Il trapianto di fegato è preso in considerazione solo se, nonostante la compromissione della funzionalità epatica, la salute generale del paziente è buona.

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