Che cos’è lo xantelasma?
Lo xantelasma è un accumulo di grassi, soprattutto di colesterolo, situato sulle palpebre. Particolarmente diffuso dopo i 40 anni (quarant’anni), colpisce frequentemente anche i giovani e si presenta come una placca molle e giallastra di forma e dimensione variabile che sporge sulla palpebra. Non provoca dolore e non compromette la vista.
Il dibattito sulla connessione tra lo xantelasma ed i livelli di colesterolo e di altri lipidi nel sangue è ancora aperto. Sembra, infatti, che gli xantelasmi non siano inevitabilmente legati a una dislipidemia, ma non mancano i casi in cui sono collegati proprio a valori alterati di lipidi nel sangue.
Quali patologie possono essere associate a xantelasmi?
Le malattie che possono essere associate a xantelasma sono riportate di seguito:
- Cirrosi biliare primitiva
- Cirrosi epatica
- Dislipidemie
- Pancreatite
- Ipotiroidismo
Questa non rappresenta una lista completa per cui è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia qualora i sintomi dovessero persistere.
Esistono rimedi contro xantelasmi?
Lo xantelasma può essere rimosso in maniera chirurgica. I bisturi non rappresentano la sola opzione, anzi, nel caso di xantelasmi molto grandi non sono sempre consigliabili. Fortunatamente esistono altre valide alternative: il laser con CO2 o argon, la cauterizzazione chimica con acidi acetici clorurati e, in caso di xantelasmi superficiali, l’essiccazione elettrica o la crioterapia.
Purtroppo a volte lo xantelasma si riforma dopo essere stato rimosso. Per limitare il rischio talvolta può essere utile seguire un’alimentazione a basso contenuto di grassi.
Con xantelasma quando consultare il proprio medico?
Se lo xantelasma procura preoccupazione o disagio è consigliabile interpellare il medico. In tal modo si potrà determinare se alla sua base c’è un disturbo che richiede una cura specifica ed eventualmente procedere alla rimozione con il metodo più adatto al caso.