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Angiomi cavernosi


Cosa sono gli angiomi cavernosi?

Gli angiomi cavernosi sono malformazioni venose che interessano circa lo 0,5% della popolazione, e che possono essere descritte come un agglomerato di vasi sanguigni a basso flusso, localizzati a livello cerebrale o spinale. La presenza di un angioma cavernoso, spesso riscontrata in modo occasionale, può essere correlata a sintomi di epilessia o emorragia, dal momento che sono frequenti piccoli sanguinamenti asintomatici rilevabili solo con la  risonanza magnetica. La necessità e il tipo di trattamento dipendono da diversi fattori, tra cui la presenza di sintomi, la sede, l’efficacia della gestione farmacologica dei sintomi: quando necessario, il trattamento è microchirurgico.

Quali sono le cause degli angiomi cavernosi?

L’ipotesi più accreditata è che vi siano più cause per la comparsa degli angiomi cavernosi, tra cui la predisposizione genetica connessa anche a una certa ereditarietà. In alcuni casi, gli angiomi cavernosi sono in relazione alla presenza di angiomatosi multiple.

Quali sono i sintomi degli angiomi cavernosi?

I sintomi degli angiomi cavernosi dipendono dalla sede in cui sono localizzati. In generale, i sintomi si manifestano con crisi epilettiche o sanguinamenti, mentre negli angiomi cavernosi profondi del tronco encefalico o spinale, la sintomatologia è più correlata alla regione e alla massa dell’angioma.

Come si diagnosticano gli angiomi cavernosi? 

Gli angiomi cavernosi sono spesso diagnosticati durante accertamenti per altri disturbi. In generale, gli esami che permettono di diagnosticare la presenza di un angioma cavernoso sono la TAC e la RM.

Quali sono i trattamenti per gli angiomi cavernosi? 

In genere il trattamento degli angiomi cavernosi, anche quelli cavernosi profondi del tronco e spinali, viene valutato dallo specialista sulla base delle condizioni della persona e della presenza di sintomi. Quando indicato, il trattamento è microchirurgico e consiste nell’asportazione della malformazione, utilizzando ogni presidio tecnologico avanzato (microscopio operatorio, fluoroangiografia intraoperatoria, monitoraggio, neurofisiologico intraoperatorio, endoscopia 3D se necessaria, microdoppler intraoperatorio) allo scopo di  ridurre al minimo i rischi operatori, specie nelle aree del cervello ad altissima specializzazione come l’area della parola, il movimento, eccetera.

Come prevenire gli angiomi cavernosi? 

Al momento non ci sono mezzi o azioni di prevenzione degli angiomi cavernosi. Tuttavia, se in famiglia sono presenti casi di angiomi cavernosi e nei casi di angiomatosi multiple, è raccomandato effettuare controlli con Risonanza Magnetica senza contrasto.

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