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Blefarite


Cos’è la blefarite?

La blefarite è un’infiammazione cronica che compare nel punto di inserzione delle ciglia sulla palpebra. In genere, la blefarite è più comune nel bambino e nel grande anziano.

Esistono diversi tipi di blefarite: squamosa, iperemica, o ulcerativa, che si differenziano nel modo di manifestarsi, nelle cause e nel trattamento. 

Quali sono le cause della blefarite?

La blefarite può essere causata da diversi fattori, tra cui la presenza di eczemi, dermatite seborroica o rosacea, una secrezione sebacea più ricca di grassi rispetto alla norma a livello delle ghiandole della palpebra, infezioni batteriche e virali, allergie o reazioni agli allergeni ambientali, malattie sistemiche, tra cui il diabete, carenze alimentari, come l’avitaminosi.

Quali sono i sintomi della blefarite?

Alcuni dei sintomi della blefarite sono specifici al tipo di blefarite squamosa, iperemica o ulcerativa, mentre altri sono comuni a tutti i tipi, come l’arrossamento del margine palpebrale, la sensazione di bruciore, prurito o pizzicore agli occhi, la sensazione di avere un corpo estraneo negli occhi e la formazione di croste, come forfora, alla base delle ciglia.

Ai sintomi comuni, in genere, si aggiungono altri sintomi specifici. Nella blefarite squamosa, si aggiunge una lieve desquamazione palpebrale in corrispondenza della zona di inserimento delle ciglia; caratteristica della blefarite squamosa è anche lo sviluppo di rosacea o dermatite seborroica sulla pelle del viso. Nella blefarite iperemica, invece, insieme all’arrossamento è presente anche gonfiore (edemi) delle palpebre, con sintomi che possono diventare cronici. Caratteristica della blefarite ulcerativa è la formazione di ascessi e crosticine dei follicoli piliferi delle ciglia dovuti a un’infezione batterica da stafilococco; se non curata, l’infezione può portare a perdita delle ciglia, ciglia orientate verso il loro stesso bulbo (trichiasi), o ispessimento del margine della palpebra.

Come prevenire la blefarite?

La blefarite è un’affezione cronica, costituzionalmente determinata, quindi non prevenibile. Tuttavia, è importante curare l’alimentazione che deve essere equilibrata e ricca di verdura, frutta e proteine magre (pesce e pollame), a ridotto consumo di caffeina e zuccheri. 

Come si fa la diagnosi di blefarite?

Con i sintomi di blefarite è fondamentale consultare un oftalmologo o un medico oculista per una corretta diagnosi e gestione della blefarite. Per la diagnosi di blefarite, l’oculista valuta i sintomi, esamina le palpebre con una lampada a fessura (esame obiettivo) e raccoglie le informazioni sul quadro clinico del paziente (anamnesi).

Una corretta diagnosi e una gestione appropriata di un’infezione come la blefarite che può essere cronica, è fondamentale per controllare i sintomi e ridurre il rischio di recidive. 

Quali sono i trattamenti per la blefarite?

Il trattamento varia a seconda della causa della blefarite, della gravità dei sintomi e della condizione. I trattamenti per la blefarite da infezione batterica, possono prevedere la prescrizione di antibiotici da usare localmente o da assumere per bocca, corticosteroidi per ridurre l’infiammazione, quando è grave, mentre in generale, per la blefarite può essere utile seguire alcuni consigli. Ad esempio, effettuare una buona igiene delle palpebre e delle ciglia con detergenti oculari specifici o soluzioni saline; applicare compresse calde sulle palpebre per ridurre l’infiammazione,  ammorbidire le croste e facilitarne l’eliminazione; fare un massaggio delicato delle palpebre per favorire l’eliminazione delle secrezioni delle ghiandole e prevenire le ostruzioni. In alcuni casi di blefarite, la salute delle ghiandole sebacee può migliorare con l’assunzione di integratori di omega-3.

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