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Cervicalgia


Che cos’è la cervicalgia?

La cervicalgia è un dolore a livello del collo; interessa gran parte della popolazione italiana di tutte le età: si pensi che 7 persone su 10 provano dolore al collo almeno una volta nel corso della settimana. Nella maggior parte dei casi si tratta di un dolore di natura muscolare e dunque trattabile semplicemente con esercizi fisici mirati.

In casi più rari, la cervicalgia può essere legata ad alterazioni strutturali di natura ossea o articolare. È bene che questi pazienti siano seguiti da uno specialista perché potrebbero necessitare di un trattamento più completo.

Quali sono le cause?

La cervicalgia di natura muscolare può essere causata dal mantenimento di una postura scorretta per molte ore; da un sovraccarico eccessivo della muscolatura del collo, come può per esempio accadere in alcuni sport o attività lavorative; da una condizione di stress o dall’utilizzo di materassi e/o cuscini inadeguati.

Queste situazioni possono innescare la contrazione muscolare con conseguente dolore, che a sua volta può aumentare la contrattura, stabilendo una sorta di “circolo vizioso”.

Più rari sono i casi in cui la cervicalgia è legata a un problema a livello di ossa e articolazioni della colonna vertebrale. Ne è un esempio il cosiddetto “colpo di frusta” a seguito di un incidente, in cui le articolazioni della colonna subiscono uno stress notevole e i piccoli danni o slittamenti riportati richiedono tempo per guarire.

In età avanzata può invece aversi artrosi cervicale: una patologia degenerativa a carico delle cartilagini che proteggono le articolazioni anteriori o posteriori tra le vertebre (chiamate faccette articolari), responsabile del loro progressivo deterioramento e assottigliamento. L’erosione della cartilagine porta a contatto diretto tra le parti ossee, con conseguente dolore. Nel processo degenerativo vengono pian piano coinvolti tutti gli altri elementi articolari come legamenti, capsule e tessuti vicini.

Vi è poi il caso dell’ernia del disco cervicale, in cui la protrusione del disco intervertebrale può andare a toccare le radici nervose, provocando una serie di sintomi dolorosi e funzionali nelle braccia.

Quali sono i sintomi?

I sintomi caratteristici della cervicalgia muscolare sono:

  • Dolore a livello della parte posteriore del collo.
  • Rigidità del collo e difficoltà a compiere movimenti.
  • Mal di testa, localizzato soprattutto nella zona posteriore o frontale della testa.
  • Vertigini e perdita di equilibrio.

I sintomi della cervicalgia di natura ossea e articolare, derivando da una condizione degenerativa, tendono a peggiorare con il passare del tempo. In questo caso possono aversi:

  • Dolore alla zona cervicale.
  • Dolori a spalle, schiena, braccia e petto.
  • Formicolio a braccia, mani o testa.
  • Difficoltà nel compiere movimenti anche minimi del capo.
  • Nausea e vertigine.
  • Debolezza a livello degli arti superiori e inferiori.
  • Difficoltà di deambulazione.

L’artrosi vertebrale si caratterizza invece per la presenza di dolore al collo, difficoltà di movimento e una sensazione di resistenza quando si compiono movimenti con la testa.

Diagnosi

La cervicalgia può essere comune a diverse patologie, pertanto è importante una diagnosi corretta. È dunque indispensabile la valutazione clinica da parte di un medico dedicato alla colonna vertebrale, che durante una visita specialistica valuterà sia i sintomi riferiti dal paziente, sia effettuerà eventuali test diagnostici.

L’esecuzione di esami radiografici di approfondimento può essere utile nel raggiungimento della diagnosi:

  • Radiografia del tratto cervicale
  • Radiografia morfodinamiche della colonna cervicale, in flessoestensione anteroposteriore o laterale
  • Risonanza magnetica del tratto cervicale
  • TC colonna cervicale.

Trattamenti

Il trattamento della cervicalgia varia a seconda della patologia che ne è alla base.

Il primo approccio è in genere conservativo, con farmaci antinfiammatori e/o antalgici ed esercizi fisici mirati. A seconda dei casi può venire prescritto l’uso di un collare morbido.

Laddove l’approccio conservativo non sia sufficiente, il medico può suggerire l’intervento chirurgico.

  • Se la causa della cervicalgia è un’ernia discale, si può intervenire in anestesia locale con tecniche mini-invasive, come l’ablazione laser dell’ernia o il Discogel. Nei casi più seri si rende necessaria la rimozione chirurgica dell’ernia e la stabilizzazione della colonna con l’impianto di un dispositivo apposito
  • Nei casi in cui la cervicalgia dipenda dallo scivolamento di una vertebra sull’altra (spondilolistesi o discopatia grave), si interviene con un intervento di stabilizzazione vertebrale per ancorare la vertebra “instabile” alla vertebra sottostante
  • In caso di artrosi delle faccette articolari, si può procedere alla denervazione mini-invasiva con radiofrequenza.

 

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