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Contusione ossea (o edema osseo)


Cos’è una contusione ossea?

Sia le ossa che i tessuti molli possono essere soggetti a contusioni, comunemente note come lividi, che in genere guariscono in breve tempo, in base alla loro gravità. Per contusione ossea si intende l’edema del midollo osseo, definito dai medici come “livido osseo”, termine utilizzato per descrivere la natura traumatica dell’edema. Livido osseo o contusione ossea sono termini utilizzati per descrivere la stessa condizione.

Le contusioni ossee si suddividono in tre tipi in base alla posizione della lesione sull’osso:

  • ematoma subperiostale: quando il sangue si accumula sotto la membrana che ricopre la superficie dell’osso. Si verifica a seguito di un colpo traumatico all’osso, ed è più comune nelle zone inferiori del corpo. Esercitando una forte pressione sull’osso, si possono verificare contusioni interossee; è il tipo di contusione che colpisce principalmente calciatori, giocatori di basket e corridori.
  • ematoma interosseo: emorragia e gonfiore nella cavità centrale dell’osso, luogo in cui si trova il midollo osseo rosso e giallo
  • lesione subcondrale: emorragie e gonfiori tra la cartilagine e l’osso sottostante. Sono la conseguenza di una compressione che schiaccia le cellule e separa la cartilagine dall’osso sottostante, oppure da una forza di torsione rotazionale. Questo tipo di contusioni ossee sono comuni per i giocatori di calcio e di basket.

Sarà la gravità del livido a determinare i tempi di guarigione che possono variare da qualche settimana fino a 2 anni.

Qual è la causa?

In genere la causa della contusione ossea è traumatica. L’edema osseo è la conseguenza della rottura di un vaso sanguigno vicino alla superficie della pelle a seguito del trauma. Una piccola quantità di sangue esce dai vasi sanguigni danneggiati e si accumula nei tessuti sotto la pelle. Il ristagno di sangue aumenta, si crea uno stato di infiammazione che favorisce l’accumulo di liquidi (edema) all’interno dell’osso (in caso di una lesione muscolare, il fluido si raccoglie nei muscoli e li gonfia). Per la loro struttura, le ossa non possono gonfiarsi; pertanto, il fluido presente al loro interno esercita una pressione che causa dolore.

Altre cause sono:

  • Iperemia reattiva: aumento del flusso sanguigno dopo un’interruzione temporanea.
  • Frattura appena sotto la cartilagine articolare: le trabecole sono la rete di supporto dei tessuti fibrosi dell’osso. Una frattura ossea totale si verifica quando tutte le trabecole ossee in quella particolare area sono danneggiate. Nel livido osseo solo alcune delle trabecole sono danneggiate, pertanto si tratta di una lesione antecedente una frattura
  • Trauma sportivo (specie nel basket), una caduta, un incidente d’auto o un colpo diretto
  • Torsioni che possono coinvolgere ginocchia, polsi, talloni, piedi, caviglia e anche.
  • Strofinamento di due ossa che si colpiscono a vicenda a seguito di lesioni ai legamenti
  • Alcune patologie (per esempio l’artrite) causano lo strofinamento delle superfici ossee l’una contro l’altra.

Come si manifesta?

Il primo sintomo della contusione ossea è il dolore seguito dalla formazione del livido dovuta al sanguinamento che si manifesta con un cambiamento di colore dell’area interessata, che da rossa all’inizio, diventerà blu o viola, ed infine verde e giallo-marrone. Una volta che il livido sarà guarito, il colore della pelle tornerà di nuovo normale.

Nelle contusioni più profonde può accadere che i segni del sanguinamento non siano visibili ma sarà comunque presente il dolore. 

Intorno all’area interessata possono essere presenti:

  • Gonfiore
  • Dolore o sensibilità che non svanisce anche se il livido cutaneo è scomparso
  • Dolore delle articolazioni vicino alla zona di impatto
  • Infiammazione delle articolazioni
  • Irrigidimento  delle articolazioni interessate 

Il dolore causato da una contusione ossea persiste più a lungo del dolore causato da una lesione dei tessuti molli.

Cosa aumenta il rischio di lividi ossei?

Le contusioni ossee sono più comuni nei giocatori di calcio, hockey e basket, in chi pratica le arti marziali e nei corridori. L’aumento della partecipazione sportiva ha anche portato ad un aumento delle lesioni del legamento crociato anteriore (LCA). Il LCA si sviluppa diagonalmente attraverso il centro del ginocchio e ne assicura la stabilità rotazionale. Le categorie maggiormente a rischio di infortunio del legamento crociato anteriore sono i giocatori di calcio o pallacanestro, o chi:

  • Esercita sport ad alto impatto
  • Svolge un lavoro fisicamente stancante
  • Non indossa dispositivi di protezione in ambito sportivo o lavorativo 

Risonanze magnetiche di lesioni acute del legamento crociato anteriore hanno rilevato la presenza contusioni ossee o edemi in più dell’80% degli sportivi. Un impatto violento della tibia e della cartilagine del femore si trasferisce all’osso e causa contusioni.

Come si diagnostica?

Quando è presente un livido, a seguito di un trauma, si consiglia sempre di consultare un medico specie se il gonfiore peggiora o non diminuisce nonostante la somministrazione di antidolorifici. La valutazione del medico permetterà di capire le circostanze che hanno portato ad una lesione, prescrivere, esami fisici per definire il tipo di lesione e verificare la presenza o meno di dolori, lividi e gonfiori.

Se i sintomi non migliorano, si consiglia di effettuare una risonanza magnetica perchè le ecchimosi ossee non sono visibili ai raggi X. Le radiografie vengono comunque effettuate al fine di escludere la presenza di una frattura. 

Come si cura?

Consigli per aiutare il processo di guarigione sono:

  • Riposare l’arto o l’articolazione interessata
  • Ridurre il gonfiore alzando la parte del corpo interessata al di sopra del livello del cuore
  • Applicare regolarmente ghiaccio
  • Utilizzare analgesici (paracetamolo) per alleviare il dolore
  • Indossare un tutore per sostenere i movimenti
  • Evitare di caricare sulla zona interessata.

In casi specifici può essere necessaria una subcontroplastica, cioè l’iniezione di materiale osseo sostitutivo (fosfato di calcio) nell’area interessata sotto controllo radiografico.

Al fine di evitare un rallentamento del processo di guarigione è necessario riposare l’osso o l’articolazione al fine di evitare che il processo di guarigione rallenti e si causino ulteriori danni.

Favoriscono un più rapido processo di guarigione:

  • una dieta ricca di calcio, vitamina D e proteine
  • evitare di fumare, il fumo compromette la velocità di guarigione delle ossa.

Raramente può accadere che il corpo abbia problemi a far tornare il flusso sanguigno nella zona ferita. Questa situazione può causare una necrosi avascolare dell’osso – cioè la morte del tessuto osseo causata dalla mancanza di sangue. L’osso colpito da necrosi avascolare può accusare danni irreversibili.

Si possono prevenire le contusioni ossee?

Anche se le contusioni ossee non si possono sempre prevenire, ci sono una serie di accorgimenti che aiutano a rafforzare le ossa e quindi a prevenire le contusioni: Ad esempio, seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolarmente, smettere di fumare e limitare l’assunzione di alcolici. Al fine di proteggere le ossa da traumi, si consiglia di indossare protezioni adeguate durante l’attività fisica.