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Dengue


Cos’è la dengue?

La dengue è una malattia virale che colpisce soprattutto le popolazioni delle aree tropicali e subtropicali, ovvero circa metà della popolazione mondiale. Si tratta di una malattia nota da circa due secoli, che però si è ampiamente diffusa negli ultimi decenni, con focolai di epidemie in Centro America, Sud America, e alcune aree di Africa e Sud Est Asiatico, e recentemente anche Stati Uniti ed Europa. 

Quali sono le cause della dengue?

La causa della dengue è l’infezione provocata da una famiglia di virus (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) che si trasmette attraverso la puntura di una zanzare infetta (Aedes aegypti o più raramente Aedes albopictus). La puntura di zanzara favorisce l’ingresso del virus nel sistema circolatorio, dove resta per circa 2-7 giorni; tuttavia, è necessario che la persona infetta venga punta da una seconda zanzara, affinchè questa possa diffondere il virus ad altre persone, pungendole a loro volta.

Quali sono i sintomi della dengue?

I sintomi della dengue insorgono in 5-6 giorni dalla puntura di una zanzara infetta. I sintomi caratteristici negli adulti sono la febbre, con mal di testa, dolore intorno e dietro agli occhi (perioculare e retro oculare), dolore ad articolazioni e muscoli, nausea, vomito, eruzioni cutanee, dolore addominale, sangue dal naso, necessità di dormire a lungo (letargia), sangue dalle gengive. Nei bambini, questi sintomi sono meno frequenti.

I segni clinici, rilevati agli esami del sangue e alla valutazione medica, mostrano riduzione dei leucociti nel sangue (leucopenia), riduzione delle piastrine (trombocitopenia), aumento degli enzimi epatici, e ingrossamento dei linfonodi (linfoadenopatia), versamento pleurico, ingrossamento del fegato, altre infezioni secondarie che possono portare, nei casi più gravi a edema cerebrale..

Nella maggior parte dei casi, l’infezione da dengue si risolve senza gravi conseguenze; in alcuni casi però, la dengue può evolvere in febbre emorragica da Dengue e la sindrome da shock da Dengue, caratterizzate da un’aumentata permeabilità capillare, alterazioni della coagulazione e shock. Complicanze neurologiche riportate sono tremori, rigidità e lentezza dei movimenti, che a lungo termine possono indurre una riduzione permanente dei neuroni con cambiamenti cognitivi e comportamentali.

Come si previene la dengue?

Per prevenire la dengue è necessario evitare le punture di zanzara nelle zone epidemiche, utilizzando repellenti cutanei, indumenti impregnati di repellenti,  magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi, e alloggiare in luoghi in cui sono presenti le zanzariere.

Nel febbraio 2023, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato l’utilizzo e la somministrazione del vaccino Qdenga, a partire dai 4 anni di età, con due iniezioni, a distanza di 3 mesi l’una dall’altra. Si tratta di un vaccino tetravalente vivo attenuato che previene le infezioni provocate dai quattro sierotipi del virus.

Come si fa la diagnosi di dengue?

La diagnosi dell’infezione dengue si ottiene con l’osservazione dei segni e dei sintomi, i test per la ricerca del virus e/o degli anticorpi specifici nel sangue.

Come si cura la dengue?

Le terapie ad oggi disponibili non curano la dengue ma permettono di gestire i sintomi. Per questo motivo è fondamentale adottare misure di prevenzione contro le punture di zanzara. In caso di febbre, è opportuno riposarsi, assumere farmaci per abbassare la febbre e mantenersi idratati. 

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