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Fascite plantare


Che cos’è la fascite plantare? 

La fascite plantare è un’infiammazione della fascia plantare, una struttura anatomica collocata al di sotto della cute della pianta del piede, nel suo punto di inserzione al calcagno. La fascite spesso si associa a sprone calcaneare, una sporgenza ossea del margine inferiore del calcagno.

Quali sono le cause della fascite plantare?

La fascite plantare può essere conseguente a un’eccessiva sollecitazione della fascia plantare, legata a determinate attività sportive, come corsa, calcio, tennis e pallacanestro ma anche in individui che svolgono una vita normale. Anche l’uso di alcune scarpe, come quelle con la suola piatta o con i tacchi troppo alti, possono essere causa di eccessivo stress con sviluppo dell’infiammazione.

Tra le cause, anche particolari conformazioni del piede, come piede piatto o piede cavo.

Tra i principali fattori di rischio:

  • Età, con una prevalenza tra i 40 e i 60 anni
  • Sovrappeso e obesità
  • Gravidanza
  • Mantenimento della posizione eretta per molte ore al giorno

Quali sono i sintomi della fascite plantare?

In genere questo disturbo si manifesta con dolore graduale al piede, particolarmente acuto al risveglio e quando si cammina dopo essere stati seduti a lungo.

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata nel corso di una visita ortopedica.

Se lo specialista lo riterrà opportuno potrà indirizzare il paziente verso l’esecuzione di esami quali radiografia orisonanza magnetica.

Trattamenti

Il trattamento può prevedere un approccio conservativo oppure richiedere un intervento di chirurgia percutanea mininvasiva, che assicura gli stessi risultati della chirurgia tradizionale, ma con l’adozione di tecniche meno aggressive, minor dolore post chirurgico e tempi di recupero più veloci.

Sarà l’ortopedico a stabilire il percorso terapeutico più appropriato a seconda del quadro clinico e delle condizioni del paziente.

La terapia conservativa prevede l’uso di plantari che permettono di migliorare l’appoggio del piede e che, grazie ai materiali moderni con cui sono realizzati, sono adattabili a qualsiasi tipo di calzatura. In alcuni casi, può essere utile associare cicli di fisioterapia strumentale, come la Tecar terapia e le onde d’urto.

La chirurgia percutanea mininvasiva prevede piccole incisioni cutanee attraverso le quali intervenire direttamente sull’osso. L’intervento viene eseguito sotto il controllo di un amplificatore di brillanza, una sorta di schermo che consente di controllare i tempi chirurgici, viste le piccole dimensioni delle incisioni.

L’intervento non prevede particolari fasciature ma una semplice medicazione a piatto e l’utilizzo di due stampelle da portarsi per 2/3 settimane.

La fisioterapia manuale e un ciclo di fisioterapia strumentale (Tecar terapia), se possibile, possono accelerare i tempi di recupero.

Come prevenire la fascite plantare?

Alcune attenzioni possono contribuire alla prevenzione della fascite plantare. In particolare, può essere di aiuto mantenere il peso corporeo nella norma, minimizzando così lo stress sulla fascia plantare; utilizzare scarpe appropriate qualora si pratichi sport; limitare a occasioni sporadiche l’uso di scarpe dalla suola piatta o dai tacchi troppo alti.