Cos’è l’infezione da Burkholderia pseudomallei?
L’infezione da Burkholderia pseudomallei è causata da un batterio che provoca la melioidosi (o malattia di Whitmore), una malattia infettiva e contagiosa per l’essere umano e gli animali (pecore, capre, suini, cavalli, cani, gatti). Si tratta di un’infezione ancora diffusa nei Paesi a clima tropicale, soprattutto nelle regioni del sud-est asiatico e nell’Australia settentrionale. È molto raro che l’infezione da Burkholderia pseudomallei si trasmetta da uomo a uomo.
Come si contrae la melioidosi?
La melioidosi è l’infezione causata da batteri noti con il nome di Burkholderia pseudomallei, che si trasmettono all’uomo attraverso il contatto diretto con terreni e acque contaminati. La via di contagio può essere per inalazione di polvere o di gocce d’acqua contaminati, ingestione di acqua, contatto con il terreno contaminato, soprattutto se sulla pelle sono presenti tagli, ferite, abrasioni. L’infezione da Burkholderia pseudomallei può sviluppare diversi tipi di melioidosi, con sintomi e caratteristiche diverse.
Quali sono i sintomi della melioidosi?
La melioidosi è una malattia che, per la varietà dei suoi sintomi, può essere scambiata per altre malattie, come ad esempio, la polmonite e la tubercolosi. Sintomi della melioidosi a livello polmonare sono tosse, dolore al torace, febbre alta, mal di testa, perdita di appetito e perdita di peso; se l’infezione è localizzata, i sintomi possono manifestarsi con dolore localizzato o gonfiore, febbre, ulcere, ascesso; se l’infezione è sistemica, possono comparire sintomi anche gravi quali difficoltà respiratoria, disturbi addominali, dolori ai muscoli e/o alle articolazioni, disorientamento e confusione mentale, perdita di peso, convulsioni.
In genere, il tempo in cui si manifestano i sintomi, cioè il tempo che intercorre tra l’esposizione al Burkholderia pseudomallei e la malattia, può variare tra due-quattro settimane dopo l’esposizione.
Cure e trattamenti della melioidosi?
Il trattamento varia sulla base della localizzazione dell’infezione. In genere, la cura inizia con una terapia antimicrobica per via endovenosa per 10-14 giorni, seguiti da 3-6 mesi di terapia antibiotica per via orale.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono solo a scopo informativo e non sono da intendersi come sostituti del parere medico. In caso di dubbi e sintomi è consigliabile rivolgersi al proprio medico o recarsi al pronto soccorso.