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Sinusite o rinosinusite


Cos’è la rinosinusite?

La sinusite, o più correttamente chiamata rinosinusite, è l’infiammazione della mucosa dei seni paranasali, ovvero le 4 cavità presenti nel nostro volto che comunicano con le fosse nasali. Le quattro cavità paranasali sono suddivise in:

  • cavità mascellare
  • etmoidale
  • frontale
  • sfenoidale

e sono collegate alle ossa del volto grazie a piccoli orifizi chiamati osti. 

La rinosinusite è una patologia comune che può manifestarsi come comune raffreddore o rinosinusite virale, sinusite acuta, con sintomi durano meno di 30 giorni, sinusite cronica, con sintomi persistenti per più di 90 giorni, e sinusite odontogena, che coinvolge solo i seni mascellari ed è causata da patologie dentali dell’arcata superiore o come conseguenza di chirurgia odontoiatrica.

Sinusite: le cause

Virus, batteri e più raramente funghi possono essere tra le cause di rinosinusite. L’infiammazione e l’infezione conseguente all’azione degli agenti patogeni provoca il blocco del passaggio di muco dai seno paranasali al naso, il ristagno delle secrezione e l’infiammazione della mucosa. In alcuni casi, il ristagno del muco può causare una sovra infezione batterica dei seni paranasali. 

Il rischio di sviluppare rinosinusite aumenta nelle persone con deficit del sistema immunitario, alterazioni anatomiche delle cavità nasali, come le deviazioni del setto nasale, allergica (rinosinusite allergica), reflusso acido rino faringo-esofageo.

Rinosinusite: i sintomi

I sintomi della rinosinusite possono variare sulla base del tipo di infiammazione,  agente patogeno, e gravità della sinusite, ma comunemente includono muco denso giallo-verde (rinorrea anteriore e posteriore o scolo nasale), congestione nasale, senso di pesantezza al volto e dolore a livello degli zigomi, mal di testa, perdita dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (disgeusia), tosse, alitosi, percezione di cattivi odori (cacosmia), ovattamento uditivo, febbre.

Come si diagnostica la rinosinusite?

La diagnosi di rinosinusite prevede la visita otorinolaringoiatrica completa con fibrorinoscopia e ispezione accurata delle cavità nasali. In alcuni casi di sinusite acuta ricorrente o cronica, lo specialista può richiedere la tomografia assiale o TC massiccio facciale. 

Come si cura la rinosinusite?

Sulla base della valutazione clinica, diagnostica e dei sintomi, lo specialista stabilisce il trattamento per il paziente. La terapia per la rinosinusite può prevedere 

  • Terapia farmacologica con antibiotici, cortisone ad uso locale o sistemico, antistaminici, lavaggi nasali con soluzioni saline, decongestionanti nasali, per un periodo di circa 10 giorni
  • Terapia chirurgica funzionale endoscopica sinusale (FESS) che prevede ​​un approccio minimamente invasivo ai seni paranasali tramite l’utilizzo di piccoli endoscopi all’interno del naso.

In caso le terapie standard, cioè utilizzate abitualmente, non diano benefici, è possibile la somministrazione di un farmaco biologico, ovvero anticorpi monoclonali, che oggi è un’opzione terapeutica valida, efficace e alternativa alla chirurgia.

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