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Tendinite del rotuleo (o ginocchio del saltatore)


L’infiammazione del tendine rotuleo, ovvero quella struttura elastica e molto resistente che unisce la rotula alla tibia, è definita tendinite del rotuleo. Il tendine rotuleo si trova nella parte anteriore del ginocchio, proprio sotto la rotula. Chiamata anche “ginocchio del saltatore” perché è frequente in chi pratica sport da salto, la tendinite del rotuleo è spesso sottovalutata dagli sportivi.

Quali sono le cause?

In genere, l’infiammazione del tendine rotuleo è causata da movimenti e gesti ripetitivi (overuse) in sport che prevedono cambi di direzione o salti ripetuti come pallavolo, basket, corsa, calcio, atletica leggera. In particolare con l’atterraggio dopo il salto, l’articolazione del ginocchio viene sovraccaricata: questo, insieme ad altri fattori come una muscolatura del ginocchio non sufficientemente tonica, per esempio, contribuisce a provocare microtraumi che possono provocare l’infiammazione.

Tra le altre cause che possono predisporre alla tendinopatia del rotuleo:

  • presenza di alcune patologie (artrite reumatoide, diabete, gotta, lupus eritematoso sistemico, insufficienza renale, altre)
  • valgismo o varismo delle ginocchia
  • dismetria degli arti inferiori (arti di lunghezza diversa)
  • età
  • alterazioni ormonali

Quali sono i sintomi?

Nella fase iniziale, il primo sintomo è il dolore sotto la rotula, che compare con il piegamento del ginocchio. Insieme al dolore, possono associarsi sintomi quali:

  • gonfiore e calore sotto la rotula
  • rigidità del ginocchio durante attività fisica intensa oppure salti, squat
  • dolore continuo durante attività quotidiane come salire le scale o sedersi
  • sensazione di debolezza muscolare del quadricipite (correlata al dolore)

Spesso i sintomi non sono così invalidanti da impedire allo sportivo di allenarsi o gareggiare. Tuttavia, se sottovalutato, il dolore e l’infiammazione possono peggiorare nel tempo

Come si diagnostica?

La visita specialistica dall’ortopedico è la prima fase del percorso diagnostico. Durante l’esame clinico, che può prevedere la richiesta di eseguire alcuni movimenti del ginocchio per determinare il livello del dolore, il medico valuta l’entità della lesione (lieve, moderata, grave, acuta o cronica). Solo in casi di sospetto diagnostico, ovvero di lesioni associate presenti in strutture vicine al tendine del rotuleo, possono essere necessari esami diagnostici quali Radiografia (Rx), ecografia e Risonanza magnetica (RMN).

Come si cura?

In genere, l’infiammazione acuta di entità lieve o moderata scompare in alcune settimane . La terapia della tendinite del rotuleo è prevalentemente conservativa, raramente chirurgica, e solo nei casi in cui il dolore sia cronico, ovvero sia presente in ogni momento della giornata, e la terapia conservativa non abbia avuto risultati.

Terapia conservativa

Obiettivo è eliminare i segni dell’infiammazione (dolore, calore, gonfiore) e permettere allo sportivo di tornare alla propria attività.

Nella prima fase infiammatoria è raccomandato:

  • riposo: alla comparsa del dolore, limitare le attività stressanti per il ginocchio. In caso di dolore forte, tenere la gamba sollevata con un cuscino sotto il ginocchio
  • ghiaccio: riduce dolore e gonfiore
  • farmaci: antinfiammatori da banco

Quando i segni dell’infiammazione sono scomparsi, e in caso di tendinite cronica, in base alla valutazione dello specialista può essere raccomandato:

  • uso di un tutore per camminare o fare attività fisica non intensa
  • riabilitazione con rinforzo muscolare del quadricipite e del popliteo per garantire il recupero ottimale anche nell’attività fisica
  • sostituire temporaneamente alcuni sport come la corsa con altri a basso impatto tipo il nuoto
  • rientro graduale allo sport, fino a riprendere anche l’attività intesa  

Terapia chirurgica

La tecnica può variare a seconda del caso e della presenza di lesioni associate. Obiettivo della terapia chirurgica, spesso artroscopica, è rimuovere il tessuto atipico che si è formato a seguito delle microlesioni e dell’infiammazione cronica sul tendine della rotula. Dopo l’intervento, sia effettuato in artroscopia, sia con tecnica open, il recupero richiede un programma di riabilitazione e fisioterapia prima di tornare alle performance sportive di prima della lesione.  

Si può prevenire la tendinite del rotuleo?

La prevenzione passa attraverso la buona pratica del riscaldamento con stretching del quadricipite e dei muscoli del polpaccio prima di iniziare l’attività fisica di qualunque entità.