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Ansia da rientro: come riconoscerla e cosa fare?

Sembra impossibile doversi riprendere da una vacanza, ma per alcuni tornare dalle vacanze è motivo di ansia. Si chiama ansia da rientro quell’insieme di manifestazioni che porta le persone, specie quelle più ansiose, a soffrire di Post-vacation blues o Holiday Blues. Se si tratta di sintomi ricorrenti che si manifestano ogni anno, con i consigli giusti e una terapia comportamentale personalizzata è possibile imparare a godere dei benefici della vacanza anche al rientro.

Approfondiamo con il professor Giampaolo Perna, direttore del Centro per i disturbi d’ansia e di panico in Humanitas San Pio X.

Perché l’ansia da rientro non è immotivata

Non è immotivato sentirsi in ansia pensando di dover rientrare dalle vacanze. In effetti, per alcuni, riprendere la routine quotidiana lavorativa e familiare, con i problemi affettivi, le responsabilità organizzative e i carichi psicologici che questo può comportare, nella gestione dei figli, di genitori anziani, o nella situazione di caregiving (l’assistenza a persone malate) in famiglia, è senza dubbio un valido motivo per sentirsi preoccupati. Non si tratta di un’ansia immotivata, quindi, ma di un’ansia generata da una reale situazione che crea preoccupazione e stress. 

Come riconoscere la sindrome ansiosa da rientro e cosa fare

Le manifestazioni dell’ansia da rientro sono i sintomi comuni di una vera e propria sindrome ansiosa da rientro che si può presentare con tensione muscolare, tachicardia, sudorazione, malessere mentale, calo della concentrazione, eccessiva stanchezza, disturbi del sonno, alterazione dell’appetito, irritabilità, nervosismo, preoccupazione, emicrania. 

Spesso si tratta di sintomi transitori, e non di un disturbo ansioso, ma che possono durare fino a qualche settimana e limitare la vita della persona che ne soffre. Tuttavia, per escludere la presenza di un’ansia patologica e gestire l’ansia in corso, parlarne con un esperto può aiutare.

Grazie alle televisite, ampiamente utilizzate ed efficaci per il colloquio con psichiatra e psicologo, è possibile iniziare a prendersi cura della propria salute fisica e mentale. Tra i numerosi vantaggi della televisita, anche il fatto di non dover uscire di casa nelle ore calde e afose del giorno per recarsi alla visita, non prendere mezzi di trasporto per raggiungere l’ospedale, cosa che, spesso, provoca un ulteriore stress in chi è già provato fisicamente e mentalmente dal rientro dalle vacanze, e senza togliere dalla propria giornata il tempo del viaggio di andata e ritorno dall’ospedale.

Inoltre, grazie alla tecnologia, privacy e sicurezza durante il colloquio sono completamente rispettati, ed è possibile eventualmente già iniziare una psicoterapia comportamentale per imparare le strategie efficaci e scientificamente validate per gestire la propria ansia. Imparando a gestire l’ansia da rientro, è possibile sia prevenirla sia prolungare anche i tanti benefici del riposo durante il periodo di vacanza. 

Alcuni consigli utili contro l’ansia da rientro 

Prima del rientro o, ancora meglio, prima dell’inizio delle ferie, può aiutare a gestire l’ansia da rientro scrivere una lista degli impegni che si dovranno affrontare una volta terminate le vacanze; programmare un rientro in “incognito” per evitare la pressione di familiari e amici “ansiosi” di sapere com’è andata la vacanza o di affidarci compiti e responsabilità; riprendere gradualmente gli impegni e prendersi del tempo per riambientarsi; ritagliare del tempo per sé; praticare sport e attività all’aperto aiuta a tenere la mente impegnata e a stimolare la chimica del benessere; curare l’alimentazione, con una dieta sana e bilanciata, ha effetti positivi anche sulla mente, oltre a contribuire a ridurre l’ansia.

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