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Ansia e panico, perché peggiorano in estate?  

L’estate è considerata la stagione della spensieratezza per eccellenza. Sole, vacanze, cene all’aria aperta, giornate più lunghe, tutto invita al benessere e alla serenitá. «Non è così per tutti – avverte il professor Giampaolo Perna, direttore del Centro per i disturbi d’ansia e di panico presso Humanitas San Pio X – perché l’ansia e gli attacchi di panico aumentano proprio con l’arrivo dell’estate. La ragione si deve al fatto che l’aumento delle temperature, delle ore e dell’intensità della luce solare mette in difficoltà l’organismo, che deve adattarsi ai cambiamenti. Questo processo di aggiustamento è particolarmente impegnativo per le persone ansiose che avvertono più intensamente le sensazioni inviate dal corpo e vivono il passaggio alla stagione calda con un senso di allarme e tensione. Inoltre, l’arrivo del caldo porta più facilmente ad avere disturbi del sonno, aumentando i livelli di stanchezza e stress che vanno a complicare gli stati di ansia. Come in tutti i casi in cui ansia e panico vengono chiamati in causa, è importante saperli riconoscere e distinguere».

Attacco d’ansia o di panico? Cosa fare e non fare, cosa dire e non dire

«L’ansia è, innanzitutto, uno stato di tensione e preoccupazione mentale che poi si riflette nel corpo con manifestazioni quali tensione muscolare, batticuore, sudorazione, senso di caldo o freddo che generalmente possono durare anche ore – prosegue l’esperto -. L’insorgere dell’ansia è motivato da una reale situazione che crea preoccupazione, mentre l’attacco di panico è sostanzialmente immotivato e inaspettato. Si è in presenza di un attacco di panico quando si avverte una sensazione acuta di fortissimo malessere e disagio fisico, che si esprime nel corpo con difficoltà della respirazione, batticuore e alterazione dell’equilibrio, la cui fase peggiore può variare da qualche secondo a una decina di muniti per poi lasciare una coda più o meno lunga. L’attacco di panico, spesso, si accompagna a una generale sensazione di non sentirsi in forma fisicamente».

Cosa fare

In caso di ansia: è importante cercare di capire il motivo per cui insorge e, se possibile, risolverlo. Applicare tecniche di rilassamento o distrazione dal pensiero ansiogeno può essere molto utile per diminuire la sensazione di malessere.

In caso di attacco di panico: è importante sapere che passa da solo. Tuttavia, nell’attesa che passi, per ridurre l’intensità dell’attacco si possono mettere in pratica tecniche di controllo della respirazione, oppure mettere in moto il corpo, per esempio, fare uno scatto veloce di corsa.

Cosa non fare

Sia in caso di attacchi di panico sia di ansia, è importante:

  • evitare l’assunzione immediata di ansiolitici tradizionali, benzodiazepine
  • evitare gli alcolici: offrono un sollievo momentaneo ma finiscono per cronicizzare il disturbo
  • illudersi di gestire razionalmente l’ansia. In alternativa è meglio agire sul corpo, per esempio, con tecniche di rilassamento fisico.

Cosa non dire

Per aiutare chi sta soffrendo di un attacco di ansia o panico, è importante sapere che è meglio non dire frasi che sminuiscono il problema e la sofferenza emotiva. Per questo, vanno evitate le classiche frasi fatte come:

  • “mettici la buona volontà”
  • “non hai motivi per sentirti così”
  • “controllati”

Cosa dire

  • offrire comprensione, ascolto, fiducia in quello che la persona sta dicendo
  • invitare a rilassarsi
  • aiutare a controllare il respiro che tende ad essere troppo veloce
  • cercare di distrarre la persona durante il momento di difficoltà
  • incoraggiare a rivolgersi a specialisti per cercare una terapia realmente risolutiva

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