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Bambini con i piedi piatti: quando mettere il plantare 

Le evidenze scientifiche non mancano in merito ai benefici delle cure per il piede piatto nel bambino. Tuttavia, nei primi anni di vita è normale che i bimbi abbiano i piedi piatti: infatti, è intorno ai 4 anni di vita che il tessuto adiposo alla base della pianta del piede si riassorbe, la muscolatura della fascia plantare si rafforza, si riduce la lassità legamentosa, e la volta plantare prende forma; ma è solo tra gli 8-12 anni che il piede si modifica e prende la forma del piede dell’adulto. Se i piedi sono piatti, è il momento per valutarlo e approntare un trattamento correttivo.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Davide Colli, podologo dell’Unità Operativa di Ortopedia di caviglia e piede di Humanitas San Pio X.

Piedi piatti: a cosa fare attenzione? 

Il piede piatto in età pediatrica in genere non dà sintomi evidenti: può però capitare di vedere che il bambino cammini prevalentemente in pronazione, cioè consumi le scarpe, ad esempio, più nel bordo interno della tomaia. È solo intorno ai 6-8 anni, età in cui è raccomandata una prima valutazione dei piedi del bambino, che si potrebbero manifestare segni di affaticamento, crampi, episodica zoppia e dolore alle gambe durante il cammino o lo svolgimento dell’attività sportiva, a causa dei piedi piatti. 

A volte, il piede piatto può anche causare deformità dell’alluce dando vita al cosiddetto alluce valgo giovanile.

In questi casi è raccomandabile rivolgersi all’ortopedico per una valutazione del piede del bambino, mentre un percorso diverso e più precoce riguarda i bambini con deformità dei piedi evidenti alla nascita (piede torto, deficit neurologici genetici come la malattia di Charcot-Marie-Tooth, o esiti di poliomelite).

Come si fa la diagnosi di piede piatto? 

La diagnosi di piede piatto nel bambino si basa sull’osservazione clinica di come cammina il bimbo e su esami di imaging quali la radiografia del piede sotto carico, cioè in posizione eretta, che permette di valutare eventuali alterazioni della struttura del piede. È importante che la diagnosi di piede piatto patologico avvenga entro gli 8-9 anni di vita, perché in caso sia necessario intervenire con la chirurgia mini-invasiva, questa è attuabile solo nella fase di crescita del bambino.

Plantari o chirurgia: come si cura il piede piatto?

La presenza di piede piatto prima dei quattro anni non richiede alcun trattamento proprio perché il piede è fisiologicamente piatto alla nascita. In molti casi, il piede piatto può inizialmente essere trattato con la ginnastica rieducativa e plantari personalizzati (ortesi plantari), che possono aiutare a correggere la forma del piede andando ad agire sul supporto dell’arco plantare e sul rinforzo della muscolatura del piede, specie quando il bambino cammina e fa attività sportiva. Tuttavia, i plantari possono non essere risolutivi e il piede resterà comunque piatto. In tal caso, è fondamentale rivolgersi a specialisti del piede per una valutazione del piede del bambino, in modo da stabilire l’eventuale necessità di trattamenti chirurgici che, nel caso di piede piatto in età pediatrica, sono risolutivi.

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