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Estate: quanta acqua bere per proteggere i reni?

Il corpo umano è costituito per quasi il 60% da acqua. Con l’arrivo della stagione più calda e l’aumento delle temperature, il dubbio ricorrente è sempre lo stesso: quanta acqua bisogna bere per mantenere la salute dell’organismo in equilibrio?

Assumere la giusta quantità d’acqua è importante anche per la salute dei reni che, responsabili dell’espulsione delle sostanze di rifiuto e dei liquidi in eccesso, svolgono un’importante funzione depurativa per il corpo.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Enzo Corghi, nefrologo in Humanitas San Pio X.

Dolore ai reni

Le malattie renali generalmente non presentano sintomi finché giungono ad uno stadio avanzato. 
Tuttavia, è consigliato prestare attenzione ad alcuni segnali:

  • aumento della pressione arteriosa
  • minzione frequente.

In presenza di questi sintomi, è importante rivolgersi a uno specialista per una diagnosi completa, specialmente se si tratta di una persona di sesso maschile per cui il malfunzionamento dei reni potrebbe essere collegato ad un aumento del volume della prostata.

Controllare lo stato dell’urina è utile a monitorare se l’organismo contiene la corretta quantità di liquidi e, quindi, se i reni sono in buona salute. In particolare, se l’urina: 

  • è abbondante e ha un colore molto chiaro o trasparente, vuol dire che l’organismo aveva acqua in eccesso
  • è di colore giallo intenso, tendente all’arancione, significa che nell’organismo non sono presenti abbastanza liquidi e bisogna assumerne di più.

Quanta acqua bere al giorno

Se bere le giuste quantità di acqua è importante per mantenere la salute dell’organismo, in presenza di certe patologie renali bisogna fare attenzione perché non sempre il corpo ha bisogno delle stesse quantità di liquidi. Ad esempio, in caso di insufficienza renale l’eccesso di acqua può essere pericoloso perché questa patologia fa perdere progressivamente la capacità dei reni di eliminare i liquidi in eccesso, specie in presenza di patologie cardiache o epatiche, che causano edemi (accumulo di liquidi extracellulari). L’assunzione di troppa acqua va assolutamente evitata anche dalle persone sottoposte a dialisi.

Invece, se al paziente è stata diagnosticata una calcolosi renale, bere molto diventa importantissimo, perché l’acqua aiuta a eliminare i piccoli calcoli negli ureteri e ne impedisce la formazione di nuovi. L’ideale, in questo caso, è assumere in modo frazionato durante tutta la giornata una quantità di acqua sufficiente a eliminare almeno 2 litri di urina al giorno. Questa raccomandazione è valida anche per evitare le infezioni urinarie recidivanti. Anche in caso di forte sudorazione, vomito o diarrea, febbre elevata, tutti eventi che causano una grande perdita di liquidi, è molto importante reintegrarli bevendo abbondanti quantità di acqua. 

Per diminuire il rischio di malattie renali è importante sia bere la quantità giusta di acqua, sia prevenire condizioni che possono causare problemi ai reni, come diabete, ipertensione e altre malattie cardiovascolari. È fondamentale prestare attenzione allo stile di vita, mantenere il peso corporeo nella norma, tenere sotto controllo la pressione, seguire una dieta equilibrata con ridotto consumo di sale, limitare il consumo di alcolici, non fumare, praticare regolarmente un esercizio fisico adeguato alla propria età e alle proprie condizioni, idratarsi correttamente.

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