COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 6951 1
PRENOTAZIONE SSN
+39 02 6951 6000

LUNEDì – VENERDì
dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 14 alle 16.30
SABATO CHIUSO

PRENOTAZIONE PRIVATI, ASSICURATI, CONVENZIONATI
+39 02 69 51 7000

LUNEDì – VENERDì
dalle 8.00 alle 19.00
SABATO - dalle 08.00 alle 13.00

PRENOTAZIONE PRELIEVI
02 69517000

Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00

HUMANITAS PER LEI
+39 02 69 51 5151

Dal lunedì al venerdì
Privati, Assicurati e Convenzionati
dalle 9 alle 17

SSN dalle 10:30 alle 17

CENTRO PRIMO INTERVENTO ORTOPEDICO

Dal lunedì alla domenica
Dalle 8.00 alle 20.00

+39 02 69 51 5555

Il servizio è effettuato in regime privato.

Celiachia: allergia o intolleranza al glutine?

Di celiachia si parla sempre più spesso, sebbene di frequente venga usata erroneamente come sinonimo di intolleranza o allergia al glutine, la parte proteica di molti cereali. In realtà, la celiachia è una malattia diversa sia dall’allergia sia dall’intolleranza al glutine.

Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Alessandra Piona, specialista in Allergologia e Immunologia clinica e Responsabile dell’Ambulatorio di Allergologia di Humanitas San Pio X.

Cos’è la celiachia?

La celiachia, o malattia celiaca, è una patologia autoimmune, in cui la predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale, che provoca una reazione avversa del sistema immunitario verso una frazione proteica del glutine chiamata gliadina, che rappresenta circa il 90% del contenuto proteico di molti cereali. Nel tempo, l’infiammazione prodotta dalla reazione immunitaria alla gliadina provoca danni a livello del rivestimento e dei villi intestinali dell’intestino tenue, causando malassorbimento, ovvero un’incapacità di assorbimento dei nutrienti contenuti negli alimenti.

Tuttavia, considerare la celiachia solo un problema gastrointestinale è riduttivo per una malattia che, invece, ha conseguenze di tipo sistemico. Infatti, la celiachia sembrerebbe avere un ruolo anche nello sviluppo di osteoporosi, dismenorrea, amenorrea, aborto spontaneo ricorrente, parto prematuro. 

Celiachia: sintomi ed esami per la diagnosi

Arrivare alla diagnosi di celiachia, spesso, può essere un percorso molto impegnativo per chi ne soffre, a causa di sintomi atipici o lievi che rendono difficile differenziare la malattia. Il segno clinico più evidente della malattia celiaca è una severa infiammazione con danno della mucosa dell’intestino tenue, insieme a sindrome da malassorbimento dei nutrienti, e vari sintomi riferiti dal paziente tra cui diarrea cronica, dolore addominale, perdita di peso, e sintomi extra intestinali tra cui, ad esempio, orticaria, dermatite erpetiforme, lesioni a livello della mucosa orale, denti e lingua.

Per la diagnosi è fondamentale rivolgersi allo specialista quando sono presenti sintomi gastrointestinali che non passano. E’ sconsigliabile fare autodiagnosi e affidarsi a test fai-da-te per evitare di assumere comportamenti o cambiare abitudini che potrebbero peggiorare la situazione anzichè migliorarla. Il percorso diagnostico per la celiachia prevede che per gli adulti con risultati dei test di laboratorio positivi (IgA positivo anti-tTG, o IgA anti-tTG debolmente positivi e una positività dell’IgA anti-EMA) o con risultati dei test negativi ma sospetto clinico di celiachia venga richiesta la consulenza con lo specialista in gastroenterologia. La gastroscopia e la biopsia intestinale sono gli esami utili a confermare o escludere la celiachia nell’adulto perchè permettono di porre una diagnosi differenziale con le molte patologie che hanno sintomi simili alla celiachia ed escludere eventuali complicanze intestinali causate da diagnosi tardiva.

Celiachia: è sufficiente escludere il glutine dalla dieta?

Una volta confermata la diagnosi, è fondamentale seguire una dieta priva di glutine, ovvero che escluda tutti i cereali e prodotti con grano tenero, grano duro, grano khorasan, farro, segale, orzo. Oggi sono disponibili molti prodotti alternativi o sostitutivi gluten-free che permettono di gestire con facilità situazioni sociali in cui siano previsti pasti fuori casa. Importante è anche che il paziente celiaco sia informato su come evitare la contaminazione incrociata in casa e fuori casa, in modo da ridurre al minimo il rischio di assumere accidentalmente glutine.

In alcuni casi, nonostante la diagnosi di celiachia e l’esclusione del glutine dalla dieta, il paziente può continuare a manifestare i sintomi. Parlarne con lo specialista è importante perchè potrebbe essere necessario indagare possibili complicanze o patologie concomitanti quali la sindrome dell’intestino irritabile, un’intolleranza al lattosio, o altre patologie. In questi casi, potrebbe anche essere necessaria una rivalutazione della dieta che oltre ad escludere il glutine, potrebbe prevedere limitazioni o sostituzioni anche di altri alimenti.

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici