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Chirurgia vertebrale robotica: un nuovo percorso di cura in Humanitas San Pio X

Non solo artrosi degenerativa della colonna o discopatie a 50 anni, ma anche patologie congenite come la spondilolistesi che possono diventare invalidanti anche a 20 anni. Quando il mal di schiena diventa invalidante e i trattamenti conservativi non sono efficaci, si rende necessario l’intervento chirurgico. Tra le possibilità di trattamento arriva un nuovo sistema di navigazione robotica presso l’ospedale Humanitas San Pio X di Milano: innovazione tecnologica e esperienza dei professionisti al centro per offrire le cure più sicure e di qualità in chirurgia vertebrale.

In Italia è ancora una tecnologia rara, in Humanitas San Pio X è realtà: in ospedale arriva un nuovo sistema robotico avanzato per supportare il team del Centro di Chirurgia Vertebrale e Robotica co-diretto dal dottor Giovanni Casero, ortopedico vertebrale e dal dottor Giuseppe J. Sciarrone, neurochirurgo spinale.

Utilizzata solo in 6 centri italiani, il primo a Milano, questa avanzata tecnologia di navigazione robotica permette di compiere importanti passi avanti per l’efficacia della chirurgia vertebrale e la sicurezza del paziente affetto da tutte quelle patologie della colonna che richiedono la stabilizzazione vertebrale con mezzi di sintesi (viti, placche o protesi discali).

Mal di schiena lombare, sciatalgia, dolore a glutei, cosce, polpacci durante la camminata, formicolii agli arti inferiori sono sintomi molto diffusi, ma spesso trascurati fino a quando non diventano invalidanti – spiega il dottor Giovanni Casero. Dolore e stanchezza muscolare possono essere dovuti a traumi, infezioni o patologie della colonna che possono influenzare negativamente la qualità della vita quotidiana, affettiva, sociale, lavorativa e sportiva.

Molto frequenti nei pazienti che hanno superato i 50 anni di età, talvolta possono colpire anche i più giovani. Di fronte a tali sintomi, quando in una piccola percentuale di casi i trattamenti conservativi (fisioterapia e farmaci) falliscono, l’intervento chirurgico in navigazione robotizzata in tempo reale è tra le migliori e più sicure chance di cura”.

“Grazie a radiografie della colonna e una particolare TC, con il sistema robotico si realizza un modello virtuale 3D della colonna del paziente – spiega il dottor Giuseppe Sciarrone. Il sistema robotico è dotato di un software e di speciali sensori che integrano i dati e le immagini del modello 3D con i micromovimenti del paziente, anche quelli involontari e più impercettibili dovuti al respiro. In questo modo, durante l’intervento il sistema robotico guida minuto per minuto e millimetro per millimetro il chirurgo nel “percorso” ideale, garantendo massima precisione, ma soprattutto sicurezza. L’estrema accuratezza nel posizionamento dei mezzi di sintesi, infatti, secondo la letteratura scientifica internazionale è fondamentale per l’efficacia del trattamento chirurgico. Il sistema robotico, inoltre permette la riduzione drastica delle dosi di radiazioni al paziente non essendo necessario verificare il posizionamento dei mezzi di sintesi con TAC in sala operatoria.”

Al fianco della chirurgia tradizionale quando più indicata, il sistema robotico supporta i chirurghi per migliorare ulteriormente l’accuratezza e sicurezza degli interventi con benefici importanti per il percorso di cura dei pazienti che, affidandosi all’esperienza dei professionisti e alla più avanzata tecnologia, hanno accesso ad una chirurgia mini invasiva a ridotto rischio di complicanze post operatorie e di re-intervento, con un più rapido ritorno alla vita quotidiana, anche da giovani.

Specialista in Neurochirurgia
Ortopedia e Traumatologia

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