La cistite interstiziale è un’infiammazione caratterizzata da dolore vescicale e pelvico cronico, che può comparire verso i 40 anni e continuare in menopausa e nel post menopausa. L’ozonoterapia ha dimostrato di contribuire in modo efficace al trattamento della cistite interstiziale e al dolore pelvico e vescicale.
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Marinella Dell’Avanzo, ginecologa di Humanitas San Pio X, e con il dottor Giulio Paindelli, anestesista di Humanitas Medical Care.
Cos’è la cistite interstiziale?
La cistite interstiziale è una malattia infiammatoria cronica e debilitante, comune nelle persone di sesso femminile, che ha un impatto negativo sulla qualità della vita della persona. Caratterizzata da dolore, sensazione di pressione o fastidio alla vescica, urgenza e frequenza minzionale, in assenza di infezioni o patologie pelviche, secondo i dati riportati nello studio, la cistite interstiziale è un disturbo che colpisce circa il 3-7% della popolazione femminile con sintomi che generalmente iniziano dopo i 40 anni e aumentano con l’età fino a 80 anni e oltre. Spesso, è associata a disturbi come depressione, fibromialgia e sindrome del colon irritabile. L’eziologia, ovvero meccanismi e cause, è multifattoriale e non completamente compresa.
In cosa consiste l’ozonoterapia per la cistite interstiziale?
La terapia con ozono intravescicale per la cistite interstiziale si effettua con insufflazione vescicale di una miscela di gas ad uso medicale costituita da percentuali variabili di ossigeno e ozono, stabilite secondo protocolli scientifici sulla base delle caratteristiche della persona e della patologia. Un recente studio pubblicato su International Urogynecology Journal ha evidenziato i risultati del trattamento con ozonoterapia intravescicale in persone di sesso femminile con sindrome da cistite interstiziale e dolore pelvico cronico, che dura per più di 6 settimane.
La somministrazione dell’ozonoterapia con insufflazione intravescicale nello studio è stata eseguita con un catetere vescicale morbido, monouso e sterile inserito dal meato uretrale, cioè l’orifizio esterno che ha il compito di espellere l’urina e nelle persone di sesso femminile si trova dietro il clitoride e immediatamente davanti alla vagina, all’interno dei genitali femminili. Il catetere vescicale, una volta inserito con procedura sterile, viene collegato a una siringa, in genere da 60 cc, realizzata in materiale resistente all’ozono; la miscela di ozono e ossigeno viene erogata dalla macchina miscelatrice dell’ozonoterapia e aspirata all’interno della siringa, e poi insufflato in vescica attraverso un beccuccio presente nel catetere vescicale.
Prima di ogni sessione di ozonoterapia, viene eseguito un lavaggio vescicale con soluzione fisiologica, sempre attraverso il catetere vescicale, senza provocare la distensione della vescica. Una volta che la vescica è stata svuotata completamente della quantità di soluzione fisiologica inserita, si procede alla somministrazione di un volume prestabilito di gas ozono intravescicale.
Quali sono gli effetti dell’insufflazione vescicale di ozonoterapia?
L’applicazione di ossigeno-ozonoterapia per via intravescicale fornisce uno stimolo potenzialmente immunomodulante, antinfiammatorio e antiossidante, che perdura ben oltre il termine della seduta. Infatti, il tempo di permanenza dell’ozono in vescica è stato stimato in circa 15 minuti, ma fin dalla prima seduta i benefici sulla sintomatologia vengono percepiti dalla paziente. In generale, possono essere necessarie sei applicazioni di ozono, che nello studio clinico sono state eseguite due volte a settimana, per un totale di sei sedute in tre settimane. I risultati presentati nello studio hanno mostrato una buona risposta progressiva al trattamento con ozono, a breve termine e senza effetti collaterali.
I benefici dell’ozonoterapia intravescicale si estendono anche al dolore pelvico e alle sindromi associate alla cistite interstiziale, come ad esempio, fibromialgia e colon irritabile. La riduzione dei sintomi e del dolore, inoltre, contribuisce al miglioramento della qualità di vita e, indirettamente, anche a migliorare la depressione, in genere associata al dolore cronico.
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