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Dermatite: come sapere se si tratta di un’allergia o un’irritazione?

Prurito, arrossamento, desquamazione, eczema, eruzioni cutanee diffuse sono alcuni dei sintomi della dermatite da contatto. Tuttavia, è bene distinguere la dermatite irritativa dalla dermatite allergica perché, sebbene i sintomi possano essere simili, la cura è diversa.

Ne parliamo con la dott.ssa Alessandra Piona, allergologa e Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale di Humanitas San Pio X.

Dermatiti da contatto: come distinguere l’allergia dall’irritazione?

Esistono due tipi di dermatite da contatto: la dermatite irritativa da contatto e la dermatite allergica da contatto. Un esempio tipico della dermatite irritativa da contatto è l’infiammazione della pelle che compare a seguito del contatto di una parte, ad esempio le mani, con una sostanza irritante, come la candeggina o l’ammoniaca contenute nei detersivi.

La dermatite allergica da contatto, invece, compare a seguito del contatto con una sostanza di per sé innocua, a cui però la persona è sensibile: il contatto con la sostanza scatena, quindi, una risposta eccessiva del sistema immunitario. In questo caso si parla di malattia allergica.

Perché compare la dermatite da contatto?

Nella maggior parte dei casi, la dermatite da contatto compare negli adulti, specie nelle donne, probabilmente perché molti degli allergeni sono presenti nei cosmetici, sebbene le dermatiti possano essere associate anche all’uso di alcune sostanze e materiali durante l’attività professionale. Un esempio tra tutti, è l’allergia al lattice presente nei guanti.

Come in ogni altra allergia, anche nella dermatite allergica c’è una predisposizione genetica, ma non ereditaria: infatti, si eredita la predisposizione a sviluppare un’eventuale malattia allergica, ma non si sarà allergici alla stessa sostanza. 

In quali casi rivolgersi allo specialista?

La dermatite irritativa da contatto tende a risolversi in breve tempo evitando di entrare in contatto con le sostanze irritanti. Tuttavia, per distinguere tra dermatite allergica e irritativa è necessario valutare l’origine dei sintomi, specie perché, in molti casi, non è sempre possibile evitare il contatto con una determinata sostanza, soprattutto se è necessario per la propria attività professionale (pensiamo all’allergia al lattice per un medico o un’infermiere).

L’approccio di diagnosi e cura alle persone che presentano dermatite acuta o cronica, in Humanitas San Pio X, è multidisciplinare e inizia con la valutazione di allergologia e dermatologia. L’esame diagnostico più comune per valutare la presenza di allergie è il Patch test, che prevede l’applicazione sulla schiena di cerotti che contengono varie sostanze allergeniche (circa 30) in genere contenute in cosmetici, detersivi e detergenti, metalli, e diverse tipologie di gomme tra cui il lattice, le fibre dei tessuti, i coloranti e le resine.

Come si cura la dermatite da contatto?

Con il Patch test è possibile individuare le sostanze che scatenano la reazione allergica, e che quindi vanno evitate. La terapia topica, in genere, prevede una terapia nella fase acuta a base di creme con steroidi topici associati ad antibiotico topico, creme emollienti e idratanti, che servono a ripristinare il film idrolipidico cutaneo e prevengono la comparsa dell’eczema.

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