Indolenzimento, gonfiore, formicolio, crampi notturni e gambe che è impossibile tener ferme specie di sera e a letto: sono tutti sintomi che insieme alla sensazione di gambe pesanti e stanche possono indicare un disturbo vascolare ereditario o causato da uno stile di vita troppo sedentario. Lo sanno bene le donne che per la pandemia da COVID-19, si sono ritrovate più sedentarie in smart working, e con le gambe più gonfie e stanche. Si tratta però di sintomi riconducibili a problemi solo apparentemente estetici, ma che devono essere indagati in maniera più approfondita tramite una visita di chirurgia vascolare, come spiega la dottoressa Elisa Casabianca, angiologo e chirurgo vascolare di Humanitas San Pio X.
Con questi sintomi è opportuno rivolgersi allo specialista
«Il gonfiore delle gambe, più spesso intorno alle caviglie, può essere un problema ereditario che si manifesta anche in donne di giovane età – spiega l’esperta -. All’inizio la paziente è portata a pensare che le cause siano i tacchi troppo alti o i jeans troppo stretti, ma basta che aumentino le temperature, oppure che la donna sia un po’ in sovrappeso o il suo stile di vita sia sedentario, per peggiorare la situazione delle gambe. E se all’inizio può bastare un po’ di riposo con le gambe sollevate a dare sollievo, quando la causa del gonfiore e dei crampi non è studiata e trattata adeguatamente, il problema può rimanere in maniera permanente o addirittura peggiorare con l’avanzare dell’età, la gravidanza, e la menopausa.
Se le gambe diventano dolenti, gonfie, stanche e capitano frequenti crampi notturni, è opportuno rivolgersi a uno specialista per capire di cosa si tratta e quindi prescrivere la cura più adeguata. Durante la visita, oltre alla raccolta dei dati su storia familiare e abitudini (anamnesi) è utile studiare la circolazione sanguigna con l’ecocolorDoppler».
Gambe gonfie e stanche, perché i rimedi non prevedono il riposo?
«Quando la circolazione venosa degli arti inferiori è sana – spiega l’esperta -, il sangue risale senza problemi verso il cuore e i polmoni per ossigenarsi, e poi tornare in circolo come sangue arterioso per portare ossigeno e nutrienti in ogni tessuto e organo. In presenza di fattori quali predisposizione specifica, familiarità, obesità e sovrappeso, età, sedentarietà, questo meccanismo di ritorno venoso del sangue si altera, si viene a creare stasi venosa, ovvero ristagno di sangue nelle vene. Di frequente, all’insufficienza venosa, cioè all’incapacità del sangue di tornare in modo efficace e funzionale al cuore, si associa un’alterazione del sistema linfatico degli arti inferiori che causa il gonfiore a gambe e caviglie, dolore, crampi notturni, formicolii e dolore fino al polpaccio.
Per riattivare il circolo venoso e contrastare la sensazione di pesantezza e fastidio causato da gambe e caviglie gonfie, l’attività fisica come ad esempio anche una semplice passeggiata è un ottimo rimedio per evitare il ristagno di liquidi nelle gambe, che è appunto la causa del gonfiore. Insieme all’attività fisica, il rimedio più indicato è l’uso di calze elastiche (elastocompressive) che comprimendo le vene dall’esterno, riducono il ristagno di sangue, oltre ad adottare sani stili di vita che includono una dieta sana ricca di frutta e verdura, vitamine e sali minerali che contribuiscono a ridurre il problema del ristagno dei liquidi».
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