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Gastrite di primavera: quali cibi aiutano ad alleviare il bruciore?

Con il passaggio dall’inverno alla primavera, per molte persone arriva anche il “solito” mal di stomaco stagionale. Bruciore di stomaco, difficoltà a digerire, nausea, pancia gonfia, brontolii dello stomaco sono tutti sintomi di un disturbo gastrico che possono aumentare con il cambio di stagione.

Ne parliamo con la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X.

Perché la gastrite può tornare ad ogni cambio di stagione?

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, ovvero della parete di rivestimento dello stomaco. Un pasto troppo abbondante oppure troppo ricco di spezie, stress, fumo o alcol possono aumentare o causare la gastrite, così come il passaggio dall’inverno alla primavera sembra aumentare i casi di gastrite. Sembra che il motivo sia una maggiore produzione di cortisolo, un ormone a cui il sistema gastrointestinale è molto sensibile, causata dall’aumentata durata ed esposizione alla luce del giorno. Infatti, la maggior presenza di cortisolo nel sangue stimola una maggiore produzione di acido cloridrico da parte dello stomaco e, di conseguenza, aumenta l’acidità gastrica. Questa situazione è particolarmente frequente nei fumatori, nelle persone che eccedono nel consumo di alcol, o in quelle che sono sottoposte a stress. 

Gastrite di primavera: quando rivolgersi al medico?

In genere, quando i sintomi della gastrite si riacutizzano con il cambio di stagione, il disturbo tende a regredire spontaneamente in qualche giorno. Affinchè accada però, è raccomandabile adottare alcuni cambiamenti temporanei nella dieta e nelle abitudini quotidiane. Solo nel caso in cui il bruciore e i sintomi della gastrite non passassero in un paio di settimane, è opportuno consultare il medico. Infatti, oltre alla gastrite, esistono diverse patologie, come il reflusso gastro-esofageo, l’incontinenza dello sfintere gastroesofageo, l’ernia iatale, alterazioni del tono della muscolatura esofagea e gastrica, l’ulcera gastrica, e l’esofagite che richiedono una terapia farmacologica specifica ed esami come la gastroscopia per avere un quadro clinico della patologia.

Quali cibi aiutano ad alleviare la gastrite stagionale?

Quando si riacutizza la gastrite oppure si avverte bruciore gastrico, uno dei primi rimedi da provare è cambiare abitudini alimentari. Il consiglio generale è di evitare pasti abbondanti, specie di sera, e di sdraiarsi subito dopo aver mangiato o di andare a dormire dopo aver mangiato.

In merito alla dieta è raccomandabile aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione sia crude che cotte, limitando il consumo di cavoli, cavolfiori, broccoli, pomodori e agrumi, cereali integrali come farro, quinoa, riso (rosso, nero, basmati), avena, eccetera, pesce e carni bianche, specie se cotti senza eccedere con i condimenti, e aumentare la quantità di liquidi (ben dilazionati durante la giornata) quali acqua e/o tisane, evitando però quelle alla menta. Possono invece aiutare ad alleviare i sintomi della gastrite le tisane a base di camomilla, finocchio, malva, valeriana o melissa. Può essere utile anche bere uno/due bicchieri di acqua durante i pasti; questo aiuterà la digestione e di conseguenza anche la gastrite.
Inoltre, finchè non passano i sintomi della gastrite, andrebbero evitati o ridotti alcuni cibi quali caffè/tè, cioccolato, spezie (peperoncino, pepe, curry, eccetera), menta, condimenti grassi (salse, burro, strutto) e cibi fritti.

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