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Giornata Mondiale della Salute Mentale: con Covid-19 aumentati disturbi di ansia e panico. Humanitas San Pio X mette a disposizione delle sessioni di visite gratuite in ambito della salute mentale.

Sono circa un miliardo le persone nel mondo che soffrono di ansia, panico, depressione, fobie. Una sofferenza che penetra sin nella vita quotidiana e impedisce non solo di svolgere le proprie attività, ma anche di prendere decisioni, vivere esperienze, arricchirsi di avventure. Ecco perchè, ogni 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale l’attenzione della comunità scientifica è dedicata alla ricerca e all’approfondimento delle questioni legate al malessere psicologico che ogni giorno limita la vita di tante persone. Ancor più oggi, con una pandemia da Covid-19 che ancora fa parte della nostra quotidianità. Per questo, venerdì 8 ottobre, Humanitas San Pio X mette a disposizione delle sessioni di visite gratuite in ambito della salute mentale.

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«Parlare di salute mentale è fondamentale proprio per la presente situazione che stiamo vivendo – spiega  la dottoressa Giorgia Mainardi, psicoterapeuta di Humanitas San Pio X del Centro di medicina personalizzata sui disturbi d’ansia e di panico – e che ha aggravato le condizioni della salute mentale di molti oppure ha fatto insorgere problematiche in nuovi pazienti che prima non accusavano nessuna forma di disagio psicologico. Tra le varie ripercussioni sul benessere della mente, la pandemia ha contribuito ad accrescere situazioni di ansia e panico, e non solo quelle circoscritte alla situazione sanitaria. Ad esempio, la Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia stima che in Italia siano stati almeno 150.000 i nuovi casi di depressione insorti solo dalla difficoltà economica e dalla perdita del lavoro come conseguenza della pandemia. Un’attenzione particolare va rivolta alle donne, generalmente più predisposte alla depressione e colpite più duramente dalle conseguenze negative sul lavoro causate dal COVID-19. Per questi motivi, dall’inizio dell’emergenza gli specialisti si sono dedicati allo studio delle strategie per aiutare i pazienti, in quanto solo un percorso terapeutico ben costruito a partire dalle esigenze e caratteristiche personali di ognuno può essere veramente utile per recuperare il benessere e riappropriarsi della propria vita». 

Ansia e panico: come lo specialista aiuta a riconquistare la libertà

«Per ansia si intende l’anticipazione di un pericolo futuro o presunto che si manifesta con tensione muscolare, apprensione, bisogno di tenere tutto sotto controllo – continua la specialista -. La sensazione d’ansia, avvertita come spiacevole, può avere una durata abbastanza lunga e comparire gradualmente quando ci si trova in una situazione ritenuta pericolosa. Invece, il panico è la risposta a un pericolo interno al corpo che si manifesta con dispnea, sensazione di soffocamento, tachicardia, sensazione di morire. La sensazione sgradevole insorge molto rapidamente, quasi in modo esplosivo, del tutto improvviso e inaspettato. Si tratta di disturbi che limitano la vita della persona e possono portare man mano all’auto-isolamento, oltre a creare un senso di frustrazione per non riuscire più a dominare le proprie scelte. 

In questi quasi due anni di pandemia di COVID-19, le occasioni da cui potevano scaturire situazioni di ansia e panico sono state piuttosto eterogenee: dai momenti di confusione iniziale e la malattia in sé, all’ansia da rientro alla vita “normale” e ripresa delle attività che prima erano state sospese, oppure di disagio psicologico derivato dall’incertezza del futuro e dalla difficoltà del presente. Imparare a gestire l’ansia o il panico, grazie all’approccio integrato tra medico psichiatra, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e paziente stesso, è fondamentale per poter tornare a sentirsi liberi nella conduzione della propria vita, senza più un “blocco” che impedisce di svolgere azioni o partecipare a situazioni che si gradirebbero, ma inspiegabilmente terrorizzano. Oppure, per affrontare in modo adeguato le circostanze che ci hanno messo in difficoltà. Ecco perché – conclude la dottoressa Mainardi – in queste situazioni, intervenire tempestivamente chiedendo aiuto a un esperto, senza vergogna e senza aspettare che passi, è la scelta più giusta da compiere per aiutare sé stessi e anche gli altri che ci circondano». 

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