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Partoanalgesia: benefici ed effetti collaterali

Ricorrere alla partoanalgesia per un parto senza dolore non è da considerarsi un’alternativa al parto naturale, ma è un mezzo che la medicina offre per compiere una scelta libera e consapevole sia nei benefici che negli effetti collaterali. 

Ne parliamo con il dottor Giacomo Simeone, Referente per l’anestesia in ostetricia in Humanitas San Pio X.

Dolore del parto: quando si effettua la partoanalgesia?

L’analgesia, cioè l’uso di tecniche o farmaci per lenire il dolore, eseguita durante il travaglio su richiesta della donna e in assenza di controindicazioni, aiuta la partecipazione serena e concentrata alla nascita del proprio figlio. La partoanalgesia maggiormente utilizzata è l’epidurale (o peridurale), praticata da circa un secolo, e universalmente riconosciuta quale miglior tecnica per il controllo del dolore durante il parto. Il dolore del parto ha caratteristiche uniche: ha una durata limitata nel tempo, è immediatamente seguito dal benessere e dalla gratificazione della nascita del bambino, è percepito in modo diverso da ogni donna. Le contrazioni uterine diventano sempre più dolorose durante le diverse fasi del travaglio di parto:

  • Stadio dilatante: il dolore è simile a quello mestruale, di natura viscerale, profondo, diffuso e torpido, non ben localizzato, intorno all’ombelico e nella bassa schiena. È dovuto alla dilatazione della cervice e alle contrazioni uterine.
  • Stadio espulsivo: il feto progredisce nel canale del parto. Il dolore è ben localizzato, intenso, si sposta dall’addome alla vagina e fino all’ano. È dovuto alla pressione e distensione delle strutture pelviche e del perineo.
  • Stadio di secondamento: inizia dalla nascita e termina con l’espulsione o l’estrazione manuale della placenta.

Come si effettua la partoanalgesia?

La procedura per la partoanalgesia prevede l’inserimento del cateterino epidurale in anestesia locale nello spazio peridurale lombare, con un apposito ago. Il catetere resta posizionato per tutta la durata del travaglio di parto per la somministrazione ripetuta di boli di anestetico locale associabile a piccolissime dosi di oppiacei. In sala parto, tale presidio costituisce certamente uno strumento di sicurezza: una volta posizionato, in qualunque momento dovesse presentarsi un’emergenza che potenzialmente metta in pericolo la salute della mamma e/o del bambino, cambiando la concentrazione o la composizione dei farmaci è possibile convertire un’analgesia in un’anestesia ed effettuare prontamente un taglio cesareo in sicurezza.

Partoanalgesia: benefici ed effetti collaterali

Benefici

Diversi sono i benefici riconosciuti della partoanalgesia per la mamma e il bambino:

  • le contrazioni uterine vengono percepite, ma non sono dolorose, perché i farmaci agiscono direttamente sulle radici nervose
  • è efficace a dosaggi ridotti 
  • non influisce sul travaglio o sul parto: permette la scomparsa o la sensibile riduzione del dolore durante il travaglio mantenendo inalterata la sensibilità cutanea, la motilità e la sensazione di contrazione e di spinta
  • in caso di taglio cesareo, evita il ricorso all’anestesia generale. Questo non esclude la possibilità di modificare la tecnica, ricorrendo eventualmente all’anestesia subaracnoidea oppure all’anestesia generale, se necessario
  • non compromette la possibilità di allattamento.

Complicanze ed effetti collaterali 

L’epidurale eseguita da personale esperto e qualificato è una tecnica sicura ed abitualmente priva di complicanze. Il disturbo più frequente dopo il parto può essere il mal di schiena, un dolore transitorio presente anche in donne che non sono state sottoposte ad analgesia peridurale, probabilmente dovuto al riassetto della postura. L’eventuale complicanza più frequente (circa 1 caso su 1000) è il mal di testa, che compare il giorno dopo il parto se, per problematiche anatomiche e tecniche, viene perforata la membrana che riveste il midollo spinale, chiamata dura madre, durante l’esecuzione della manovra. Con il riposo in posizione supina, idratazione e terapia analgesica, la sintomatologia si risolve entro pochi giorni. Il continuo controllo delle funzioni vitali prima, durante e dopo l’anestesia/analgesia consente di prevenire eventuali complicanze che potrebbero manifestarsi in seguito alla manovra.

Ultimo aggiornamento: Maggio 2025
Data online: Marzo 2021

Anestesia E Rianimazione

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