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Primo trimestre di gravidanza: domande frequenti 

Il test di gravidanza è positivo. Insieme all’adrenalina del momento, iniziano a salire l’ansia, i dubbi e le domande.

Domande frequenti nel primo trimestre di gravidanza

Cosa fare se il test di gravidanza è positivo?

Se il test di gravidanza fatto in casa è positivo, è importante avvisare subito il ginecologo che potrebbe suggerirti il prelievo di sangue per controllare i livelli delle betaHCG, fissare la prima visita con ecografia transvaginale, e darti consigli per uno stile di vita sano da seguire nel primo trimestre di gravidanza.

In genere, le raccomandazioni riguardano l’assunzione di acido folico, che è una molecola importante per costruire i “mattoncini” del corpo del bambino e serve a prevenire alcune malformazioni del sistema nervoso. Va assunto idealmente già da 3 mesi prima del concepimento ed almeno fino alla 12^ settimana di gravidanza. Inoltre, non bere alcolici, non fumare, non usare droghe, mangiare sano, mantenersi attive. Se il lavoro prevede mansioni pesanti, e restare a lungo in piedi, è forse il momento di avvisare il datore di lavoro della gravidanza.

Quante visite bisogna fare in una gravidanza normale?

Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono 8 le visite che, durante una gravidanza normale (fisiologica) consentono di valutare sia lo stato di salute della donna e del feto, sia stabilire un rapporto di conoscenza e fiducia con i sanitari (ginecologo, ostetrica).

Quali sono gli esami a carico del SSN?

Il DPCM del 2017 definisce gli esami gratuiti per i vari trimestri, in assenza di particolari fattori di rischio, ed entro la 13^-14^ settimana di gestazione.
Nel primo trimestre, a carico del Sistema sanitario nazionale, sono compresi:

  • prima visita ostetrica
  • Pap-test, che viene suggerito dal Ministero della Salute a tutte le donne entro la 12^-13^ settimana se non eseguito negli ultimi 3 anni
  • ecografia ostetrica
  • prelievo di sangue venoso (emocromo, dosaggio delle frazioni dell’emoglobina, la determinazione del gruppo sanguigno e fattore Rh), Test di Coombs indiretto, la glicemia, l’esame completo delle urine inclusa urinocoltura, il Rubeo-Test (virus rosolia che va ripetuto in caso di negatività entro la 17^ settimana), il Toxo-Test (da ripetere in caso di negatività), il Treponema pallidum (sifilide VDRL/TPHA), HIV test, il test per Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoeae, Epatite C
  • screening del primo trimestre per la diagnosi prenatale, villocentesi in caso di fattori di rischio o su indicazione del ginecologo
Meglio stare a riposo o fare attività fisica?

Una gravidanza normale trae maggior beneficio da uno stile di vita sano e attivo. In genere, però, nel primo trimestre è più facile sentirsi stanche e aver voglia di dormire; assecondare le esigenze del proprio corpo è importante, sapendo però che la sedentarietà, insieme all’alimentazione non corretta, è responsabile di un eccessivo aumento di peso che può causare problemi sia al feto sia alla mamma. 

Il tipo di attività fisica dipende dall’abitudine della donna a praticare sport prima della gravidanza stessa. Le donne più allenate dovrebbero però ridurre l’intensità degli allenamenti, tenendo conto anche che l’allargamento del bacino può indurre stress muscolare e cambiamenti a livello propriocettivo, con maggiore rischio di perdere l’equilibrio. Camminare almeno 30 minuti al giorno ed effettuare corsi per gestanti, sono attività sicure e raccomandate in gravidanza.

Quando sentirò il bambino muoversi?

In genere, i movimenti del bambino non si percepiscono durante il primo trimestre di gravidanza, ma iniziano a sentirsi tra la 16^-17^ settimana se si è alla seconda esperienza e possono essere percepiti come fremiti o “bollicine” nella pancia. Tra la 18^-20^ settimana, iniziano i movimenti di “gioco” del bambino, e sono riconoscibili dalla mamma soprattutto se è la prima gravidanza e osservabili con ecografia. Questi movimenti possono essere influenzati da una serie di fattori tra cui l’ascolto, la placenta posteriore, il volume di liquido amniotico. Tra la 26^-30^ settimana, i movimenti si riducono perché il liquido amniotico si riduce e la pancia aumenta. Tra la 30^-35^ settimana i movimenti sono più intensi, ma più lenti, a causa della normale riduzione dello spazio nella cavità uterina. Dopo la 36^ settimana, è difficile che il bambino cambi posizione, anche se i movimenti sono ancora ben percepibili. 

Rapporti sessuali: sì o no?

Se la donna sta bene e lo desidera, nel primo trimestre, ma anche durante tutta la gravidanza fisiologica, non ci sono rischi per il feto associati ai rapporti sessuali nonostante gli alti livelli di progesterone potrebbero indurre un calo del desiderio della donna. I rapporti sessuali sono però sconsigliati in caso di minaccia di aborto o di parto prematuro. In ogni caso, è bene parlarne con il proprio ginecologo.

Guidare può minacciare il feto?

No! Guidare in qualsiasi mese della gravidanza non crea alcuna minaccia per il feto, a meno che il medico lo vieti. Quando si guida in gravidanza, insieme alla massima prudenza, è obbligatorio usare la cintura di sicurezza, se non nei casi in cui è presente un certificato medico per l’esenzione. Lo stesso vale per l’airbag che non va disattivato. L’unica accortezza è nel come si deve indossare la cintura: la parte orizzontale va appoggiata sotto la pancia in modo che non eserciti pressione sul feto, mentre la parte diagonale, deve passare trasversalmente sopra l’addome. 

Cure dei denti: si può fare l’anestesia?

I denti in gravidanza necessitano di cure. Tuttavia, secondo l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), nel primo trimestre è consigliato evitare farmaci e anestesie, e rimandare le cure dentali complesse. In caso sia necessario eseguire terapie odontoiatriche di urgenza, è raccomandato avere il doppio consenso di dentista e ginecologo prima di sottoporsi a cure che richiedono anestesia e farmaci specifici.

I primi tre mesi della gravidanza sono un periodo importante in cui il corpo e la mente della donna cominciano ad adattarsi ai cambiamenti in arrivo, non sempre semplici da gestire. Essere consapevoli di ciò che succede aiuta a vivere questo momento con più serenità.

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