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Tiroide e gravidanza: fondamentale il dosaggio del TSH

Tra i cambiamenti che investono l’organismo nel corso della gravidanza, ci sono anche quelli a carico della funzione tiroidea. Le donne con ipertiroidismo e ipotiroidismo è bene siano controllate dall’endocrinologo nel corso della gestazione, al fine di monitorare che la tiroide stia lavorando al meglio per la salute della mamma e del feto.

Come regolarsi? Ne parliamo con la dottoressa Simona Nava, ginecologa di Humanitas San Pio X.

“La gravidanza richiede alla tiroide un lavoro maggiore. Pertanto, se una donna soffre lievemente di ipertiroidismo, in genere non occorre intervenire perché la funzionalità tiroidea si assesta al nuovo fabbisogno; se invece l’ipertiroidismo è grave, si rende necessario il trattamento farmacologico.

In caso di ipotiroidismo invece, la tiroide non è in grado di assolvere alla richiesta dell’organismo di aumentare il proprio lavoro e così, se non si interviene, con l’avanzare della gravidanza, l’ipotiroidismo può peggiorare”, spiega la dottoressa Nava.

Se l’ipotiroidismo si manifesta in gravidanza

“Di recente, alcuni studi scientifici hanno suggerito una relazione tra ipotiroidismo subclinico, ovvero non diagnosticato, e ridotte capacità cognitive dei bambini. Pertanto è importante diagnosticare anche un ipotiroidismo lieve in gravidanza. Per farlo, è sufficiente il dosaggio del TSH, l’ormone prodotto dall’ipofisi che stimola l’attività della tiroide, dosaggio che si effettua con un semplice prelievo di sangue.

Questo esame è molto importante perché l’ipotiroidismo potrebbe esordire proprio in gravidanza se la funzione tiroidea è al limite. In questo caso i sintomi tipici della disfunzione tiroidea, come la stanchezza, non sono utili per la diagnosi perché sono pressoché caratteristici di ogni gravidanza.

Se i valori del TSH risultano aumentati, si prescrive una terapia ormonale sostitutiva cui spesso la paziente si sottopone solo in gravidanza, per poi non averne più bisogno dopo il parto”, continua la dottoressa Nava.

I farmaci per l’ipotiroidismo e per l’ipertiroidismo sono sicuri in gravidanza?

Una paziente con un ipotiroidismo già noto e in terapia può proseguire l’assunzione del farmaco senza rischi per sé e per il feto; i farmaci per l’ipotiroidismo infatti sono sicuri anche in gravidanza. In generale, è consigliabile consultare il ginecologo e/o l’endocrinologo, al fine di valutare l’eventuale necessità di rimodulare il dosaggio della terapia.

In caso di terapia in atto per l’ipertiroidismo invece, è bene rivolgersi al ginecologo o all’endocrinologo per verificare che il farmaco non sia pericoloso per la salute del bambino. Anche in questo caso, lo specialista suggerirà la terapia più appropriata.

“In ogni caso, gradualmente, nel corso della gravidanza, la terapia verrà incrementata alla luce dei valori del TSH: se questi salgono, aumenterà anche il dosaggio ormonale”, ha concluso la dottoressa Nava.

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