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Ambulatorio del I° trimestre in gravidanza


Ambulatorio del I° trimestre in gravidanza e consulenza per la programmazione dello studio ecografico precoce dell’anatomia fetale, markers genetici ed ecocardiografia fetale precoce

Dopo la visita ginecologica e una valutazione ecografica può essere programmato uno studio ecografico approfondito da eseguire entro la 14° settimana di gravidanza. Negli ultimi anni, l’ecografia del primo trimestre sta assumendo un ruolo di primo piano nella diagnosi prenatale. Rispetto al passato in cui il management della gravidanza era basato sulla gestione delle problematiche materno fetali diagnosticate o insorte nel secondo o terzo trimestre, oggi, secondo il nuovo concetto di “piramide rovesciata” il primo trimestre è considerato come momento ideale per l’individuazione precoce di problematiche e/o rischi materno fetali, in un’epoca gestazionale compresa tra 11+0 e 13+6 settimane gestazionali. 

La tempestiva stratificazione del rischio materno fetale permette di offrire tempestivamente alla gestante e alla coppia percorsi diagnostici e/o terapeutici volti ad affrontare le eventuali problematiche più precocemente e talvolta a prevenire l’insorgenza della patologia stessa, piuttosto che doverla affrontare nei trimestri successivi.

Quali prestazioni si effettuano nell’Ambulatorio del primo trimestre?

Nell’Ambulatorio di ecografia ostetrica del primo trimestre del Centro multidisciplinare di Patologia Ostetrica, la gestante effettua:

  • anamnesi della donna
  • misurazione della pressione arteriosa
  • studio della flussimetria delle arterie uterine eseguito da un operatore certificato 
  • ecografia ostetrica del primo trimestre
  • prelievo di sangue per il dosaggio di ormoni e/o prodotti dalla placenta. 

Queste valutazioni permettono di stratificare il rischio per ritardo di crescita intrauterino, e per preeclampsia e di instaurare una terapia precoce per prevenirne l’insorgenza. 

Con l’ecografia ostetrica del primo trimestre, inoltre, si effettua anche lo studio transvaginale della cervice uterina che permette di identificare le donne a rischio di aborto o di parto pre-termine, instaurando precocemente una terapia per prevenire l’insorgenza di tali complicanze.

A cosa serve Ambulatorio di ecografia ostetrica del primo trimestre?

L’identificazione di anomalie anatomiche fetali durante il primo trimestre, mediante una dettagliata ecografia che anticipa in molti aspetti l’ecografia morfologica nel secondo trimestre, permette di proporre alla paziente un percorso diagnostico assistenziale il più precocemente possibile, avendo il tempo di studiare questi difetti dettagliatamente, di evidenziarne eventuali associazioni con altre patologie (anatomiche/cromosomiche/genetiche) e di studiarne l’evoluzione nel tempo. Alle gestanti a rischio verrà offerto un esame di diagnosi invasiva, una ecocardiografia fetale precoce, una eventuale consulenza genetica, una ecografia morfologica di II livello con ecocardiografia nel secondo trimestre.

Lo studio di markers ecografici, effettuato da operatori certificati, volti a identificare un aumento del rischio di anomalie genetiche e cromosomiche, permette di offrire esami di diagnostica prenatale invasiva nel primo trimestre e di proporre un eventuale counselling genetico alla coppia. Alcuni di questi markers, se positivi, determinano anche un aumento del rischio di anomalie cardiache fetali. In questi casi alle donne potrà essere offerto un percorso effettuando ecocardiografie fetali precoci (13 e 16 settimane), ecocardiografia ed ecografia morfologica di secondo livello nel secondo trimestre.

Vi sono inoltre markers ecografici che rilevano il rischio fetale di anomalie anatomiche non correttamente visualizzabili nel primo trimestre, come ad esempio la spina bifida. Le donne che in gravidanza presentano questi markers vengono seguite con ecografie seriate per confermare/escludere il sospetto diagnostico, permettendo una diagnosi più precoce e dettagliata, anche in previsione di un eventuale approccio terapeutico.

Questa ecografia è inoltre utile per confermare o effettuare una corretta datazione di gravidanza, evitando tutti i casi di iposviluppo fetale derivati da una errata misurazione del CRL (lunghezza cranio-caudale) da operatori non esperti.

Nelle gravidanze gemellari oltre che a stabilire il numero, amnionicità e corionicità, lo studio di alcuni markers ecografici nel primo trimestre permette di stabilire quali sono le gravidanze monocoriali a più alto rischio di sviluppare complicanze quali TTTS (Twin to Twin Transfusion Syndrome), che vengono monitorate con ecografie e controlli più frequenti per una tempestiva diagnosi e un eventuale trasferimento in centri di riferimento in caso sia necessaria una terapia in utero.

Le gravidanze a basso rischio materno fetale vengono seguite con i normali controlli.

Responsabile di Unità Operativa
Prof.ssa Nicoletta Di Simone
Ostetricia e Ginecologia

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