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Isteroscopia operativa o resettoscopia


Cos’è l’isteroscopia operativa?

L’isteroscopia operativa, o resettoscopia, è una procedura endoscopica mini-invasiva utilizzata per il trattamento di alcune malattie dell’utero, che utilizza uno strumento chiamato isteroscopio, uguale a quello usato per l’isteroscopia diagnostica. L’isteroscopio è un endoscopio sottile dotato di telecamera e luce che, inserito in vagina, permette al chirurgo di effettuare piccoli interventi ginecologici

La resettoscopia rappresenta una tecnica innovativa perché permette il trattamento di polipi, fibromi, malformazioni dell’utero (setti uterini, sinechie e aderenze) senza cicatrici e, in genere, senza ricovero.

A cosa serve l’isteroscopia operativa?

L’isteroscopia operativa serve a effettuare piccoli interventi all’utero, sia nel corpo dell’utero che nella cervice o collo dell’utero, per l’asportazione di polipi e piccoli fibromi, specie se peduncolati, e per la correzione di lievi malformazioni uterine. Durante la procedura, l’utilizzo dell’endoscopio permette di effettuare, se necessario, prelievi di campioni di tessuto per l’esame istologico in laboratorio.

Come si esegue l’isteroscopia operativa?

L’isteroscopia operativa è una procedura che si può eseguire in sala operatoria o, in alcuni casi, in ambulatorio, e richiedere anestesia locale o anestesia in sedazione. Prima di procedere all’intervento con l’inserimento dell’isteroscopio, è necessario  dilatare le pareti dell’utero con l’insufflazione di anidride carbonica o soluzione fisiologica. 

L’isteroscopia operativa è dolorosa o pericolosa?

In generale, l’isteroscopia operativa non è dolorosa. Tuttavia, nei giorni successivi alla procedura si possono manifestare alcuni disturbi che tendono a risolversi spontaneamente, a causa della dilatazione dell’utero necessaria all’intervento. Alcune donne, infatti, potrebbero avvertire crampi a livello della zona sopra il pube, simili a quelli delle mestruazioni, e dolore alla spalla, che scompare in pochi minuti senza bisogno di alcuna terapia, perdite vaginali che non devono destare preoccupazione.

Una piccola percentuale di persone (5%) può provare un dolore importante durante la procedura in anestesia locale: in questo caso, non appena la paziente lo richieda, il medico sospende immediatamente la procedura e la programma in narcosi (sedazione totale) con esecuzione della procedura in sala operatoria. 

Quanto dura l’isteroscopia operativa?

L’intervento di isteroscopia operativa può durare tra i 15 e i 60 minuti, sulla base delle caratteristiche della patologia e della complessità della procedura da effettuare.

Cosa fare dopo l’isteroscopia operativa?

Un intervento con isteroscopia può essere effettuato in day hospital, con osservazione precauzionale della paziente per alcune ore dopo la procedura, oppure in regime di ricovero ospedaliero per 1-2 giorni. La scelta del ricovero o del day hospital dipende dalle valutazioni del chirurgo, sulla base delle caratteristiche cliniche e individuali della paziente. 

Al momento della dimissione, essendo una procedura chirurgica che richiede una anestesia locale/sedazione, è necessario essere accompagnati a casa da un’altra persona. Inoltre, per le 48 ore seguenti l’isteroscopia operativa è raccomandato non eseguire attività che richiedono particolare concentrazione. 

La ripresa delle normali attività quotidiane può avvenire dopo una breve convalescenza a casa, priva di particolari accorgimenti, mentre si consiglia di evitare rapporti sessuali nei primi 2-3 giorni dopo la procedura o comunque fino a quando terminano le perdite vaginali.

Ci sono possibili complicanze per l’isteroscopia operativa?

In generale, l’isteroscopia operativa non comporta complicanze né a breve né a lungo termine. In casi molto rari, potrebbero verificarsi perforazione dell’utero e/o insorgenza di infezioni, risolvibili con il trattamento domiciliare a base di antibiotici, una reazione vagale con sudorazione profusa, temporaneo rallentamento del battito cardiaco e ipotensione con abbassamento della pressione arteriosa causata dalla stimolazione del collo dell’utero.

Nel caso l’isteroscopia venga effettuata in regime ambulatoriale senza anestesia, è previsto l’utilizzo di strumenti di diametro più sottile (in genere tra i 2 ed 5 mm), rispetto a quelli utilizzati in sala operatoria. Il canale cervicale e la cavità uterina vengono dilatati delicatamente attraverso l’infusione di acqua sterile (soluzione fisiologica) dalla vagina.  La dilazione del canale cervicale con l’acqua consente il passaggio dell’isteroscopio e la visione della cavità uterina.