Che cos’è il nichel?
Il nichel è un elemento presente nell’organismo in quantità pari a circa 1 mg totale; esso è contenuto soprattutto nelle ossa, nel pancreas e nella saliva.
A che cosa serve?
Agisce come cofattore per diversi enzimi. Ricerche effettuate sull’uomo e sugli animali rivelano una sua funzione nel metabolismo di alcuni ormoni, in quello del glucosio e dei lipidi. Esso pare inoltre coinvolto nella conservazione dell’integrità delle membrane cellulari e della stabilità di DNA e RNA.
In quali elementi è contenuto?
È contenuto nei cereali, nei semi, nel grano saraceno e nei frutti di mare. Ulteriori fonti di questo elemento possono essere il cavolo, il pomodoro, i fagioli e altri legumi. Si deve considerare che, generalmente, le quantità naturalmente presenti negli alimenti di origine vegetale variano in base al terreno su cui sono stati coltivati.
Anche il cioccolato è compreso tra le maggiori fonti di nichel. Le quantità più alte si trovano però nei grassi vegetali idrogenati: il nichel è infatti usato per la loro produzione.
Qual è il fabbisogno giornalier0?
Il fabbisogno giornaliero è di circa 100 microgrammi.
Quali effetti provoca la carenza di nichel?
Solitamente il fabbisogno di nichel è del tutto soddisfatto dall’alimentazione, ma alcuni fattori (come una abbondante sudorazione, un malassorbimento intestinale, lo stress o patologie come cirrosi e insufficienza renale cronica) possono indurre carenze, che a loro volta possono determinare disturbi come insufficienza epatica, difficoltà di crescita e problemi all’apparato riproduttivo, alterazioni del colore della pelle e aggravamento di anemie preesistenti.
Quali effetti provoca un eccesso?
Il nichel eventualmente in eccesso viene immagazzinato nel fegato, nei reni, nelle ossa e nell’aorta e può causare avvelenamento. I sintomi probabili sono nausea o vomito, emicrania e vertigini, problemi respiratori, tosse, fitte al torace e rash cutanei.
Una sua assunzione sovrabbondante è stata accostata anche a un innalzamento del rischio di alcune forme tumorali, come quelle al polmone e alla prostata, di infarto e di ictus.
È vero che l’allergia al nichel fa ingrassare?
I soggetti allergici al nichel, piuttosto che con l’aumento del peso avranno a che fare con evidenti gonfiori. La soluzione di questo problema consiste nell’eliminazione, dalla dieta quotidiana, dei cibi contenenti questo metallo.