Il termine diarrea indica un disturbo nell’evacuazione delle feci, che si presentano abbondanti, liquide e frequenti. La fluidità delle feci è dovuta a un’eccessiva peristalsi intestinale che rende difficoltoso l’assorbimento di liquidi da parte dell’intestino. Le cause che la originano possono essere infezioni intestinali, un’alterazione nel transito intestinale o malassorbimento.
La diarrea dura in genere pochi giorni e può accompagnarsi a dolori e crampi addominali, vomito e febbre. Non è una condizione pericolosa, è però importante tenerla sotto controllo perché potrebbe causare disidratazione e squilibri elettrolitici.
Quali patologie possono essere legate alla diarrea?
Alcune delle patologie che possono essere associate al disturbo sono:
- AIDS
- Allergia Alimentare
- Amiloidosi
- Anafilassi
- Angina Addominale
- Ansia
- Appendicite
- Botulismo
- Celiachia
- Cirrosi biliare primitiva
- Colite
- Colite ulcerosa
- Dengue
- Diverticolite
- Ebola
- Endometriosi
- Epatite
- Gastrite
- Gastroenterite
- Gastroenterite virale
- Intolleranza al lattosio
- Intolleranze alimentari
- Ipertiroidismo
- Malaria
- Malattia infiammatoria pelvica
- Mollusco contagioso
- Morbo di Addison
- Morbo di Crohn
- Morbo di Graves – Basedow
- Peritonite
- Polipi intestinali
- Proctite
- Salmonella
- Sindrome dell’intestino irritabile
- Tifo
- Tumore del colon-retto
- Tumore dell’ano
- Ulcera peptica
Cosa fare in caso di diarrea?
Il riposo e l’assunzione di soluzioni saline reidratanti possono contribuire a ristabilire l’equilibrio dell’organismo. È però importante risalire alle cause responsabili della diarrea per intervenire in maniera seria nella risoluzione del disturbo.
Quando occorre rivolgersi al medico?
È consigliabile consultare il proprio medico qualora le scariche di diarrea persistano per giorni o si noti la presenza di sangue o pus nelle feci e nel caso in cui si soffra di una delle patologie associate.