Cos’è il disturbo di ansia generalizzato?
Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, il disturbo d’ansia generalizzato (GAD) è definito come un disturbo che dura da sei mesi o più di esagerata preoccupazione e tensione infondate, o molto più grave dell’ansia normale che la maggior parte delle persone sperimentano.
Le persone che soffrono di GAD sono in genere eccessivamente preoccupate per la salute, il denaro, la famiglia o il lavoro, e prevedono regolarmente disastri. Si tratta di uno stato d’ansia cronico che porta le persone a non riuscire a scrollarsi di dosso le preoccupazioni, sebbene riescano a rendersi conto che gran parte della loro ansia è ingiustificata.
Questo disturbo colpisce oltre un milione di italiani adulti, con un rischio doppio per le femmine rispetto ai maschi.
Quali sono i sintomi della GAD?
Il disturbo GAD può iniziare in qualsiasi momento della vita, ma in particolare tra l’infanzia e la mezza età, mentre le probabilità diminuiscono negli ultimi anni di vita. Le persone con disturbo GAD possono sperimentare diversi sintomi accompagnati anche da sintomi fisici, quali:
- Incapacità di controllare l’eccessiva preoccupazione.
- Difficoltà ad addormentarsi o restare addormentate
- Irritabilità.
- Tendenza allo spaventarsi facilmente.
- Difficoltà di concentrazione o sensazione di mente vuota.
- Mal di testa e stanchezza.
- Tensione muscolare e dolori.
- Difficoltà a deglutire.
- Tremore o contrazioni.
- Sudorazione.
- Agitazione.
- Battito cardiaco rapido.
- Nausea.
- Stordimento e formicolio alle estremità.
- Sensazione di mancanza di respiro.
- Necessità di andare in bagno spesso.
- Vampate di calore.
In genere, le persone con GAD possono avere difficoltà a svolgere semplici attività quotidiane quando l’ansia è grave, mentre bambini e adolescenti possono avere difficoltà a scuola o nello sport.
Quali sono le cause del disturbo d’ansia generalizzato?
Una storia familiare di ansia, stress, avversità infantili e l’iperprotettività dei genitori sono fattori di rischio per il disturbo d’ansia generalizzato. Sebbene il meccanismo di insorgenza di questo disturbo sia ancora sconosciuto, alcuni studi su gemelli e famiglie suggeriscono però che la predisposizione genetica e alcune patologie come i disturbi tiroidei, abbiano un ruolo nell’origine dei disturbi d’ansia.
Come si diagnostica il disturbo d’ansia generalizzato?
La diagnosi di GAD viene posta dallo specialista in psichiatria a seguito della valutazione della persona.
Quali sono i trattamenti del disturbo d’ansia generalizzato?
Diversi sono i farmaci che possono essere prescritti in caso di diagnosi di GAD, spesso insieme a psicoterapia e terapia cognitiva comportamentale (CBT). Sulla base delle valutazioni dello psichiatra, possono essere prescritti antidepressivi, noti come SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) o SNRI (inibitore della ricaptazione della noradrenalina della serotonina), ansiolitici, come le benzodiazepine ad alta potenza che permettono di alleviare i sintomi rapidamente e con pochi effetti collaterali, o altri farmaci (antiepilettici o antistaminici con proprietà ansiolitiche).
La psicoterapia, ovvero il colloquio periodico con uno specialista qualificato (psichiatra, psicologo, assistente sociale o un consulente), rappresenta l’opportunità di parlare della propria salute mentale e imparare ad affrontare l’ansia. La terapia cognitivo-comportamentale, invece, ha l’obiettivo di aiutare le persone a cambiare i modelli di pensiero e di reazione alle loro paure e situazioni che provocano ansia. In genere, persone con disturbi simili possono essere trattate in sessioni di gruppo: alla fine di ogni sessione, alle persone vengono assegnati “compiti a casa”.