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Menisco lacerato (lesione meniscale)

Cos’è il menisco lacerato?

Per menisco lacerato si intende la rottura del menisco del ginocchio. Il menisco è un disco fibrocartilagineo a forma di “C” situato tra femore e tibia e svolge funzioni essenziali: ammortizza i carichi, stabilizza l’articolazione e protegge la cartilagine. Quando si verifica una lacerazione del menisco, queste funzioni vengono compromesse.

La presenza di un menisco lacerato è una lesione articolare potenzialmente invalidante se non curata adeguatamente. Le terapie dipendono da diversi fattori: il trattamento conservativo è più indicato negli anziani, la rimozione del menisco lesionato (meniscectomia parziale o totale) nei casi più gravi, mentre la riparazione chirurgica (sutura meniscale) in artroscopia è spesso indicata in persone giovani. 

Quali sono le cause del menisco lacerato?

Le cause della lacerazione del menisco possono essere diverse e dipendono dall’età, dallo stile di vita e dallo stato di salute generale dell’articolazione. Nelle persone più giovani e attive la causa più frequente è un trauma acuto, spesso legato alla pratica sportiva. Movimenti improvvisi come una torsione violenta del ginocchio, un cambio di direzione repentino durante la corsa o un contatto fisico possono causare una rottura del menisco. Sport come il calcio, il basket o lo sci sono particolarmente a rischio proprio per la natura dinamica e imprevedibile dei movimenti richiesti.

Con il passare degli anni, invece, il menisco tende a perdere elasticità e resistenza. A partire dai 40-50 anni, la struttura fibrocartilaginea del menisco va incontro a un processo fisiologico di invecchiamento, che lo rende più fragile e suscettibile a microlesioni anche in assenza di traumi evidenti. In questi casi, potrebbe bastare un movimento semplice come fare uno scalino, o una sollecitazione non particolarmente intensa, per provocare una lacerazione.

Un’altra possibile causa è rappresentata dall’artrosi, una condizione cronica che colpisce le articolazioni e porta al deterioramento progressivo della cartilagine. Quando l’usura interessa anche il menisco, questo può andare incontro a lesioni spontanee o associate alla progressione dell’artrosi. In questi casi, la rottura non è tanto legata a un singolo evento traumatico, quanto piuttosto al logoramento continuo dell’articolazione nel tempo.

Quali sono i sintomi del menisco lacerato?

In genere, il menisco lesionato presenta sintomi caratteristici quali: 

  • dolore acuto, localizzato lungo i margini del ginocchio, che peggiora con le torsioni del ginocchio o con i movimenti di rotazione
  • gonfiore o versamento articolare, dovuto all’accumulo di liquido sinoviale 
  • rigidità articolare, con limitata mobilità del ginocchio
  • blocco meccanico, con impossibilità a estendere completamente il ginocchio se una porzione del menisco “va in blocco” nell’articolazione (lesione a “manico di secchio”)
  • scricchiolii o sensazione di cedimento, riferiti anche come instabilità o “scricchiolio” all’interno del ginocchio.

Come si diagnostica un menisco lacerato?

La diagnosi di menisco lacerato inizia con una visita ortopedica accurata, durante la quale il medico raccoglie tutte le informazioni sui sintomi riferiti dal paziente, come dolore o sensazione di instabilità, e sulle circostanze in cui si sono manifestati. L’ortopedico esegue poi alcuni test clinici specifici, tra cui le manovre di McMurray e Apley, che servono a valutare il comportamento del menisco durante il movimento dell’articolazione. Questi test, se positivi, possono far sospettare una lesione meniscale.

Inoltre, l’ortopedico, durante la visita, palpa il ginocchio per individuare eventuali segni visibili o percepibili della lesione, come il gonfiore articolare, la presenza di liquido (versamento), la limitazione del movimento o eventuali crepitii. Anche la forza dei muscoli dell’arto viene testata, poiché la debolezza può essere un segno di alterato equilibrio articolare.

Per completare il quadro clinico ed escludere altre patologie articolari con sintomi simili, come fratture o artrosi avanzata, il medico può prescrivere una radiografia del ginocchio. Tuttavia l’esame più utile per confermare una rottura del menisco è la risonanza magnetica, che permette di visualizzare con chiarezza tutte le strutture interne del ginocchio, comprese le cartilagini e i legamenti. Questo esame consente non solo di rilevare la presenza di una lacerazione, ma anche di valutarne l’esatta posizione e gravità, informazioni fondamentali per definire il percorso terapeutico più appropriato.

Quali sono le terapie per il menisco lacerato?

Il trattamento di una lesione meniscale varia in base a diversi fattori, tra cui l’età del paziente, il tipo di lesione, la gravità dei sintomi e lo stato generale del ginocchio. Nelle persone anziane o nei casi in cui la lesione è degenerativa ma non causa gravi disturbi al movimento, si preferisce iniziare con un approccio conservativo. 

Le terapie conservative, in genere, prevedono una fase iniziale di riposo, accompagnata da sedute di fisioterapia mirata e da esercizi specifici per rinforzare la muscolatura e migliorare la stabilità del ginocchio. In caso di dolore o infiammazione, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei, mentre in alcuni casi si ricorre a infiltrazioni intra-articolari, con acido ialuronico per migliorare la lubrificazione o con corticosteroidi per ridurre l’infiammazione.

Quando la lesione causa un blocco articolare, un cedimento meccanico o un dolore persistente che limita significativamente le attività quotidiane, e il ginocchio presenta ancora una buona funzionalità, si può valutare un trattamento chirurgico. L’intervento più comune è la meniscectomia artroscopica, che consiste nella rimozione della porzione danneggiata del menisco, cercando di conservare quanto più possibile il tessuto sano. In casi selezionati, soprattutto nei pazienti più giovani e quando la lesione si trova in una zona del menisco ben vascolarizzata, è possibile effettuare una sutura meniscale, cioè la riparazione diretta del menisco lacerato. Questo approccio, sebbene richieda tempi di recupero più lunghi, ha il vantaggio di preservare l’integrità del menisco, fondamentale per la salute a lungo termine del ginocchio.

Dopo una meniscectomia, il recupero può essere piuttosto rapido, con il ritorno al passo in pochi giorni, supportato da un percorso fisioterapico mirato. Dopo una sutura meniscale, invece, la ripresa richiede più tempo e cautela: per alcune settimane è necessario limitare il carico sull’arto e controllare l’ampiezza dei movimenti, ma con un programma riabilitativo progressivo è possibile tornare a una buona funzionalità articolare. 

La scelta della terapia viene sempre personalizzata, considerando non solo il tipo di lesione ma anche le esigenze individuali del paziente.

Visita ortopedica – ginocchio

La visita ortopedica del ginocchio è una valutazione specialistica che serve a studiare, identificare e diagnosticare, o porre ipotesi di diagnosi, per patologie dell’articolazione del ginocchio e delle strutture correlate.

Ultimo aggiornamento: Luglio 2025
Data online: Novembre 2017

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