Il team dell’Unità di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva Anca e Ginocchio si occupa di patologie degenerative (artrosi), displasiche (malformazioni) e traumatiche di ginocchio e anca. L’attività degli ortopedici si divide in visite ambulatoriali e interventi chirurgici. Scopo della chirurgia protesica e ricostruttiva è risolvere il dolore e permettere il recupero funzionale: per il paziente significa tornare a camminare, fare attività sportiva, recuperare qualità di vita. Gli interventi di protesica hanno l’obiettivo di ripristinare o correggere parametri biomeccanici alterati, grazie all’utilizzo delle tecnologie e tecniche chirurgiche più avanzate, anche di chirurgia robotica, e impianti protesici realizzati con materiali che si integrano perfettamente all’osso (osteointegrazione) e permettono una prospettiva di maggior durata dell’impianto.
Presso l’Unità di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva Anca e Ginocchio si applica il protocollo fast track recovery (preparazione del paziente all’intervento, terapia antidolorifica intraoperatoria, precoce mobilizzazione post operatoria e rapido rientro alla vita quotidiana).
A chi si rivolge?
Chi si rivolge all’ortopedico ha in genere sintomi comuni: dolore, spesso insieme a deficit funzionali, ovvero la difficoltà ad usare normalmente, rigidità, e difficoltà a camminare. Talvolta, a seguito di lesioni meniscali, tendinee o legamentose, o tutte insieme, il ginocchio può risultare instabile, e può essere presente anche gonfiore. Si tratta di sintomi che possono essere presenti ad ogni età, per cause diverse (traumi, patologie reumatologiche, artriti, obesità, eccetera) dai giovani adolescenti fino agli anziani,
Gli ortopedici dell’Unità di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva Anca e Ginocchio sono specialisti nella diagnosi e cura delle patologie e traumi che coinvolgono tutte le strutture ossee, muscolari, tendinee e legamentose dell’anca e del ginocchio, tra cui:
Anca:
- Artrosi di anca
- Displasia
- Lussazione
- Esiti di fratture
- Osteonecrosi
- Esiti di infezioni articolari
- Morbo di Perthes
- Epifisiolisi
- Conflitto femoro-acetabolare
- Morbo di Paget
Ginocchio:
- Artrosi di ginocchio
- Traumi del ginocchio sportivi e accidentali
- Distorsioni di ginocchio
- Lesioni dei legamenti (LCA – legamento crociato anteriore, LCL – legamento collaterale laterale, LCM – legamento crociato mediale, LCP – legamento crociato posteriore)
- Lesione dei menischi
- Esiti di fratture sportive e non
- Tendiniti disturbi infiammatori
- Alterazioni assiali (ginocchio varo, ginocchio valgo) che possono portare a conseguenti alterazioni posturali che talvolta, possono coinvolgere tutta la struttura muscolo-scheletrica dal collo al piede, inclusa l’anca.
Quali prestazioni effettua?
Presso gli ambulatori dell’Unità di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva Anca e Ginocchio gli ortopedici effettuano
Visita ortopedica specialistica: permette di valutare i sintomi riferiti dal paziente e quelli osservati dallo specialista a seguito dell’esame obiettivo, dei test funzionali e della raccolta delle informazioni cliniche (anamnesi). Sulla base della valutazione, l’ortopedico può prescrivere indagini diagnostiche di approfondimento, come TC, ecografia o risonanza magnetica per determinare la terapia che può essere di tipo conservativo (riposo, infiltrazioni, fisioterapia, terapie fisiche), farmacologico (antinfiammatori, antidolorifici), rigenerativo (cellule mesenchimali da tessuto adiposo), chirurgico (specie se le terapie conservative non sono indicate) con procedure mininvasive anche in caso di intervento di protesi, o artroscopia
Terapie ambulatoriali: si tratta di procedure di tipo conservativo che si possono effettuare in ambulatorio, come per esempio le infiltrazioni con acido ialuronico o corticosteroidi
Rimozione punti e medicazioni post chirurgiche
Controlli post-operatori: nei primi mesi sono necessari per monitorare il processo di guarigione e recupero funzionale (articolarità e forza, grado di autonomia e deambulazione), soprattutto a seguito della chirurgia protesica. Seguire il piano dei controlli fornito alla dimissione permette di valutare l’integrazione dell’impianto all’osso, confermare o sospendere le terapie o l’uso delle stampelle, perfezionare e completare la fisioterapia riabilitativa. Infatti, il successo dell’intervento non dipende solo dalla protesi o procedura chirurgica pur correttamente eseguita, ma dall’adesione del paziente all’intero percorso pre o post operatorio.
Quali sono gli interventi chirurgici per anca e ginocchio?
Gli interventi chirurgici per le patologie di anca e ginocchio possono prevedere diversi tipi di tecniche. Nell’Unità di Ortopedia Protesica e Ricostruttiva Anca e Ginocchio si utilizzano le più innovative procedure, anche di chirurgia robotica, per l’impianto di protesi di ginocchio 3D (protesi custom made), protesi monocompartimentali per i pazienti giovani e sportivi, protesi totali con o senza conservazione dei legamenti crociati, protesi anallergiche con approcci mini-invasivi, terapie rigenerative e ricostruttive di cartilagine e legamenti, suture meniscali, osteotomie per il riallineamento dell’asse delle ginocchia e quindi della corretta postura favorendo l’approccio artroscopico.
Per le patologie di anca, le procedure chirurgiche di protesi prediligono la cosiddetta “tissue sparing surgery” cioè la chirurgia a risparmio di osso e di muscolo, l’uso di protesi con biomateriali di ultima generazione (trabecular metal, materiali osteoinduttivi, polietilene ad alto reticolato con vitamina E, ceramica delta), protesi specifiche per gli sportivi. Inoltre, alcune patologie come il conflitto femoro-acetabolare (FAI) possono essere corrette in artroscopia nei casi in cui i danni all’articolazione non siano già così avanzati da richiedere la sostituzione protesica. L’artroscopia dell’anca è una tecnica chirurgica particolarmente mini-invasiva.
Inoltre, si effettuano di routine interventi in simultanea (ad esempio, ginocchio e caviglia, insieme al team dell’Unità di ortopedia di Caviglia e Piede), interventi di protesi bilaterali (entrambe le ginocchia o entrambe le anche) in contemporanea quando sono presenti le adeguate indicazioni (necessità e stato di salute del soggetto).
La durata della protesi, grazie all’evoluzione delle tecniche chirurgiche e dei biomateriali delle protesi, è diventata più lunga; tuttavia, in alcuni casi (usura, infezione, osteoporosi), può essere necessario ricorrere all’intervento di revisione dell’impianto protesico. Si tratta di un intervento più complesso e con maggiori rischi rispetto all’intervento di un primo impianto.
Fast track, cosa significa?
Il protocollo Fast track è una procedura che coinvolge infermieri, anestesisti, fisioterapisti e ortopedici nell’aiutare il paziente a recuperare in tempi più rapidi, con meno dolore e in modo più efficace, dopo l’intervento. Il Fast track prevede: accurata valutazione e preparazione pre-operatoria del paziente, anestesia distrettuale per ottimizzare il controllo del dolore, procedura di chirurgia conservativa, deambulazione e riabilitazione il giorno stesso dell’intervento, dimissione dopo 3-4 giorni di degenza, controlli post-operatori. Nella fase pre-operatoria il paziente viene educato e allenato all’uso corretto degli ausili per la deambulazione che userà il giorno stesso dell’intervento.
Si effettua la chirurgia robotica?
La chirurgia robotica è la frontiera più avanzata per la protesica di ginocchio. La precisione nella pianificazione di tutti i dettagli preoperatori, scelta dell’impianto e posizionamento intraoperatorio sono alla base del successo dell’intervento. Il robot permette al chirurgo di evitare e ridurre ogni errore umano nella chirurgia protesica, rendendo la progettazione (planning) dell’intervento personalizzata sull’anatomia e sulla cinematica (movimento) del paziente; insieme alla scelta di materiali protesici di ultimissima generazione (metallo trabecolare, ad esempio) la chirurgia protesica robotica ha il vantaggio di migliorare l’efficienza e la longevità dell’impianto.