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Dolore cronico e fibromialgia: quali sono i trattamenti?

Il dolore diffuso, che non passa neanche di notte, e lascia una stanchezza estrema, può essere il sintomo di diverse patologie, tra cui anche la fibromialgia. Identificare le cause del dolore serve a trovare le terapie più adatte per tornare a vivere senza dolore. 

Approfondiamo l’argomento con il dottor Francesco Car, anestesista dell’Ambulatorio per la terapia del dolore e ozonoterapia di Humanitas San Pio X.

Come si tratta il dolore diffuso?

Non esiste un solo modo di curare il dolore diffuso e il dolore cronico. Sulla base della valutazione del medico e delle caratteristiche e esigenze della persona, possono essere usati farmaci (antidepressivi o antiepilettici) che agiscono riequilibrando i segnali nervosi alterati nella percezione del dolore, sostanze naturali, nei casi in cui sono indicate, sia per via infiltrativa che per via orale, agopuntura, meditazione, tai-chi, fisioterapia, ossigeno-ozonoterapia locale o sistemica (GAE), infiltrazioni di sostanze terapeutiche (acido ialuronico, cortisonici) nei punti fibromialgici (trigger points), infusioni di vitamine endovenose, mesoterapia. In genere, la terapia per il dolore diffuso, anche in caso di diagnosi di fibromialgia, prevede terapie multimodali, ovvero più trattamenti contemporaneamente.

Durante il percorso di terapia per il dolore, infatti, al paziente può essere chiesto di riferire periodicamente al medico se la terapia sta dando i benefici desiderati nella gestione del dolore e se, eventualmente, sono presenti effetti indesiderati (aumentata sonnolenza, nausea, per esempio). In questi casi, il trattamento contro il dolore può essere rimodulato, adottando anche altre strategie terapeutiche, secondo le indicazioni del medico e le linee guida internazionali.

Sintomi e cause della fibromialgia

Dolore muscolare, dolori diffusi dalla testa ai piedi, stanchezza, difficoltà di concentrazione, insonnia, ansia e umore alterato possono essere alcuni dei sintomi della fibromialgia, una patologia caratterizzata da dolore cronico diffuso che, per cause ancora non chiare, colpisce più le donne degli uomini. Si tratta però di una malattia invalidante, talvolta difficile da inquadrare dal punto di vista clinico e quindi da diagnosticare, perché può presentarsi in modo diverso da persona a persona. 

Infatti, può capitare che il paziente arrivi dal medico per trattare solo uno dei sintomi, quello ritenuto insopportabile, evitando di parlare degli altri perché ritenuti non associati o gestibili. Questo, però, è tra le cause del ritardo di diagnosi di fibromialgia. Tuttavia, quando il dolore è generico e diffuso, è consigliabile rivolgersi al medico della terapia del dolore in modo da iniziare subito il percorso per la gestione dei sintomi e, contemporaneamente, per la diagnosi. 

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